Biography

“Gay and the city” è molto più che una semplice trasposizione dell’ormai famoso telefilm ad un’ambientazione gay, sono scorci di vita reale di persone in carne ed ossa, specialmente di quattro ragazzi che, in un modo o nell’altro, sono l’immagine riflessa dei personaggi principali.

E’ cosi che compaiono Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, ad essi si aggiunge un piccolo universo di persone che ruotano attorno a loro: Stanford, Anthony, Mariah, Aidan e così via.

La nostra Samantha è un ragazzo di 23 anni dalle incredibili similitudini con la versione originale, specialmente nel linguaggio molto colorito di cui è dotato. E non solo quello…

Miranda, manager in carriera, ma che cerca in ogni modo di tenere vita privata e lavoro ben separati, spesso prediligendo il secondo, è un vero amico, sa essere presente ogni volta che qualcuno ha bisogno.

Charlotte, il nuovo acquisto del gruppo, è un ragazzo solare, divertente e con una classe decisamente adatta al suo ruolo. Ora è presto per parlarvi meglio di lui, ma rimedieremo quanto prima,

Carrie, ora tocca a me, in perenne ricerca dell’amore vero, nel mentre vivo la mia vita circondato da questi pazzi scatenati, mie ancore di salvezza. Un bacio a tutti loro, è il minimo che possa fare per dirvi grazie.

Siamo anche su Facebook, cercate le pagin “GAY and the CITY” e “Carrie Gay and the City” oppure chiedete l’amicizia a “Carrie Gayandthecity”.

Mentre sta per essere pubblicato il mio primo libro “Gay and the city”, mi sto già scatenando a scrivere il secondo, il cui titolo è merito di Miranda!

Content

Carrie: FELICE ANNO NUOVO!

mercoledì 31 dicembre 2014 0 commenti


Ho tantissime cose da raccontarvi, nei prossimi giorni  mi farò perdonare.
Nel mentre auguro a tutti un meraviglioso anno nuovo!

Carrie

Carrie: LA SFRONTATEZZA DI MIRANDA

martedì 18 novembre 2014 0 commenti
Se Miranda non esistesse bisognerebbe crearlo in laboratorio.
Ciò che ammiro di più in lui è la sua capacità di socializzare sempre con tutti e la sfrontatezza con cui riesce a dire le cose.
Se provassi a fare io anche solo una delle sue battute più blande credo che finirei con lo sprofondare sotto terra per la vergogna, ma lui no ed è fantastico così.
Un paio di giorni fa è venuto a casa a trovarmi ed a conoscere il mio nuovo coinquilino.
Miranda è immediatamente partito all'attacco sottolineando quanto l'accento romano lo mandasse in visibilio, passando subito dopo a complimentarsi per le dimensioni del suo pacco e facendo allusioni di ogni sorta sulle dimensioni del contenuto.
Un copione che avevo già visto un paio di mesi prima fra lui ed il mio trombamico.
Miranda era passato a salutarmi e stavamo chiacchierando del più e del meno quando sento suonare il campanello di casa.
Domando chi sia e mi risponde Sean, il mio trombamico 23enne.
Sapendo quanto sia riservato, lo avviso che non sono da solo, ma lui decide di salire ugualmente.
So perfettamente quanto i ventenni mandino in subbuglio i suoi ormoni, tanto da temere per l'incolumità di Sean alle ovvie avances che Miranda gli avrebbe rivolto.
Non mi ero sbagliato.
Dopo i primi complimenti "Sei davvero bono", "Uno come te me lo farei subito" e via dicendo, siamo passati agli approcci diretti ed alla richiesta di vedere Sean con le mutande abbassate.
Confesso il mio stupore nel vederlo sbottonare i jeans e calarsi le mutande con tanta naturalezza, non vi nascondo anche una mia forte reazione all'altezza della "sala giochi".
"Mi aspettavo qualcosa di più" il commento di Miranda.
"È a riposo, se tu lo vedessi quando è sveglio cambieresti idea!" la mia risposta.
Di risposta Sean chiede a Miranda di fare altrettanto per pura par condicio.
Eccolo alzarsi in piedi ed iniziare ad accampare scuse (falsa timidezza? ndr) per evitare di pagare pegno, ma con un gesto deciso Sean afferra i pantaloni da ginnastica di Miranda e, tenendo strette anche le mutande, glieli abbassa fino a metà coscia.
Per tutta risposta Sean va un momento in bagno, tornando poi in sala a pantaloni calati ed una notevole erezione in corso.
Avreste dovuto vedere la faccia di Miranda nel fissare quell'oggetto del desiderio ondeggiante mentre camminava, temevo quasi si accasciasse sul pavimento di casa mia.
Se un attimo prima i suoi ormoni erano già poco sotto controllo, adesso c'è solo il caos.
Sean si è rivestito, ma lo stato confusionale di Miranda non accennava a diminuire, come pure le sue battute divennero più sfacciate.
Il momento più bello della serata si stava avvicinando inesorabilmente, in fine dei conti Sean non è il tipo che s'imbarazza facilmente e non ha peli sulla lingua.
Un po' stanco delle avances di Miranda, eccolo ricalarsi i pantaloni e dire: "Visto che parli tanto, fammi un servizietto".
Non credo di aver mai visto Miranda arrossire e probabilmente non mi capiterà più.
"Ma dove, qui davanti a Carrie?" la sua risposta.
"Si, qui" la conferma di Sean e ancora "dici tanto che gli faresti questo, quello, quest'altro. Bene, fallo!".
Miranda: "Dai andiamo di là in camera, non qui in cucina".
Sean: "No qui, dici tanto poi? Se lo vuoi lo prendi in bocca qui adesso".
Miranda: "Non qui, andiamo nell'altra stanza".
Sean: "Io non mi muovo da qui, se lo vuoi lo fai qui".
Miranda in tutta fretta ha preso la sua giacca, ci ha salutati e se n'è tornato a casa.
Nonostante con Sean sia stato esageratamente spudorato, specie sapendo che provavo qualcosa nei suoi confronti e provarci con lui di fronte a me non è stato molto corretto, questo suo modo si era già mostrato con Baby ed ancora prima con "Carrie, tieni giù le zampe, questo non si tocca!", vi ricordate? 
Ripeto: dovrei imparare ad essere un po' più sfrontato prendendo Miranda come esempio, anche solo un pizzico, non necessariamente devo arrivare ad eguagliarlo.
Rifletterò sulla questione.

