Biography

“Gay and the city” è molto più che una semplice trasposizione dell’ormai famoso telefilm ad un’ambientazione gay, sono scorci di vita reale di persone in carne ed ossa, specialmente di quattro ragazzi che, in un modo o nell’altro, sono l’immagine riflessa dei personaggi principali.

E’ cosi che compaiono Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, ad essi si aggiunge un piccolo universo di persone che ruotano attorno a loro: Stanford, Anthony, Mariah, Aidan e così via.

La nostra Samantha è un ragazzo di 23 anni dalle incredibili similitudini con la versione originale, specialmente nel linguaggio molto colorito di cui è dotato. E non solo quello…

Miranda, manager in carriera, ma che cerca in ogni modo di tenere vita privata e lavoro ben separati, spesso prediligendo il secondo, è un vero amico, sa essere presente ogni volta che qualcuno ha bisogno.

Charlotte, il nuovo acquisto del gruppo, è un ragazzo solare, divertente e con una classe decisamente adatta al suo ruolo. Ora è presto per parlarvi meglio di lui, ma rimedieremo quanto prima,

Carrie, ora tocca a me, in perenne ricerca dell’amore vero, nel mentre vivo la mia vita circondato da questi pazzi scatenati, mie ancore di salvezza. Un bacio a tutti loro, è il minimo che possa fare per dirvi grazie.

Siamo anche su Facebook, cercate le pagin “GAY and the CITY” e “Carrie Gay and the City” oppure chiedete l’amicizia a “Carrie Gayandthecity”.

Mentre sta per essere pubblicato il mio primo libro “Gay and the city”, mi sto già scatenando a scrivere il secondo, il cui titolo è merito di Miranda!

Content

Carrie: I LOVE YOU

martedì 30 aprile 2013 0 commenti
Sentirsi dire "I love you" fa sempre un certo effetto, anche se detto per telefono e da una persona distante 1383 km.
Quanto tempo senza sentirselo dire, Alexander a parte, una vera eternità.
Quasi 4 anni senza una relazione seria, tantissime avventure (forse anche troppe), una marea di amici ed una miriade di conoscenti, ma nulla di importante, nemmeno quando ci ho sperato con tutto il cuore.
Poi, all'improvviso, il dialogo con una vecchia conoscenza muta: i toni si fanno più dolci, spuntano frasi romantiche, la conoscenza si fa più intima,..., fino a quando non vengono scritte le famose tre parole: "I love you".
Oggi addirittura mi sono state pronunciate.
Io non mi sono lasciato troppo andare, preferirei dirle di persona e non per video chat, ma fa comunque piacere sapere che per qualcuno sei importante.
Se sia o meno Mr Big non lo so proprio, mi piace crederlo, per il momento ho deciso di focalizzare tutte le mie energie su di lui.
Sono qui che aspetto la sua chiamata su Skype, così come avevamo stabilito oggi, ho quasi i crampi allo stomaco per l'attesa.
Chi l'avrebbe mai detto che, proprio quel ragazzo conosciuto più di un anno fa, avrebbe acquisito un peso simile nella mia vita.
Di certo ha catalizzato molta mia attenzione, non solo sul piano esteriore (quei suoi occhi azzurri sono veramente stupendi), ma anche mentale, tanto da essere il primo pensiero del mattino e l'ultimo della sera.
Sembro una scolaretta alle prese con il suo primo appuntamento.
Quand'è che smettiamo di vivere il lato emotivo con quella genuinità tipica degli adolescenti e perché ritorna fuori a distanza di anni così all'improvviso?
Sul piano sessuale, se relazione sarà, avremo un po' di limitazioni: lui è solo passivo, ma non mi interessa, dopotutto io sono prevalentemente attivo, ma ho sempre sostenuto che in amore i ruoli avrebbero dovuto venire meno.
Sentirti parte del tuo ragazzo come sentire lui parte di te.
Di certo un nostro punto a favore è l'essere entrambi molto passionali (riuscirà a starmi dietro? Con Mr Micro i primi tempi lo facevamo in continuazione), il resto è ancora tutto da scoprire.
Sogni d'oro a tutti, i miei lo saranno di sicuro.