Carrie

Carrie: ANCORA QUI

lunedì 10 novembre 2014 0 commenti
Troppo tempo è passato dal mio ultimo post, purtroppo una serie di avvenimenti hanno sconvolto la mia vita rendendomi un po' apatico e distratto verso gli impegni presi.
Questo non vuol dire che non abbia nulla da raccontarvi.
Partiamo subito con la situazione più brutta: sono stato letteralmente sequestrato in casa e derubato di una cifra abbastanza consistente.
Questa persona, che ormai conoscevo da oltre un anno e ritenevo essere mio amico, si è rivelato nella sua forma reale: un delinquente.
A farne le spese è stato anche il mio trombamico essendo stato lui a presentarmelo.
Quanti sorrisi finti ho visto sul suo volto.
E' questa la causa principale del mio silenzio, sono stato scosso per lungo tempo dopo quell'orribile notte.
Nel frattempo avevo conosciuto un ragazzo su internet di 25 anni che vive in Ucraina, molto carino e dolce, fintanto che non mi ha chiesto di fargli da tramite per farsi spedire dei soldi da suo cugino.
Fin qui nulla di particolarmente strano, se non fosse per la storia con cui motivava l'impossibilità da parte del cugino di spedirglieli direttamente.
In pratica l'azienda per cui lavora suo cugino pare che tenga sotto controllo il suo conto corrente, impedendogli di fare delle transazioni verso l'estero.
Incuriosito da una simile situazione, ho chiesto alla mamma di Camy un suo parere visto che lavora proprio in una banca e la sua risposta ha confermato ciò che io già immaginavo: nessuno può intervenire su di un conto corrente a meno che non si tratti di un provvedimenti del tribunale, ma casi simili sono molto rari e per reati gravi.
Immediatamente viene il sospetto che non si tratti di un giro di riciclaggio di denaro sporco e, visto quello che ho appena passato, non credo sia il caso di andarsi a cacciare in mezzo ad altri casini.
Una bella notizia però c'è: finalmente il libro “Gay and the City” è disponibile in tutte le librerie “Feltrinelli”, è stato un percorso lungo ma finalmente ce l'abbiamo fatta.
Proprio qualche giorno fa sono andato in libreria a comprarne una copia per un amico, avreste dovuto vedere con quanto orgoglio impugnavo il mio libro mentre ero in fila alla cassa.
Se la commessa avvesse fatto una qualsiasi battuta avrei potuto fieramente dire: “Sono io l'autore!”, ovviamente il suo “Sono 13 euro e 50” mi ha un po' demolito, mi rifarò nella prossima libreria.
Altra novità: da qualche giorno ho un nuovo coinquilino, un ragazzo romano che conosco da alcuni mesi è venuto a Bologna per cercare lavoro e nel mentre si è fermato da me.
Finalmente qualcuno con cui parlare, ormai era una vita che non mi succedeva e stavo iniziando a dialogare con Gin e Meredith, non senza cagionarmi una certa preoccupazione visto che sono due pitoni e non hanno le orecchie.
E così sono di nuovo in pista, ora che mi sono ripreso sono sempre più carico e determinato a rimettermi in gioco e scovare dove Big si stia nascondendo.
Un bacio a tutti!


Carrie

Carrie: DELIRI NOTTURNI

domenica 17 agosto 2014 0 commenti
Dopo una serata passata a guardare video assurdi, remix in tema gay di canzoni famose e, per finire, una ricetta di tacos messicani/asiatici da colazione spiegata da tre drag queen fuori di testa, mi sono imbattuto in questo video ed ho deciso di condividerlo con voi.
Ecco un modo davvero carino, una volta che avrò trovato il mio Mr Big, per chiedergli di sposarmi.
Certo, per il momento mi manca la materia prima (Big), ma per fantasticare non ce n'è bisogno.
Credo che questo sia un modo dolcissimo, o forse sono i miei vaneggiamenti notturni, vista l'ora sarebbe anche comprensibile.
Buona notte a tutti, vi lascio alla visione del video!

Carrie


Carrie: NUOVA FOLLIA PER TROVARE MR BIG

lunedì 11 agosto 2014 0 commenti

Ebbene si, per essere sicuro di aver provato tutte le strade nella speranza di incontrare Mr. Big, mi sono iscritto ad un'agenzia matrimoniale per soli uomini.
La prima tappa è stata andare a Milano presso gli uffici dell'agenzia e sostenere il colloquio conoscitivo e formalizzare l'iscrizione così, dopo una mattinata di shopping insieme a Camy, ci siamo diretti verso la meta.
Sbrigate tutte le formalità, la promessa era il sentirci nel week end per le prime proposte d'incontro, cosa che è avvenuta puntualmente.
Mi parlando di un ragazzo un anno più grande di me, dalla loro descrizione si sarebbe detto una persona interessante, perciò mi convinco ad incontrarlo.
Fin qui tutto normale, è stato l'incontro di persona ad avermi lasciato dei dubbi, se diplomaticamente li vogliamo chiamare così.
Partiamo dal fatto che il dialogo è stato pressoché ridicolo: io so tutto di lui, lui sa solo che lavoro faccio.
Si perché la conversazione era a senso unico: io domandavo e lui rispondeva.
Era palese che non avessi suscitato nessun interesse, però un minimo di partecipazione sarebbe stata gradita, anche solo per educazione.
Nemmeno lui aveva suscitato in me una qualche attrazione, ma ero lì, siamo andati a pranzo insieme, perché passare il tempo in modalità bradipo imbalsamato?
C'è un'altra cosa che mi ha lasciato perplesso, per non dire che mi aveva perfino infastidito.
Il giorno del colloquio conoscitivo presso l'agenzia mi sono sentito ripetere almeno quindici volte che il servizio era rivolto solo a uomini seri e realmente motivati a costruire un rapporto di coppia.
Lui ha dato segnali completamente contrapposti: ogni volta che vedeva un ragazzo lo squadrava dalla testa ai piedi, un paio di volta restando anche a bocca aperta.
Mancava solo un filo di bava ed eravamo a posto, la modalità "cagna in calore" era settata su ON.
Come primo appuntamento direi sia stato un vero disastro, persona meno compatibile non potevo trovare e mi chiedo quanto lui possa essere compatibile con qualcuno visto il suo comportamento.
Next!
Il mare è pieno di pesci e mi restano altri 3 appuntamenti con l'agenzia, nel mentre però proseguo la ricerca anche per conto mio, mai precludersi altre strade.
Proprio in questi giorni ho fatto conoscenza con alcuni ragazzi molto interessanti, uno di questi l'ho anche incontrato e siamo finiti a letto (in effetti lui non l'avevo conosciuto per una relazione, al contrario, era stato chiaro fin da subito che la sua ricerca fosse indirizzata solo al sesso. E che sesso!).
In questo momento sono nel mezzo fra gli appuntamenti dell'agenzia, un romano, un pavese, un fiorentino ed un ferrarese, senza dimenticarci che, in tutto questo caos, la presenza dell'escort ed i suoi messaggini con annesso cuoricino finale non sono d'aiuto.
Non sto a raccontarvi di tutti loro in questo post, lo farò con più calma domani e nei giorni a seguire, per ora attendo solo che l'agenzia mi fissi un nuovo appuntamento.
Buona serata a tutti!

Carrie

P.S. Dove andrete in vacanza? Io parto per una 4 giorni napoletana con Camy, poi a settembre...Amsterdam!

Carrie: IO, LUI E L'ALTRO

lunedì 14 luglio 2014 0 commenti

A volte ho la netta impressione d'essere io a sbagliare approccio alla vita, il che spiegherebbe molte cose.
Non esiste un modo "corretto" di vivere, tutt'al più tanti modi differenti per farlo.
Forse ho scelto proprio quello più difficile.
Di tanto in tanto mi chiedo se ne valga la pena, è certo che la serietà che richiedo mi permette di scremare tutti coloro che indossano una maschera, ma riduce di molto il numero di persone da incontrare.
Sarebbe molto più facile lasciarsi andare, adeguandosi al modus vivendi tipico del mondo gay, ma per fare ciò dovrei venire meno ad alcuni lati del mio essere.
Così, mentre rifletto su come approcciarmi alla vita, continuo a fare i conti con le conoscenze sbagliate.
Questa volta la location è al nord, un ritorno alle origini se così vogliamo dire, visto che si parla della stessa città dove conobbi il mio primo fidanzato: Pavia.
Tutto ha avuto inizio con la mia risposta ad un annuncio online di un ragazzo in cerca di relazione postato su di un famoso sito web.
È iniziato fin da subito un intenso scambio di e-mail, tradottosi in pochi giorni in uno scambio di sms e telefonate della durata media di 2 ore.
Non c'è voluto molto perché entrambi ci affezionassimo a vicenda, ma già dal precedente week end era scattato il primo campanello d'allarme: per due giorni non si è fatto vivo e nemmeno rispondeva ai miei messaggi o squilli.
Solo il terzo giorno ho riavuto sue notizie, motivandosi con una serie di cose da fare e problemi da risolvere, così il dialogo riprese senza troppi problemi.
Avevo anche pianificato di fargli una sorpresa sabato scorso, era infatti mia intenzione andare a Pavia nel pomeriggio per incontrarlo ed invitarlo a cena.
Il caso (o la fortuna?) ha voluto che la sera prima io uscissi, dando libero sfogo al mio lato da alcolista, lasciandomi per l'intera giornata di sabato una spossatezza spaventosa insieme a tutti i postumi di una sbronza di tutto rispetto.
Così non mi restava altro da fare che rimandare il mio viaggio.
Verso le 22:30 gli mando un messaggio e lui mi risponde: "Bene grazie Davide. E tu? Buon sabato sera. Sei in giro? Io stasera sono in compagnia di..mmm...non te lo dico...".
Non ci vuole un genio per capire che l'uscita fosse con un ragazzo.
Già qualche giorno prima ne avevamo parlato, o meglio ne aveva fatto cenno lui chiedendomi se stessi conoscendo anche altre persone, scoprendo di non essere il solo nel suo orizzonte e che, se fosse esistita una classifica, mi sarei stabilito a cavallo fra il primo ed il secondo posto.
Sapere di non essere il solo non mi ha turbato, in fin dei conti lo reputo normale ed in più mi ha permesso di non riversare speranze in una conoscenza di cui non avevo idea degli sviluppi.
Quasi un'ora più tardi mi arriva un suo nuovo sms: "Tu sei in giro Davide?".
Ero a casa di Camy a dar da mangiare ai suoi pesci e, nel mentre, ripristinare il mio iPhone.
Dopo un breve scambio di messaggi gli chiedo come stesse procedendo l'appuntamento e mi scrive: "Abbastanza bene dai...credo che stasera mi fermero'a casa di una certa persona...é la seconda volta comunque...".
Ecco, questo mi ha fortemente infastidito.
Era sufficiente un "Tutto bene grazie" o qualsiasi altra risposta più delicata e diplomatica, mentre così l'ho considerata anche poco rispettosa nei miei confronti.
Oltretutto mi aveva parlato di alcune persone che aveva conosciuto nel frattempo, ma nessuna degna di nota o con un precedente che avesse lasciato un'impronta positiva, il che nutriva ulteriormente il mio disappunto.
Probabilmente l'ha capito anche lui, visto che una ventina di minuti dopo mi ha scritto nuovamente dicendo che mi avrebbe chiamato il giorno dopo per parlarne.
Forse il mio silenzio è stato sufficientemente esaustivo, visto che per tutta la giornata di ieri e fino ad ora non si è fatto vivo, nemmeno un sms.
Fortuna che la serata alcolica di venerdì mi aveva fatto desistere dalla mia improvvisa visita a sorpresa a Pavia, immaginate la figuraccia se, una volta arrivato a destinazione, mi avesse detto che non poteva incontrarmi, tantomeno accettare l'invito a cena, perché già impegnato con l'altro.
Di nuovo questo copione: io che giro pagina non senza una punta di delusione, ma ormai mi ci sto abituando.
Non so se ci sarà mai la telefonata chiarificatrice, forse non sono nemmeno sicuro di voler scoprire ulteriori dettagli sulla sua "conoscenza" con l'altra persona.
Per il momento voglio dedicare un po' di tempo a me stesso per poi rimettermi in gioco.

Carrie

Carrie: DUE SETTIMANE DA BARMAN

lunedì 30 giugno 2014 0 commenti

Per due settimane non ho avuto la possibilità di connettermi e questo mi spiace parecchio, perché di riflessioni in corso e fatti da raccontare ne avevo parecchi.
Purtroppo l'aver perso il mio iPhone, il furto del mio pc portatile ed essere stato bloccato per due settimane in un bar come barman mi hanno impedito fisicamente di poter dedicare del tempo alla scrittura (non solo il blog, ma anche il nuovo libro ed una sceneggiatura).
Eccomi qui, finalmente online, per aggiornarvi sulle evoluzioni di queste due settimane.
Come vi dicevo poc'anzi, ho aiutato una mia amica nel suo bar, visto che il suo fidanzato era andato all'estero per un viaggio a metà fra il lavoro e la vacanza.
Non riuscendo lei da sola a gestire il locale, mi ha chiesto di aiutarla e così è stato.
Due settimane con turni abbastanza sfiancanti: apertura dalle 6:00 alle 9:00 e chiusura dalle 18:00 a quando non usciva l'ultimo cliente, cosa che poteva avvenire alle 20:00 come alle 23:00.
Lavorare in quel bar mi ha permesso di fare amicizia con alcuni nuovi ragazzi e rafforzare il rapporto con le conoscenze già in essere, fra cui un ragazzo originario delle Mauritius che, dopo vari tentativi di abbordaggio, mi ha convinto ad uscire con lui per una cena.
La serata è stata alquanto tranquilla al ristorante: buon cibo, chiacchiere e risate, un abbinamento perfetto.
Quello che mi ha lasciato un po' perplesso è stata la definizione che ha dato alla sua sessualità dopo che gli avevo chiesto se lui fosse gay o bisessuale.
Io sono etero, ma mi piace fare sesso con i ragazzi”.
A casa mia si chiama bisessualità, ma a quanto pare è una definizione non valida all'estero.
Usciti dal locale ci siamo fermati a parlare ancora un po' seduti sul cofano della mia macchina e lì, parlando del più o del meno, è scattata la sua mossa: “Se dici così me lo fai venire duro, non ci credi? Tocca!”.
Uomini... sapete essere così prevedibili, perfino quando ubriachi.
Non dico fosse un brutto ragazzo, ma non ero sicuro che a parlare fosse lui o il suo tasso alcolico, per questo ero un po' titubante sulla risposta da dargli, anche perché sapeva benissimo quali fossero i miei obbiettivi nella vita.
Non sto a tediarvi con i vari dettagli successivi, se non fosse che siamo andati a casa mia.
Appena entrati lui ha iniziato subito a sbottonarsi i pantaloni e, nel giro dei successivi 20 secondi, aveva abbassato anche le mutande.
Qual è la cosa più deprimente e demotivante quando fai sesso con un ragazzo? La perdita dell'erezione a causa del troppo alcol.
È inutile dirmi “hai una bocca fantastica” se poi ci infili un mushmallow, molto meglio pensare a dormire ed essere pronti per la sveglia alle 5:00 della mattina dopo.
Mi sono alzato, sono andato in bagno per rinfrescarmi un poco ed al mio ritorno lo trovo già addormentato.
Nulla di male, se non fosse stato per il suo russare terribile e fortissimo che mi ha tenuto sveglio per almeno un quarto d'ora, ovvero il tempo necessario per perdere i sensi dalla stanchezza nonostante la segheria in sottofondo.
L'ho rivisto due giorni dopo e mi ha chiesto scusa per quello che era successo, aggiungendo anche “avevo bevuto troppo e non ricordo”.
Come puoi chiedere scusa per un qualcosa di cui non hai ricordo?
Dubito seriamente che ci possa essere un futuro sviluppo per una serie di fattori: innanzitutto lui è un “etero” che si diverte con i maschi, mentre io cerco una storia seria, la sua incapacità di reggere l'alcol ed infine, ma non per questo meno importante (anzi!), il fatto che proprio non sopporto quelle persone che si piazzano sul letto a pancia all'aria e ti guardano come per dire “prego, fai pure tutto tu mentre io me la godo”, rendono da parte mia impossibile ogni futura chance.
Così le due settimane sono volate via, il moroso della mia amica è tornato ed io ho nuovamente le giornate libere.
Confidavo di poter dedicare ancora più tempo al mio trombamico/fidanzato mancato, purtroppo però ha ben pensato di andare all'estero anche lui, così ora è il mio turno di solitudine.
Si lui mi piace e parecchio, ma so bene che non c'è trippa per gatti, se non del sano sesso, perciò non sto nemmeno ad ipotecare il mio tempo con false speranze di averlo tutto per me un domani.
Come se tutto questo non fosse più che sufficiente, il baciatore da Oscar di tre settimane fa si è dato completamente alla macchia.
Non mi meraviglio affatto, ormai gli uomini “puff!” sono una preponderante maggioranza.
Così non mi resta altro da fare che continuare nella mia ricerca, fare nuove conoscenze e vedere cosa potrà mai saltare fuori.
Di sicuro c'è solo la visita a fine mese di Patatino, il ragazzo tedesco che mi piaceva anni fa, ma con il quale mi ero solamente illuso (non per colpa mia, era lui a mandare segnali contrastanti).
Ora vi saluto e spero di scrivervi nuovamente con delle news migliori.
Un bacio a tutti.