Carrie

Carrie: AIDAN YIN E CARRIE YANG

sabato 20 aprile 2013 0 commenti
Il titolo del post non sta a dire che io ed Aidan siamo opposti e, quindi, fatti l'uno per l'altra, nonostante le mie minacce di farmi lesbica se non salta fuori Mr Big è un discorso a connotazione prettamente ironica.
Voglio più identificare come, avendo entrambi un appuntamento la stessa sera, le cose possano svilupparsi in modo diametralmente opposto: yin (ombra, negatività,...) per il disastroso appuntamento di Aidan, yang (luce, positività,...) per il mio.
Si sa, gli appuntamenti al buio sono sempre rischiosi, specie se conosci ancora poco il carattere dell'altra persona.
Del suo incontro io non ne sapevo proprio nulla, immagino sia stata una conoscenza dell'ultimo minuto.
Così ci siamo ritrovati tutti e due a uscire con un nuovo ragazzo, tutti e due siamo andati a cena fuori ma, mentre io sarei rimasto volentieri in compagnia del mio cavaliere, Aidan avrebbe fatto volentieri a meno del dopo cena con il suo.
Posso affermare con certezza che gli sms che ci siamo scambiati, mentre tornavo a casa, hanno destato prima un senso di sgomento, per mutare poi in una forma di sadica ilarità per l'incubo che lei stava vivendo.
L'apoteosi è arrivata quando, in risposta al mio messaggio in cui le chiedevo "Ma è cesso, solo noioso o tutti e due?", lei mi ha scritto: "Tutti .. Non mi piace .. Noioso silenzioso apatico e in più con un galateo proprio di un cavernicolo ...".
Per un secondo avrei voluto scoppiare a ridere ma, anche se non poteva vedermi, non sarebbe stato giusto nei suoi confronti, così mi sono limitato ad accennare un sorriso e proseguire con lo scambio di sms.
Dal canto mio posso dire che il mio appuntamento, per quanto sofferto, si è concretizzato in una bella serata.
Si, avete letto bene, ho scritto proprio "sofferto".
Dovevamo vederci mercoledì, ma l'incontro con alcuni miei amici mi ha portato a bere più del dovuto, costringendomi a rimandare l'appuntamento.
Ebbene si, gli ho dato buca e non c'è teoria basata su "io sono Carrie e posso permettermelo" che tenga, anche perché la userei per motivi ben più importanti se potessi.
Ieri nuovo appuntamento con lui: stesso posto (sotto la statua di San Petronio all'ombra delle Due Torri) e stesso orario (18:15).
Per nulla al mondo sarei mancato o arrivato in ritardo e così è stato: ore 18:11 mi sedevo su uno dei fittoni che circondano la statua.
Passano i minuti, ma lui non si vede finché, ormai convinto di aver preso buca, decido di tornare a casa.
Prima, però, mi fermo al bar/piadineria di due mie amiche, sperando si facesse vivo (lui aveva il mio numero, ma io non avevo il suo).
Visto il prolungato silenzio ho continuato il mio viaggio per rincasare.
Arrivato a Casalecchio vedo un suo messaggio in cui mi ringrazia per avergli dato buca, al che gli rispondo che sono io a doverlo ringraziare per lo stesso motivo, facendo nascere una prima discussione dai toni molto tranquilli e pacati.
Non potendo (e non volendo) affrontare la cosa via messaggio gli chiedo il numero, ci sentiamo e chiariamo tutta una serie di equivoci: non mi era ancora arrivato un suo messaggio su Skype in cui mi avvisava che avrebbe tardato 15 minuti.
Solo io sono capace di creare casini simili... Viva gli iPhone!
Mi invita a cena ed accetto ben volentieri, dopotutto era una concomitanza di fattori superiori ad aver provocato il tutto, in più non si rifiuta mai un invito.
Così rieccomi nuovamente in viaggio, destinazione zona "Santa Rita" dove lui mi aspettava.
La cena è stata abbastanza tranquilla, assaggiando degli ottimi arancini siciliani come antipasto (lui è originario proprio della Trinacria) ed un pesantissimo primo (a breve la recensione su "A cena con Carrie"), il tutto condito da una persona molto piacevole con cui dialogare.
Esteticamente devo ammettere che mi piaccia, ma le due cose che apprezzo maggiormente di lui sono la sua capacità di difendere punti di vista diversi dai miei in modo costruttivo e la tranquillità che sa trasmettere.
Viviamo il nostro essere gay in due modi molto diversi: lui riservato, timido e calmo, io esuberante, attivista e dichiarato.
Lui amante della vita tranquilla, non discotecomane, fuori dai "giri gay", io il classico viveur delle notti gaye bolognesi.
Lui il polo nord, io quello sud in pratica, ma è forse proprio questa opposizione a piacermi.
No, nessun castello in aria, solo voglia di conoscerlo meglio, un domani potrebbe esserci un "noi", in quale veste ancora non lo so: oggi conoscenti, domani magari amici se non di più.
Ovvio che riponga speranze nelle persone che conosco, non le incontrerei se così non fosse, ma le tante scottature ed alcune delusioni hanno fatto crescere Carrie molto in fretta.
Si al principe azzurro, ma basta baciare rospi.
È molto probabile che leggerà questo post, ma non mi interessa, come ho già detto a lui lo ripeto qui: io dico (e scrivo) sempre quello che penso, nel bene o nel male e chi segue il blog l'ha già capito da un bel po'.