Carrie

Carrie: IL BACIO PERFETTO

giovedì 12 giugno 2014 0 commenti


Da qualche giorno mi ritrovo impegnato in una discussione su FB con un ragazzo molto giovane che cerca di dare lezioni d'amore al resto del mondo, il tema dello scontro è: quanto conta la bellezza nel proprio fidanzato?
Lui, definendosi carino, pretende che il suo futuro ragazzo lo sia in egual modo.
Io, al contrario, cerco di fargli capire che non si può basare tutto sulla sola apparenza estetica, ma molto più valore va attribuito a come sia la persona dentro.
Forse sto combattendo contro i mulini a vento (anzi, è molto probabile che sia così), ma certi discorsi a base di pura superficialità mi mandano in bestia.
Proprio la sua ultima provocazione mi ha fatto uscire dai gangheri: se potessi scegliere fra due persone di cui una bella anche esteriormente, chi vorresti?
Tesoro... parliamoci chiaramente: se mi trovassi di fronte a due persone, interiormente stupende ed esteticamente contrapposte, io non sceglierei nessuno dei due, proprio perché il dover "fare una scelta" è la risposta che stai cercando, ovvero che non sei innamorato di nessuno dei due.
Potrai nutrire un'attrazione fisica, potrai sentirti bene sia con l'uno che con l'altro, ma non puoi certamente essere innamorato di due persone, sei solo terribilmente ed irrimediabilmente confuso, cosa che a 18 anni è più che comprensibile.
Smettiamola quindi di lasciar parlare gli ormoni e lasciamo che siano i neuroni a tornare ad occuparsene.

La scorsa domenica ero a casa, reduce da una giornata alquanto intensa (battesimo e compleanno nella stessa ora... a volte vorrei tanto il dono dell'ubiquità) e da metà pomeriggio ero sdraiato sul lettone in cerca di un po' di refrigerio dal caldo.
Durante la serata ho intrapreso a chattare con un ragazzo che mi aveva lasciato un impronta sul mio profilo, ci siamo scambiati le nostre foto e devo ammettere che lui è decisamente un bel ragazzo.
Alto, bel fisico, pelo in quantità perfetta (nè poco nè troppo),... insomma, un gran bel panorama, almeno a livello fisico.
Mi rendo conto molto velocemente che è anche una bella persona: schietto, simpatico e senza peli sulla lingua.
Rileggo con calma il suo profilo e noto che cerca "sesso e relazione". Un connubio alquanto inusuale nel mondo dei profili on line.
Non sto a dilungarmi troppo sulla chattata, se non che ci siamo anche scambiati qualche foto piccante e devo confessarvi che anche nella "sala giochi" siamo decisamente a posto.
Così, in preda ad un raptus di follia, sono salito in macchina e sono andato a casa sua e... potete immaginare da soli cosa sia successo, vi dico solo che lui mi ha aperto la porta con indosso solo le mutande e, mentre mi faceva strada verso la camera da letto, ho potuto ammirare il culo più bello che abbia mai visto in vita mia.
Di quella nottata devo però mettervi a conoscenza di due cose.
Partiamo da quella meno positiva: si chiama come Mr Micro, non che la cosa mi crei chissà quali problemi, dopotutto lui non è Mr Micro ed in comune hanno solo il nome, ma c'è uno strano ripresentarsi di questo nome nella mia vita (il mio primo fidanzato, il mio trombamico,...).
La seconda cosa è molto più bella e piacevole, per me soprattutto.
No, non è per il fatto che sia un gran porco a letto, anche se confesso che ciò non guasta, piuttosto il fatto che sappia baciare in un modo unico, stavo per raggiungere l'orgasmo solo con quello!
Quando ti bacia riesce a giocare, farsi desiderare, farti sentire desiderato ed una miriade di altre sensazioni che ti mandano in tilt il cervello.
Probabilmente lo rivedrò questo week end, vi terrò aggiornati.
Per ora non mi dilungo oltre, anche il solo ricordo dei suoi baci mi mandano in tilt i neuroni.
Buona serata a tutti!


Carrie

Carrie: ETERO CONFUSO

martedì 3 giugno 2014 0 commenti
Il mondo è bello perché è vario”, mai detto fu più sbagliato di questo, per lo meno in una parola perché la versione corretta è: “Il mondo è bello perché è avariato”.
Avevo promesso che avrei pubblicato ogni lunedì un post, ma ho volutamente evitato di farlo perché convinto che l'esperienza che stavo affrontando meritasse un unico post.
Non sono un sensitivo, ma sapevo che nell'arco di 7 giorni avrei avuto un quadro generale e completo su quanto mi stesse succedendo.
Tutto è iniziato il giorno dopo le elezioni europee, mentre mi trovavo a casa dei miei per rilassarmi un po' nel verde dell'appennino bolognese.
Come al solito mi rifugio nel mio studio per curiosare un po' sul web e nei siti a cui sono iscritto, quando ricevo una richiesta di amicizia su FB da parte di un ragazzo di 30 anni residente in un comune fra Bologna e Modena.
Dopo pochi istanti che avevo accettato l'amicizia si apre una finestrella di chat con un suo “Ciao” e da quel momento abbiamo iniziato a chattare.
Cerca amici e magari una relazione con un ragazzo serio.
Continuando la chiacchierata scopro una certa affinità, cosa che mi sprona ancora di più a continuare il dialogo fino a notte inoltrata, momento in cui avviene la prima cosa che mi lascia perplesso.
Lui: “Allora io e te cosa siamo?”.
Stiamo chattando da 4 ore, cosa mai potremmo essere?
Io: “Due persone che stanno dialogando ed hanno un buon feeling, quindi stiamo approfondendo la nostra conoscenza per valutare la possibilità di una relazione”.
Lui: “Ah ok, allora siamo fidanzati”.
Scusa? Mi devo essere perso qualche passaggio.
Certo che una simile determinazione è più che encomiabile, ma qui si sta rasentando l'esagerazione.
Per non precludere nulla, decido di stare al gioco, tanto da dargli un “contentino” il giorno seguente mettendo come stato nel mio profilo la dicitura “Fidanzato ufficialmente” nonostante io fossi il primo a non crederci.
Subito la reazione di numerosi miei amici si è mostrata con una sequenza incredibile di “mi piace”, inclusi un paio di sms dei più curiosi che volevano approfondire l'argomento, fra cui Camy.
Nei giorni successivi la chat è proseguita con ritmo serrato tutti i giorni, creandomi anche alcune difficoltà nello svolgere i lavori di quotidiana routine.
Avevamo deciso di vederci il sabato successivo e nel mentre volevamo conoscerci meglio.
Più ne sapevo su di lui, più aumentavano in miei dubbi: il suo smanioso interesse per il sesso, arrivandomi a chiedere di promettergli che, il giorno che ci saremmo incontrati, avrei dovuto baciarlo e saremmo arrivati a seghe e pompe; oppure l'aver contattato alcune mie amiche ed averle importunate con domande imbarazzanti tipo “Ma Carrie ti ha mai visto con solo la biancheria intima?” o inviando ripetutamente l'amicizia ad un'altra ragazza ogni volta che lei rifiutava la richiesta precedente.
La domanda se avessi mai visto le mie amiche in intimo l'aveva fatta anche a me, dicendo che era una sua semplice curiosità, mentre l'aver contattato i miei amici era stato per “conoscermi meglio anche attraverso le parole di persone esterne”.
Se il fidanzamento lampo era stato un campanello d'allarme, i giorni successivi mi portarono ad accendere le sirene anti aerei.
Finalmente il tanto atteso sabato era arrivato: mi alzo di buon'ora, mi preparo e vado a prenderlo in macchina.
Inizialmente il programma prevedeva un picnic al fiume, ma vista la pioggia dei giorni precedenti abbiamo optato per starcene in casa da me.
Come da mia abitudine, ero in anticipo di un quarto d'ora, ma lui arrivò con un ritardo di 10 minuti, nonostante le sue mille raccomandazioni di essere puntuale, vincolo a cui ero l'unico ad essere sottoposto a quanto pare.
Siamo saliti subito in macchina e siamo partiti, anche se mi aveva molto colpito il suo modo di camminare un po' incerto.
Sapendo della mia passione per il naturismo (che lui diceva di condividere) si era ripromesso, una volta entrato in casa, ti mettersi immediatamente comodo restando solo con la maglia.
Così, una volta arrivati, il suo imbarazzo ha avuto il sopravvento e ci siamo messi sul divano a chiacchierare, rimandando di un'ora il suo intento naturistico.
Non sto a descrivervi minuto per minuto la giornata di sabato, posso però dirvi che qualcosa di piccante è successo, mantenendo fede alle sue richieste e scoprendo molto in fretta che i rapporti orali gli piacciono solo se li riceve, ma non il contrario.
Approfondendo il dialogo faccia a faccia, capisco che lui non è gay, ma è solo attratto dal sesso gay con il quale era solito masturbarsi.
Decidiamo quindi di restare solo amici, anche se era palese che per lui fossi più un trombamico che altro.
Dopo pranzo ci siamo sdraiati ancora un po' sul letto a chiacchierare e lui confessa che ci aveva provato con mia cugina mediante la chat di FB, ma la cosa non mi aveva sorpreso particolarmente.
Verso metà pomeriggio lo riaccompagno a casa ed al momento dei saluti la classica domanda di rito: “Spero che tu ti sia trovato bene” e lui risponde di si.
Decido quindi di tornare in montagna dai miei per il week end ed una volta arrivato su mi collego a FB e noto un suo commento ad una mia foto che diceva “Che brutto giorno”, pensando che fosse una battuta non glli ho prestato particolare attenzione.
Più tardi ci sentiamo attraverso la chat e mi dice di non sentirsi bene, probabilmente a causa del mal d'auto, in ogni caso entrambi eravamo stanchi, perciò la chiacchierata fu molto breve.
La situazione è degenerata solo all'indomani mattina, quando mi sono collegato a FB come di consuetudine.
Lui: “Ciao come va?”.
Io: “Buon giorno, io bene, ho preparato il pranzo ai miei, devo solo cuocerlo, Tu?”.
Lui: “Bene, sai era meglio non vedersi”.
Io: “Perché?”.
Lui: “Non mi piace il tuo mondo”.
Io: “Beh adesso lo sai e puoi regolarti di conseguenza, o sbaglio?”.
Lui: “Non voglio parlarti, addio”.
Di gente nella mia vita ne ho conosciuta davvero tanta, le persone “strane” sono una percentuale abbastanza alta, ma lui va sicuramente annoverato nella top ten.
Ovviamente non ho più proseguito nel dialogo, non era mai stata una conoscenza seria prima, figuriamoci adesso.
Un ennesimo capitolo della mia vita, breve ma di sicuro rilievo.
Ora torniamo alla ricerca di qualcuno di veramente serio ed equilibrato, non ho bisogno di indecisi, confusi, immaturi e chissà quante altre opzioni negative esistano ancora in circolazione, di certo l'“etero confuso” mi mancava all'appello.
In tutto questo caos Camy, reduce da un incontro con il classico “compro le sigarette e torno” il cui finale conoscete già più che bene, si è auto-proclamata mia wedding catcher, la sua missione ora è quella di maritarmi il prima possibile.

Mia piccola riflessione di qualche sera fa...
Non rinuncerò mai all'amore ed alla speranza di rivivere quel sentimento. 
Ogni giorno la vita cerca di dissuadermi lanciandomi contro la sua triste realtà, ma io proseguo nel mio cammino guardando sempre avanti a testa alta.
Non posso rinunciare ad un mio sogno perché e parte integrante di me, del mio essere, della mia anima, se anche solo volessi riuscirci dovrei fare a meno di una parte di me, strapparmela di dosso, uccidere un pezzetto di chi sono oggi.
No, non smetterò mai di credere che da qualche parte in questo mondo esista colui che sarà un faro nel mio cammino, anche se fino ad oggi le nostre strade non si sono ancora incontrare, per rinunciare a lui dovrei prima rinunciare a me stesso.
Molti dicono che: "chi visse sperando, morì ca***do" (censura), se fosse vero passatemi la boccetta del Gutalax, io sono pronto!

Carrie

Carrie: CONFLITTO CEREBRALE

lunedì 19 maggio 2014 0 commenti

Incomincio a credere che Big abbia uno spiccato senso del sadismo con questo suo perenne giocare a nascondino.
Per il momento ci sono varie persone nella mia vita, anche se solo una ha la mia più totale attenzione, peccato che la diffidenza e varie situazioni rendano il tutto molto complicato, se non addirittura mi intimano a togliermelo dalla testa.
Ma sappiamo bene che, per quanto la nostra parte razionale ci dica sempre cos'è meglio per noi, quella irrazionale mantiene fermamente la sua posizione con testardaggine totale.
Eppure lui è il primo pensiero del mattino, l'ultimo della sera ed il tormentone durante tutta la giornata.
I miei due emisferi cerebrali sono nel pieno di un conflitto atomico: quello sinistro e razionale mi dice di essere cauto, riflettere attentamente, pesare bene tutti gli aspetti della situazione e distaccarmi almeno un po', quello destro e irrazionale ha solo messo come screensaver la sua foto, ho detto tutto.
Oltre a lui ci sono anche altri ragazzi, alcune new entry ed altri già presenti prima, come ad esempio il napoletano.
Sto seriamente prendendo in considerazione l'ipotesi di iscrivermi ad un'agenzia matrimoniale per soli gay, di recente ho scoperto che ne esiste una proprio in centro a Bologna.
Non so quanto possa essere utile, di sicuro avrei materiale sufficiente per almeno un paio di post ed un articolo per la rivista americana.
Domani mi informo sui costi e mi lancio in questo esperimento, male che vada avrò fatto una nuova esperienza di vita, bene che vada gli farò pubblicità.
Ora devo scappare, la mia clausura a casa dei miei è terminata e me ne torno a tutta velocità alla civiltà, la montagna è bella, ma c'è troppo ossigeno nell'aria per i miei polmoni da cittadino, ridatemi lo smog!