Carrie

Carrie: COPPIE APERTE

lunedì 8 aprile 2013 1 commenti
Forse sono la persona meno appropriata per affrontare questo argomento visto il mio passato, riflettendo però sul contesto in cui l'ho vissuto credo di aver titolo per poterne parlare.
Sta arrivando la primavera, i primi alberi sono già in fiore, gli animali stanno piano piano uscendo dal loro letargo e come funghi stanno saltando fuori le coppie gay.
Si sa è la stagione degli amori, allora perché il 99,9% di queste cerca da scopare con altri?
Sapete benissimo che, nonostante la mia visione fiabesca dell'amore, non sono un perbenista nella vita reale, però la necessità di andare a letto con altri fatico a capirla.
Con Mr. Micro è stata una pratica abituale per molti anni, ma non era una mia richiesta, quanto più una sua necessità, se così la vogliamo definire.
La causa di tutto è stato il suo "ritardo" rispetto al resto del mondo nel provare l'ebrezza del sesso, facendolo per la prima volta solo a 21 anni. Un bel tardone!
Questo aveva innescato in lui la voglia di fare nuove esperienze, facendosi coinvolgere prima dal suo ex in incontri a tre, poi prendendoci gusto.
Così il giorno che mi ha incontrato si è trovato costretto a fare una scelta: continuare ad inseguire la sua voglia di sesso o mettersi in gioco in una relazione?
Inizialmente la prima ipotesi era la predominante, ma quando si rese conto che mi stavo velocemente allontanando da lui decise di scegliere me, mettendo però le cose in chiaro: "Non posso garantirti la fedeltà assoluta, ma non voglio perderti e ci voglio provare".
Nemmeno io avrei potuto garantirgli di essere ancora il suo fidanzato se non ci fosse riuscito, infatti appena un mese dopo ci fu la prima discussione a causa di una sua uscita con un ragazzo.
Credevo mi avrebbe fatto meno male sapere che era andato a scoparsi un altro, invece ne uscii distrutto, completamente annientato.
Nei mesi a venire, nonostante che il sesso non fosse un problema fra di noi, venne fuori l'argomento sesso a tre: non potendo io sopportare che lui andasse con altri, era quasi logico per lui stuzzicare la mia fantasia inserendo anche me.
Ormai sapere già come andarono le cose, ne abbiamo parlato fin troppo, quindi non stato qui a ripetermi nuovamente.
Mentre la mia era più rassegnazione, un prezzo da pagare per tenermi stretto il ragazzo che amavo, quello che mi lascia perplesso è l'intenzione di entrambi a voler coinvolgere altre persone nella coppia.
Potrei quasi accettare che due persone arrivino a tanto dopo vent'anni di relazione, ma alcune di quelle coppie che ho visto in questi giorni sono fresche di fidanzamento.