Carrie

Carrie: MADRI E MATRIMONI

domenica 18 maggio 2014 0 commenti
Giusto ieri ho avuto un flash back insieme a mia madre su un ricordo che avevo parzialmente rimosso che riguarda Mr Micro.
Anni fa eravamo venuti in montagna per passare un week end di relax insieme ai miei genitori ed un giorno a pranzo è venuto fuori un argomento che ha quasi portato allo scontro fisico il mio ex e mia madre.
Il tutto iniziò con la battuta di Mr Micro sul matrimonio e sul volermi sposare all'estero e già in quel momento mia madre ha iniziato a surriscaldarsi.
Per chi non avesse letto tutto il blog, ricordo che mia madre al momento del coming out sembrava quasi ricoprire il ruolo del genitore comprensivo ed affettuoso, rivelandosi poi realmente per quell'omofoba che avevo sempre sospettato fosse in realtà.
Nonostante aver accettato di accogliere in casa il mio fidanzato del momento, in cuor suo è sempre stata molto restia a credere che suo figlio potesse essere realmente gay, arrivando a chiedermi di lasciarle una minima speranza che un domani mi sarei anche potuto innamorare di una donna, sposarmi e regalarle dei nipotini (cosa fattibile solo se mi fate scolare almeno 12 bottiglie di wodka al giorno per il resto della mia vita).
Solo con gli anni la rassegnazione si è trasformata in accettazione.
Quella volta lei non aveva ancora raggiunto questo equilibrio, perciò lo scontro era inevutabile.
Da un lato Mr Micro che continuava a ripetere che lui era il mio fidanzato, che un giorno ci saremmo sposati ed avremmo messo su una famiglia, diritti e doveri inclusi.
Dall'altro mia madre che controbatteva dicendo che lui per lo Stato Italiano non era nessuno e che ogni cosa sarebbe dovuta ricadere su di lei.
Mr Micro fece quindi notare che, se avessi avuto un incidente o un altro problema medico, sarebbe spettato a lui decidere di eventuali cure mediche, come avrebbe dovuto essere per qualsiasi conuìiuge.
Mia madre invece continuava a ripetere che in una tale situazione i medici non avrebbero minimamente preso in considerazione la sua volontà in quanto in Italia manca un'apposita legislazione in tal senso e che, se anche ci fosse stata, a lei non sarebbe importato assolutamente niente ribadendo che per suo figlio la sola a dover prendere decisioni in tal senso era lei.
Ora capite perché a 4 anni la chiamavo "il mio dolce dobermann".
Il discorso quindi non poteva che tornare al tema del matrimonio, scaldando ulteriormente la situazione.
Mr Micro non faceva altro che ripetere che ci saremmo sposati all'estero ed avremmo iniziato una vita da coniugi come chiunque altro, a tutto questo mia madre rispondeva dicendo quanto fosse contraria e che, se l'avessimo fatto, lei mi avrebbe diseredato oppure fatto interdire.
L'affetto materno, come farne a meno?
Decisi quindi di intervenire prima che i due arrivassero alle mani; conoscevo mia madre e la cosa avrebbe potuto solo peggiorare, quindi presi il mio ex e uscimmo per fare una passeggiata nei dintorni.
Nei successivi 6 mesi, ogni volta che andavamo in montagna, invece che andare a dormire dai miei genitori, prendevamo una stanza d'albergo.
Mia madre non ebbe solo quell'occasione per sostenere, durante la fase omofoba della sua vita, quanto il matrimonio gay non le andasse a genio e le mille ritorsioni che mi sarebbero aspettate qualora ne avessi fatto ricorso.
E' stato anche per quello che un giorno, parlando con mamma Cristiana (il mio ex capo) lei si offrì di accompagnarmi lei all'altare qualora un domani avessi incontrato il mio Mr Big e ci fossimo sposati.
Ma non per tutti il metro di giudizio di mia madre era il medesimo.
Quando seppe che Alexander mi aveva chiesto di sposarlo, mi aspettavo la sua ennesima scenata da bigotta, invece la sua reazione fu molto più pacata, quasi entusiasta moderata.
Non so perché, ma Alex ha sempre ottenuto un riscontro molto positivo da parte sua, mi auguro che non sia un discorso legato esclusivamente al denaro perché mi verrebbe la nausea solo a pensarci.
La soluzione è probabilmente molto più banale: il tempo.
Quando io e Mr Micro stavamo insieme lei era ancora nella fase bigotto fascista in materia di omosessualità, mentre Alexander fece la sua proposta molti anni dopo, quando mia madre ormai aveva assimilato completamente la realtà della mia sessualità.
In tutto questo mio padre continua a vivere nel suo mondo fatto di qualche lavoretto in giardino, tv e cibo, lui è forse il più grande sostenitore al mondo del "Dont'ask, don't tell"!

Ne approfitto per raccontarvi brevemente come la stupidità della gente non abbia limiti di sorta.
Lunedì scorso ero a Milano per festeggiare con Camy il mio compleanno (come avrete letto) e nel mentre usavo le varie app del telefono per guardarmi attorno e magari conoscere qualcuno.
Così setto i parametri di ricerca di Gay Romeo su chi vuole una relazione e comincio a leggermi, uno dopo l'altro, i profili che comparivano nella lista.
Se ne trovavo uno interessante lasciavo anche un'impronta, che non necessariamente avrebbe servito come pretesto per iniziare un dialogo, ma semplicemente per lasciare un messaggio come "bel profilo", "splendido sorriso" o "interessante".
Capito quindi sul profilo di TrueLoveForever89 la cui unica foto è un ghepardo.
Inizio a leggere: 24 anni, 195cm per 90 kg in cerca di relazione.
Intestazione del profilo: "Iniziamo col dire che se mi contatti devi mandare foto VISO altrimenti non rispondo e se non rispondo non sono interessato, per il resto...LEGGETE SOTTO.Iniziamo".
Già le premesse non sono delle migliori: pretendi che la gente ti mandi la sua foto ma non hai le palle per mostrare il tuo viso, va bene che vivi a Pisa, una città non enorme ma con un'ottima vivibilità, avrai i tuoi motivi ma non sei sicuramente coerente. 
In più se non interessato non rispondi... si chiama maleducazione e con i cafoni sinceramente non voglio avere niente a che fare.
Continuo la lettura con minor motivazione che all'inizio e mi ritrovo davanti ad una descrizione chilometrica.

"Nella vita abbiamo tutti commesso gesti e azioni che per un motivo o un'altro siamo dovuti costretti a farlo. 
La vita ci concede di conoscere molte persone, buone, cattive, fragili, forti, che hanno una maschera, che sono sensibili, chi no e posso elencare milioni di altri esempi. 