Come abbiamo potuto permettere che un uccello prendesse il sopravvento sui sentimenti?
La nostra è forse stata la generazione precursore al libertinismo sessuale più sfrenato ed ora quelle a venire colgono i frutti malati dei nostri errori.
Ma io non posso e non voglio lanciare critiche, condanne o anatemi: due persone possono fare quello che vogliono all'interno della loro coppia, anche fare sesso a 5.396.148 per quel che mi riguarda, la sola cosa che al mondo deve importare è che siano contenti loro due.
Quanto esprimo è la mia concezione di relazione che non è né giusta né sbagliata, è solo mia.
Io non riesco a condividere il mio ragazzo con altre persone, non potrei mai proporre una cosa simile e non accetterei mai più se mi venisse proposto.
Amare una persona, ribadisco che si tratta del mio modo di vedere, è anche desiderare solo lui, se nutrissi istinti verso qualcun'altro mi porrei delle domande sulla veridicità dei miei sentimenti.
Caso ben diverso è se fossi io a ritrovarmi in mezzo ad una coppia: io non potrei sentirmi come il fattore d'instabilità, se nel loro equilibrio hanno creato lo spazio per fare sesso anche con altri io mi offro volontario, per lo meno finché sarò single.
Negli ultimi anni ho avuto varie esperienze simili: coppie di fidanzati, di amici, perfino una serata con altri 7 ragazzi (caotica ma piacevolissima) e sono sempre disposto a ripeterle.
Quindi caro Mr. Big se stai leggendo queste righe ti avviso subito di tre cose sul mio conto:
1. non sono una Santa e non ci tengo a diventarlo;
2. la nostra sarà una coppia a chiusura stagna;
3. se proprio finisci col mettermi le corna prega ch'io non lo venga mai a sapere o puoi dire addio alla tua "sala giochi" (Carrie in versione Lorena Bobbit 2.0).
Negli anni qualcuno mi ha fatto notare che è sempre meglio una coppia aperta che ritrovarsi con un paio di corna, ma se io riesco perfettamente a non tradire esigo che altrettanto venga fatto a me.
Non è questione di "i gay sono tutte troie" o "Carrie sei un bacchettone", è il mio pensiero personale, mi raccomando però a voi tutti di fare quello che vi pare fregandovene del mondo.
E anche di me quand'è necessario.
Ora vi saluto e... Fate i cattivi ragazzi!

Carrie

Carrie: ITALIAN GAY BLOGGER AWARDS

0 commenti
Ciao ragazzi!
Che ne dite di riconoscere un po' di merito alla fatica fatta nell'aver creato e portato avanti questo blog in tutti questi anni?
Un modo ci sarebbe: vederci fra i nominati per i "Italian Gay Blogger Awards"!


BannerFans.com

Che ne dite? Mi date una mano?
Per segnalare Gay and the City andate a questa pagina e lasciate la candidatura nei commenti!
Grazie a tutti in anticipo!

Carrie

Carrie: NUOVE PERSONE

sabato 6 aprile 2013 0 commenti
Riflettere.
Certe volte è necessario tirare il freno a mano della propria vita, fermarsi un secondo, un minuto, un'ora, un giorno o un mese per cercare di capire tutto quello che sta accadendo attorno a noi.
In questo preciso istante ho finalmente ripreso in mano le redini della mia vita, chi l'ha detto che resettare è pericoloso?
Come volevasi dimostrare nulla è stato fatto dal 43enne per recuperare il rapporto.
Un po' lo capisco: nei primi tempi di una relazione spesso si commette l'errore di concentrarsi solo sul proprio compagno trascurando il resto del pianeta.
Per questo continuo a non meravigliarmi ed a proseguire per la mia strada.
Dopotutto chi sono io?
Però la vita a volte sa essere sadica: per mesi fa incrociare il tuo cammino saltuariamente con altre persone, poi all'improvviso ti ci catapulta una folla.
Mancano solo i miei ex e siamo al completo.
Devo ammettere che, in parte, devo ringraziare il 43enne perché è riuscito a sfatare una mia fobia che mi ha dominato per gli ultimi tre anni e mezzo.
Dopo la rottura definitiva con Mr. Micro ero estremamente demotivato ad avere una nuova relazione, la sola idea di ricominciare da capo col gioco del corteggiamento mi terrorizzava, oltre a non averne voglia non possedevo nemmeno le energie per farlo.
Invece lui, anche se corteggiamento non è stato, mi ha fatto capire che ora ho voglia di ripetere quella fase, di trovare qualcuno su cui concentrare le mie attenzioni ed i miei pensieri.
Non avevo però preso in considerazione l'eventualità che i candidati potessero essere più di uno.
In primis un ragazzo con cui avevo già chattato in passato ma sul quale nutrivo molti timori a causa della lontananza.
Si, la lezione non mi è bastata, ma come ho ripetutamente detto: Mr. Big potrebbe essere ovunque.
Così questo "concorrente n. 1" è polacco.
È un ragazzo dolcissimo e che sa cosa vuole dalla sua vita, un punto di partenza veramente positivo considerando il mondo odierno.
Perché ci possano essere sviluppi sarà necessario attendere fino a Maggio, momento in cui deciderà la meta finale del suo viaggio: Spagna o Italia.
Ovviamente se sceglierà la seconda meta sa già che sarà mio ospite.
Il secondo concorrente è un mio quasi coetaneo, di poco più piccolo di me.
Di origini meridionali, vive e lavora a Bologna da alcuni anni.
Piccola precisazione: abbiamo in programma un caffè per conoscerci, per ora punto solo all'amicizia, ma non si sa mai nella vita e per questo lo elenco qui.
È una conoscenza troppo recente per esprimere giudizi o impressioni, ma sapere che la sua massima aspirazione è paritaria alla mia, ovvero trovare la persona giusta, depone a suo favore, anche se non dovesse necessariamente evolversi in una relazione potrebbe diventare un buon amico.
Ogni tanto abbiamo bisogno di stare insieme ai nostri simili.
Terzo, ma non per importanza, un ragazzo di Napoli che finalmente conoscerò di persona dopo vari mesi di chat, sms e telefonate.
È un amico e non costruisco castelli in aria, non è impossibile che possa scattare qualcosa di persona, ma lo saprò solo nel momento in cui saremo l'uno di fronte all'altro.
Potrei continuare ancora a parlarvi di almeno altri 8 ragazzi, ma gli appuntamenti che saranno più incisivi si limitano solo a questi tre.
A dire il vero ci sarebbe anche una seconda lista di persone, gli appuntamenti di letto.
Si, non sono decisamente un bravo ragazzo in questo periodo, sarà il timido sole primaverile di questi giorni che mi ha scongelato l'ormone...
Dopo 4 mesi di castità giovedì ho cercato di porre rimedio invitando a casa una mia vecchia conoscenza: il ragazzo del Bangladesh.
È stato l'ennesimo disastro, evito di raccontarvi i particolari perché non vorrei che tentaste il suicidio al posto mio.
Vi dico solo che il "momento clou" è durato la bellezza di 4 colpi di reni.
Se Big con Carrie colorava restando difficilmente dentro le righe, questo a malapena riesce a prendere in mano la matita.
Vista la situazione disastrosa sul piano sessuale, confidiamo in quello sentimentale, tanto peggio del primo è impossibile che possa essere.