A me piace essere considerato pazzo, folle, egoista, che me ne approfitto, che faccio marchette, che sono un ragazzo che ha delle difficoltà e mi piace perché nella vita, ognuno la pensa come vuole... Ma chi fa la differenza siamo solo NOI STESSI ... E' vero ognuno di noi e ME STESSO si ha pregi e difetti, chi meno, chi più...

Ma è davvero tramite questi fattori che ci si può permettere di giudicare una persona?
La persona, NON E' UN OGGETTO, è un ESSERE VIVENTE CON LE SUE PROPRIE EMOZIONI, belle o brutte che siano..

A tutti noi NON CI PIACE ESSERE GIUDICATI ..QUINDI NON LO FARE PER PRIMA TU ..
POI se uno vuole giudicarti, che lo faccia pure, alla fine smetterà ... 

Mi piace pensare che nella vita ognuno sia LIBERO di fare ciò CHE VUOLE ESSERE e di FARE CIO' GLI PARE senza essere giudicato, perché chi siamo noi per giudicare altre persone di cui non conosciamo nulla se non da voci che girano sulla sua persona. SE VUOI PERMETTERTI DI GIUDICARE VERAMENTE, ALLORA ... CONOSCILA VERAMENTE QUESTA PERSONA.

Molte persone pensano che essere maschili, uomini, attivi, vuol dire segno di maturità, sicurezza, ma credo che l'essere "Uomo" come terminologia non è essere muscolosi o virili o attivi, ma vuol dire sapere affrontare le difficoltà che la vita ci pone, l'essere uomo vuol dire sapere affrontare un momento di crisi economica come in questo periodo e riuscire a dar da mangiare ai proprio figli anche con sacrificio, come mio padre e come milioni di altri genitori che fanno questo gesto per i loro figli, e non è da vergognarsi, anzi bisogna essere fieri e ringraziare il cielo se hai dei genitori, parenti che ancora oggi ti danno una vita e ti danno da mangiare e un tetto sotto la testa. 
Uomo vuol dire sapersi prendere le proprie responsabilità, saper non gettarsi giù di morale per una difficoltà, ma saper rialzarsi e stare a testa alta a lottare per andare avanti. 

Perché mentire a noi stessi e agli altri, per cercare di farci piacere, per cosa? Per poi arrivare alla fine dove si scoprirà tutte le menzogne che abbiamo raccontato?? No!!!

La Sincerità, l'umiltà, l'essere rispettosi, gentili, cordiali, ha sempre il suo bellissimo effetto. 
Mi reputo un ragazzo si delle volte debole e fragile e in alcune cose sicuro e determinato, e credo nell'AMORE.

AMORE..una parola che oramai pochi sanno cosa VERAMENTE vuol dire e SOPRATTUTTO QUANTE SFACCETTATURE ha!!

La vita sin da bambino mi ha portato ad essere ciò che sono, e mi ha fatto fare cose che sono dovuto costretto a fare, ma sempre a testa alta. 

ERRARE E' UMANO, PERDONARE E' DIVINO, MA PERSEVERARE E' DIABOLICO...

E tu che hai letto sino a ora ti ringrazio della pazienza, e magari forse ti ho suscitato curiosità, e magari aspetto un tuo messaggio..."

Quante belle parole ammassate in un discorso per rendersi bello ed interessante, condito di vari errori di sintassi e coniugazione dei verbi.
La mia sola reazione è stata quella di lasciare l'impronta "bel profilo" perché, italiano a parte, ciò che avevo letto non mi dispiaceva, anche se non avevo alcun fine secondario e non mi interessava conoscerlo, volevo solamente lasciar detto ciò che avevo in mente quel momento.
Proseguo nella lettura dei profili e, dopo una decina di minuti, mi accorgo che TrueLoveForever89 mi ha lasciato un impronta "Mi dispiace ma non sono interessato".
Interessato a cosa? Non ti ho nemmeno scritto.
Non avendo bene a mente chi fosse, visto che avevo letto non meno di una trentina di profili, apro velocemente una seconda volta il suo profilo ed immediatamente ricordo di quale si trattasse, poco male la vita va avanti anche senza di lui, in fin dei conti ho vissuto fino ad oggi senza e posso continuare tranquillamente a farlo.
Passati pochi istante mi arriva la notifica di una sua nuova impronta, che vorrà stavolta?
"Non rompere".
Ma sei idiota o vittima di una qualche sindrome che ti ha atrofizzato il cervello?
A quel punto era mia intenzione rispondere a tono, ma il codardo mi aveva bloccato, non sapendo che ho più di un profilo, anche se gli altri non li uso mai.
Confesso di non essere stato particolarmente gentile, ma dopotutto lui non giudica e non vuole essere giudicato, pertanto gli ho solo fatto notare la realtà dei fatti, ovvero che sia un cretino.
Ogni tanto una soddisfazione bisogna togliersela.

Carrie

Carrie: NON POSSO CREDERCI!

mercoledì 14 maggio 2014 0 commenti
Uscire con Camy negli ultimi tempi sta diventando pericoloso.
Non so se sia lei l'elemento catalizzatore di queste uscite assurde o solo strani scherzi del destino.
Di sicuro ciò che vi sto per raccontare ha dell'incredibile.
Primo maggio, festa dei lavoratori e come, molte per persone, é una giornata perfetta per organizzare una bella grigliata con gli amici.
É normale che ci siano invitati che non conosci e, dopo la presentazioni di rito, capisci subito se si tratta di qualcuno in sintonia con noi.
Così è stato per me e l'incontro con Ambra, una ragazza molto alla mano e spigliata che mi sedeva accanto alla mia sinistra, mentre Camy, a capotavola, aveva il ruolo di spettatrice alla mia destra.
Cibo, vino e chiacchiere ci hanno convinti a scambiarci il contatto Facebook, scoprendo un'amicizia comune.
Subito iniziamo a parlarne ed in breve tempo il centro del discorso si sposta su di uno dei più cari amici dell'amico comune: Matteo.
Vi ricordate il ragazzo che avevo ri-incontrato a settembre e col quale mi ero baciato?
"Certo che lo conosco, anche se non si é comportato molto bene nei miei confronti" le ho detto, spiegandole poi cos'era accaduto.
"Davvero?" mi rispose Ambra "pensa che é stato il mio testimone di nozze".
O mio Dio, non é possibile.
L'unica cosa che restava da fare era una bella e sonora risata sopra.
Ma, non contento di una sola situazione assurda, proprio due giorni fa, in occasione della mia trasferta milanese il giorno del mio compleanno, ho vissuto una situazione analoga.
Camy ed io eravamo tornati a Milano ospiti di un amico e, mentre ridevamo e scherzavamo, questo esordisce dicendo: "sai mia madre insegna proprio in una scuola come quella che hai fatto tu".
Ovviamente lei era stata una mia insegnante perché insegnava proprio nella mia scuola.
Non solo, l'ho sempre ritenuta a mio fondato avviso, la causa del mio voto ribassato a vantaggio del suo cocchino e per i primi tempi avevo anche tramato una qualche vendetta.
Mi trovavo ospite in casa di suo figlio, una situazione mista fra l'imbarazzo ed il comico.
Approfondendo il discorso, vengo a sapere della sua natura tendente all'omofobia soft, chissà come reagirebbe sapendo che fu proprio a lei che chiesi di poter andare in bagno e pochi istanti dopo perdetti la verginità nel bagno della scuola.
Va bene il detto "il mondo é piccolo", ma qui si sta proprio esagerando.
Spero solo non sia il trend del mese di Maggio, nnon vorrei ulteriori sorprese per i prossimi giorni.
Carrie