Carrie

Carrie: IL CUORE DI AIDAN BATTE PER... SEGHE MENTALI DI UN ETERO

venerdì 5 aprile 2013 0 commenti
Avete presente quando avete qualcosa da raccontare e commentare, ma avete promesso di non farlo e finite quasi con lo scoppiare?
Finalmente l'accordo del "silenzio stampa" è finito, il limite di validità era fino al 24 Marzo, ora posso liberamente esprimere ogni mio pensiero senza problemi.
Certo, ho da rispettare una piccola clausola, ma non influirà minimamente sull'integrità e veridicità di quanto sto per scrivere.
Protagonista assoluta: Aidan.
Quando ad ottobre mi ha chiesto: "Posso fermarmi da te per una settimana?", stava ancora frequentando il suo ex, anche se ormai il rapporto aveva raggiunto la fine della sua esistenza.
Forse qualcuno di voi avrà notato una piccola incongruenza: se doveva fermarsi una settimana, com'è che siamo all'inizio di Aprile e lei è ancora qui?
Diciamo solo che il tempo è relativo e la nostra convivenza, nonostante screzi ed alti e bassi, ci ha portato ad una forma di simbiosi.
La fine della sua relazione è stata seguita molto presto dalla nascita di una situazione molto pericolosa: invaghirsi di un amico del proprio ex.
No, non è la trama di uno squallido romanzetto rosa, tantomeno una puntata mediocre di "Kiss me Licia", ahimè è la pura (e triste) realtà.
Dai primi di Novembre fino ad oggi fra Aidan e il ragazzo dei suoi sogni non c'è mai stato nulla, nemmeno un bacio, eppure tanti piccoli gesti hanno fatto ben sperare per lungo tempo.
La mia prima reazione, consapevole della pericolosità della situazione, è stata quella di appendere un foglio sulla parete del lato del letto in cui lei dorme con su scritto: "Devo essere più razionale, by la mia coscienza".
Il cartello è ancora lì, ma non ha sortito l'effetto sperato.
Più il tempo passava, più quello che Aidan provava si evolveva, ovviamente in peggio: da una semplice sbandata a cotta, passando poi all'innamoramento e terminando con la fissazione.
Dall'altro lato lui: impassibile, imperscrutabile ed incomprensibile, un vero mistero vivente visto il suo modo di atteggiarsi da eterno amico.
Eppure una sera che erano andati a ballare lui ha tenuto una serie di atteggiamenti e comportamenti che raccontavano tutta un'altra storia.
Aidan era nelle mire di alcuni ragazzi in una discoteca bolognese, dal racconto di Baby del giorno dopo lui si è continuamente interposto tra lei e chiunque avesse provato ad avvicinarsi.
Se così fosse non mi pare il modus operandi di un amico, piuttosto quello di qualcuno interessato a lei.
Spesso e volentieri Aidan si è fermata a dormire da lui, non sono rare le occasioni in cui i loro visi si sono trovati a pochi centimetri di distanza, ma ogni volta non è accaduto nulla di più.
Ho anche avuto modo di lanciare una mia esca la sera che tutti insieme siamo andati al Dok, mi sono avvicinato a lui fingendo di aver bevuto un po' troppo e gli ho chiesto: "Ma tra te e lei c'è qualcosa?".
La sua risposta è stata: "No, siamo solo amici".
Il momento era buono, avevo mille opportunità per continuare la mia "indagine", non fosse stato per un suo amico che si è intromesso nel discorso: "Stai scherzando? È l'ex figa di un nostro amico!".
Quanto mi sono mancati gli etero...nemmeno un pochino, perennemente con la parola "figa" in bocca, più spesso di quanto sbattano le ciglia.
Avevo promesso ad Aidan di tacere nel blog sulle sue disavventure, l'accordo prevedeva il mio massimo silenzio fino al giorno del compleanno del ragazzo per cui ha perso la testa.
Quella data ormai è passata e sono finalmente libero di scrivere ciò che voglio, inoltre ho anche carta bianca su qualsiasi iniziativa volessi prendere.
Adesso sono liberissimo di esprimermi, nel bene e nel male.
Di Aidan posso solo dire che è giunto il momento di mettersi a sedere e riflettere sulla situazione, analizzando l'inutilità di questa ostinazione verso una persona che non ti vuole o che, per chissà quale regolamento, si preclude a priori ogni possibilità con qualsiasi ragazza che sia passata fra le braccia di un suo amico.
Non è vita questa, non è nemmeno più sadismo, questo vuol dire volersi male e volersi fare del male.
È inutile dire "Sto riequilibrando il mio karma", al contrario, lo stai lentamente disintegrando giorno dopo giorno.
Se rivuoi il tuo karma positivo devi trovare il modo, ma ancor più le forze, per allontanare da te ogni fonte di negatività.
Non che lui sia una persona negativa, ma è il contesto in cui è stato collocato che lo rende tale.
Di lui posso dire che ha uno strano modo di comportarsi nei suoi confronti: quando sono lontani, magari ognuno a casa sua, si cercano, le manda sms a ogni ora del giorno, compreso quello del mattino, si sentono, organizzano serate,...
Quando però si ritrovano nello stesso locale eccolo trasformarsi completamente, arrivando quasi ad ignorare Aidan (ma non le altre ragazze presenti).
Non essendo bipolare, dobbiamo cercare di capire quali siano le cause.
E se invece si trattasse di quella leggendaria chimera meglio conosciuta come amicizia fra uomo e donna?
Difficile pensare ad un'altra soluzione, a parte che possa esistere realmente un codice etico tra amici etero che impedisce loro di provarci con le ex dell'altro.
In più mi chiedo: se anche uno si innamorasse dell'ex di un suo amico, dove sta il problema?
Proprio per definizione stiamo parlando di ex, ovvero persone che non ci appartengono più (non che lo fossero nemmeno prima), è un capitolo della nostra vita che si è concluso e se tutto ciò provoca dei fastidi o potrebbe portare a rompere un'amicizia bisognerebbe solo concentrarsi sullo stato di ex per capire che qualcosa non va.
Se questo accade, se gelosia e possessivismo arrivano a incrinare altri rapporti, probabilmente si hanno scheletri nell'armadio che non vogliamo affrontare, qualcosa poco dormiente giace ancora nel profondo della nostra intimità emozionale.
Quindi non mi stupisco di avere fra gli amici qualcuna che, prima fidanzata con un ragazzo, ora lo sia con un suo amico, posso perfino annoverarne una che dopo la rottura si è fidanzata col fratello più grande.
Probabilmente è una regola valevole solo per la sua cerchia di amici, ma non per questo posso ritenerlo giusto.
È stupido secondo me precludersi delle possibilità nel proprio futuro con regole tanto assurde.
Resta solo l'ipotesi della reale amicizia, anche se suona più come una condanna di Aidan.
È brutto da dirsi, ma forse la sua ancora di salvezza potrebbe essere il buon vecchio rimedio del "chiodo scaccia chiodo".