Carrie: NOI RAPUNZEL CON LA PROSTATA

lunedì 12 maggio 2014 0 commenti
Più cerchi amore e più trovi sesso.
Se fosse un'equazione matematica la soluzione sembrerebbe facile: diventa una zoccola e troverai il tuo Big, ma così non è.
Noi povere Rapunzel con la prostata non possiamo restare imprigionati nella nostra torre sperando che qualcuno, un giorno o l'altro, ci gridi da fuori: "Sciogli la tua trecciaaaa".
No, dobbiamo uscire, vivere il mondo, stringere i denti e lottare per i nostri sogni.
Spesso, girovagando per i vari social network, vedo post di giovanissimi in cerca della loro prima favola ed altri, più cresciuti, ormai arresisi di fronte ai frammenti delle speranze infrante, delusi ed irrimediabilmente disillusi.
Facile esprimere la propria teoria del fare e del dire per trovare l'anima gemella, ma non esiste un manuale da seguire o un modus operandi predefinito.
Può saltare fuori da dietro un angolo, in un bar, in discoteca, tramite un sito,...
No, non é un post malinconico, in fin dei conti é un argomento che ho già trattato in passato.
É una riflessione da pre-compleanno.
Se devo essere sincero in questo periodo non mi sento particolarmente portato per una relazione, o meglio, la vorrei ma avrei paura di alterare quell'equilibrio che ho costruito giorno dopo giorno in questi anni.
Il sesso non mi manca, gli amici folli nemmeno, è assente solo Big.
É scontato che se comparisse nella mia vita in questo momento gli permetterei tranquillamente di sconvolgere l'equilibrio con me stesso che ho raggiunto, ma per ora vivo alla giornata, dedicando il mio tempo agli amici ed al nuovo libro.
Miranda é in Germania per lavoro, sta attraversando una fase di profonda riflessione interiore.
Samantha é disperso fra i monti col suo moroso ed insieme gestiscono una pagina Facebook sull'amore.
Charlotte é disperso salvo qualche sporadico post nel suddetto sito.
Tutto di ordinario.
Ora mi aspettano solo i festeggiamenti a Milano e l'inizio di un nuovo capitolo della mia vita che, in base al mio calendario personale e personalizzato, coincide con i 25 anni...
...per la quarta volta.

Carrie

Carrie: LIBERO SFOGO SU DI UN RUBA-MOROSI

lunedì 5 maggio 2014 0 commenti


Nonostante i mille lati negativi della storia con Mr Micro, non posso non soffermarmi anche su quelli positivi.
Dopotutto siamo stati insieme per 7 anni, se fosse stato così orribile la vita con lui non sarei durato più di 7 minuti.
Uno di questi è l'aver conosciuto in coppia delle nuove persone e vedere come queste si siano rapportate con noi.
Dalla coppia di lesbiche ai single, dagli etero fino ai ruba fidanzati, il mondo è pieno di gente di ogni genere, psicopatici inclusi.
Una delle persone di cui avrei fatto volentieri a meno di conoscere è per certo Pak, un ragazzo meridionale che da anni abita a Bologna.
Proprio qualche giorno fa mi è capitato d'imbattermi nel suo profilo, ma prima è il caso di fare un piccolo salto indietro nel tempo e raccontarvi ciò che è accaduto.
Io e Mr Micro stavamo insieme da un paio d'anni ed una nostra amica ci propone di presentarci un suo collega, anche lui gay.
Visto che di amici etero ne avevamo anche troppi, amiche lesbiche tre ma nessun amico gay, accettammo volentieri.
La prima conoscenza fu abbastanza tranquilla, ma col passare del tempo vidi un progressivo interessamento di Pak verso il mio moroso, cosa che mi provocava un certo fastidio.
Certo, sapere di aver catturato le attenzioni di qualcuno fa sempre piacere e Mr Micro non era da meno, al contrario lui aveva necessità di un continuo bisogno d'affermazione personale.
Se Pak si fosse limitato all'interessarsi senza prendere nessuna iniziativa, avrei anche potuto cercare di convivere con questa situazione, non senza averne parlato prima col mio fidanzato, ma purtroppo così non è stato.
Sulle prime le cose si evolsero in sue richieste di uscire da solo col mio ex, per poi diventare sempre più insistente fino a quando io e Mr Micro ci lasciammo dopo il suo ennesimo colpo di fulmine a tempo determinato.
In questa occasione Pak si fece avanti, arrivando fino a baciarlo, se non fosse che qualche giorno dopo Mr Micro venne da me, mi raccontò l'accaduto e mi chiese di perdonarlo, cosa che avvenne.
Ma l'essere tornati insieme non fermò l'interferenza del terzo incomodo, anzi nei suoi messaggi gli diceva molto chiaramente di lasciarmi per lui.
Il giorno dopo mi presentai nel negozio dove lavorava e, appena incrociò i miei occhi iniettati di sangue per la rabbia, si dissolse come per magia.
Non avevo intenzione di dirgli nulla, volevo solo appoggiare amichevolmente le mie mani su di lui e dimenticarmi nei 5 minuti successivi di essere buddista e dedito alla non violenza.
Da quel giorno sparì completamente dalle nostre vite.
Passano gli anni, Bologna è abbastanza grandicella come città, ma non è certamente New York, quindi incrociarsi di nuovo o incappare nel profilo dell'altro è abbastanza semplice.
Negli anni successivi ed ancora oggi quando vado in quel negozio Pak si smaterializza all'istante, perciò leggere il suo profilo è un modo come un altro per inquadrare meglio questa persona.
Apro la scheda e già dalla prima riga resto perplesso: come nickname il nome di un famoso profumo e subito sotto la dicitura "in cerca di relazione".
Ragazzi impegnati di tutto il mondo state attenti, mi auguro per voi che la sua passione per quelli già fidanzati sia finita!
Vediamo ciò che dice di sé.
"Sono terrone...Made in sud".
Un terrone (parola che io detesto) Made in Oslo faccio fatica a credere sia mai esistito, l'inizio non è dei più brillanti.
"Non farti ingannare dal mio dolce sorriso...".
A dire il vero di te mi ricordo solo la tua faccia da culo, ma probabilmente sono io il prevenuto visti i trascorsi precedenti, di certo quel sorrisetto falso e ipocrita non inganna me.
"Sono maschile".
Ottima notizia!!! 
Davvero!
Da quando lo sei diventato?
L'ultima volta che ti ho visto in negozio sembravi una shampista in preda ad una crisi isterica.
Il finale poi è da Oscar: "troppi cagasotti su questo sito".
Un minuto di silenzio in memoria dell'italiano, miseramente assassinato da Pak.
Lasciamo perdere l'ignotanza, il tuo problema è che i bolognesi non sono idioti e ci si conosce quasi tutti, quindi se hai fatto le stesse stronzate e ti sei comportato da perfetto idiota anche con altri, oltre che con me, è palese che il resto della città non ne voglia sapere più nulla di te.
La gente mormora, ma almeno ogni tanto lo da per una buona causa.
In fondo al profilo le due frasi d'effetto.
"Se non rispondo non sono interessato", che sottolinea ancora di più la tua pochezza d'animo: oltre che imbecille sei pure cafone.
"I'm bottom".
Esistono shampiste attive?
L'ultima riga rivela molti dettagli del profilo: "Non ancora conosciuto da qualcuno".
Non avevo dubbi.

Carrie