Carrie

Carrie: NON SONO UN SERIAL-LOVER

giovedì 4 aprile 2013 1 commenti
Devo chiedere scusa due volte.
La prima al quarantatreenne visto che li compirà solo fra qualche tempo, ma continuerò a chiamarlo 43enne ugualmente, avrà a giovarsene per eventuali post negli anni a venire.
La seconda a tutti voi che leggete i miei post, compreso il 43enne: ho peccato di presunzione e me ne dispiace.
Andiamoci piano, credo che spiegarmi sia doveroso.
Non intendo la presunzione di conoscere qualcuno, arrivare ad un bacio e pretendere che sia l'uomo della mia vita, se è ciò di cui vi eravate convinti posso tranquillamente rispondervi che non avete capito un cazzo.
Chiedo scusa di non aver espresso chiaramente la mia posizione nel post "Il limbo" e nella parte dedicata a me in "Help me".
Credevo che, seguendo i miei ragionamenti, fosse facile capire quali potessero essere i miei sentimenti e le mie intenzioni verso il 43enne, rileggendolo continuo a crederlo, ma a quanto pare così non è stato e per questo chiedo scusa.
Nonostante i miei mille difetti, so riconoscere gli errori.
Ora però è doveroso chiarire quanto era sottinteso nel post.
Non essendo bipolare o un serial lover, mi sento perfino infastidito dal fatto che qualcuno possa credere di farmi perdere la testa per lui in cinque giorni di frequentazione continua o che la sola evoluzione potesse essere la relazione.
Se anche mi prendesse un colpo di fulmine, dovrebbe in ogni caso faticare un po', non verrebbe meno il gioco del corteggiamento reciproco.
Mr. Micro ne sa qualcosa ed in quel caso...altro che colpo di fulmine, direi più una folgorazione multipla!
Io sono partito semplicemente dal presupposto che il 43enne mi piacesse e che, conoscendolo meglio, un giorno sarebbe potuto scattare in me quel qualcosa in più.
O sarebbe potuto non scattare.
Non è che ogni mia conoscenza debba obbligatoriamente finire con il farmi perdere la testa, mi preoccuperei seriamente se così fosse, vorrebbe dire annoverare ogni persona della mia rubrica telefonica come un "mancato fidanzato". Sono più di 700 persone, invece vi si contano 4 ex, una trentina di storie, qualche storiella finita nel breve termine, un po' di gente con cui ho fatto sesso (il numero esatto lo so ma resta top secret) e un bel po' di amici.
Forse a trarre in inganno è stato il mio atteggiamento conseguente l'attesa, ma chi mi conosce sa bene a cosa fosse dovuto: la mia non era smania, ma ansia.
Esci un sabato sera, bevi meno del solito, non ti ricordi più nulla di quanto sia successo nell'ora successiva e ti senti dire che lui te lo racconterà la settimana a venire, restando in sospeso per quattro giorni.
Esci al cinema di nuovo con lui, ti riaccompagna a casa, due giorni dopo ti dice "Poi io e te dobbiamo parlare" e ti lascia in sospeso per altre due settimane.
Scusate ma chi sono, la Bella Addormentata nel bosco in perenne attesa che passi qualcuno per svegliarla?
Se c'è qualcosa da chiarire dillo subito, non è giusto un comportamento simile.
Se c'è qualcosa da sistemare, un fattore irritante da esporre o più semplicemente una confessione da fare, magari è lecito aspettare un giorno per trovare le parole giuste, ma poi bisogna trovare il tempo ed il modo per farlo.
Dovrebbe essere questo il modo di comportarsi di una persona adulta, io ho 35 anni e non 35 mesi, tu hai 42 anni o...
Non era il gesto compiuto da qualcuno che mi piaceva e per il quale nutrissi chissà quale aspettativa a crearmi il malessere, quanto la mancanza di correttezza da una persona che era un conoscente e che avrei sicuramente accolto nella mia vita anche solo come amico perché lo reputavo degno di considerazione e di un maggiore approfondimento nella conoscenza.
Quando conobbi Miranda la prima sera cercò di baciarmi, si indispettì al mio tentativo di scansarmi; la sera dopo successe di nuovo e lì la mia battuta: "Ricordati che Carrie e Miranda non sono lesbiche".
Abbiamo affrontato la cosa, abbiamo parlato e siamo ancora l'uno nel cuore dell'altro, in un ruolo ben preciso: amici che si vogliono bene dal profondo del cuore.
Forse chiarire non è la soluzione migliore?
Inoltre non ho mai chiesto di essere sostenuto da nessuno, al contrario è successo tutto il contrario fino ad oggi e non credo che potrà essere diverso in futuro, fa parte del mio modo di essere e del mio DNA.
Sono felice per lui, che abbia trovato la persona giusta e glielo auguro di cuore, non è questo il punto, ma mi auguro che con lui, con i suoi amici e con il resto del mondo non si comporti in egual modo, si chiama "rispetto".
Ci sarà ancora occasione di vedersi, sentirsi o uscire?
Ho chiuso la porta della mia vita in faccia solo a chi ha ferito a morte il mio cuore e questo non è il caso.
Certo è che non spetta a me sistemare le cose, io ci sono sempre stato, spetterebbe al 43enne trovare il rimedio adesso.
Io ci sono sempre, chi manca, per l'ennesima volta, è qualcun altro.

Carrie