Biography

“Gay and the city” è molto più che una semplice trasposizione dell’ormai famoso telefilm ad un’ambientazione gay, sono scorci di vita reale di persone in carne ed ossa, specialmente di quattro ragazzi che, in un modo o nell’altro, sono l’immagine riflessa dei personaggi principali.

E’ cosi che compaiono Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, ad essi si aggiunge un piccolo universo di persone che ruotano attorno a loro: Stanford, Anthony, Mariah, Aidan e così via.

La nostra Samantha è un ragazzo di 23 anni dalle incredibili similitudini con la versione originale, specialmente nel linguaggio molto colorito di cui è dotato. E non solo quello…

Miranda, manager in carriera, ma che cerca in ogni modo di tenere vita privata e lavoro ben separati, spesso prediligendo il secondo, è un vero amico, sa essere presente ogni volta che qualcuno ha bisogno.

Charlotte, il nuovo acquisto del gruppo, è un ragazzo solare, divertente e con una classe decisamente adatta al suo ruolo. Ora è presto per parlarvi meglio di lui, ma rimedieremo quanto prima,

Carrie, ora tocca a me, in perenne ricerca dell’amore vero, nel mentre vivo la mia vita circondato da questi pazzi scatenati, mie ancore di salvezza. Un bacio a tutti loro, è il minimo che possa fare per dirvi grazie.

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Mentre sta per essere pubblicato il mio primo libro “Gay and the city”, mi sto già scatenando a scrivere il secondo, il cui titolo è merito di Miranda!

Content

Carrie: A VOLTE RITORNANO, MA...

venerdì 20 settembre 2013 1 commenti
"Beautiful", così è la mia vita, un intricato intreccio di eventi, colpi di scena, scomparse e riapparizioni.
Non guarderò mai più un telefilm o una telenovela dicendo: "Dai questo è troppo!".
Negli ultimi sei mesi ho vissuto, personalmente o tramite le persone che ho attorno, situazioni al limite del credibile.
Certo è che l'ultimo avvenimento non può essere paragonato a molti altri avvenimenti, ma è in grado di farmi capire quanto il 2013 sia uno degli anni più incasinati della mia vita.
Ieri sera sono andato con la Camy alla festa dell'Unità di Bologna, è una delle ultime sere e avevo voglia di tornarci, anche solo per salutare un paio di amici.
Più tardi dovevamo vederci in centro con un altro amico, colui che mi sta aiutando ad organizzare i preparativi per la festa di presentazione del libro, così mi ha lasciato in centro e mi sono incamminato in direzione via Zamboni, Camy doveva assolutamente tornare a casa per cambiarsi d'abito e di macchina.
Mentre passeggiavo per le viuzze dietro piazza S. Martino, non ho potuto fare a meno di tornare alla prima sera in cui ero stato al "Lime" ed alla conoscenza con Matteo.
Ve lo ricordate? 
Sarà stato Marzo o Aprile, lui aveva provato ad abbordarmi ed io non l'avevo capito subito, ma non ho potuto non arrivarci quando mi sono ritrovato la sua lingua in bocca.
La sera dopo ci siamo rivisti per un drink, ma il suo modo di fare era quasi asettico nei miei confronti, in più nei giorni successivi lo scambio di sms aveva toni quasi di superiorità, così mi sono fatto di nebbia.
Arrivo al bar "Lime", ordino qualcosa ed al terzo sorso una persona mi spinge contro il bancone, mi volto e chi vedo?
Proprio lui: Matteo, con un evidente tasso alcolico oltre la soglia.
Ci siamo messi a chiacchierare e ci siamo di nuovo baciati ripetutamente, con lui che spesso crollava su di me, più per l'alcol che la voglia di farsi coccolare.
Il suo ascendente su di me (e sulla "sala giochi") è ancora molto forte come allora, mi piace sia fisicamente che come persona, ma è un totale mistero, difficile riuscire a capirne pensieri, intenzioni o qualsiasi cos'altro.
Stasera sono ancora al "Lime", dovrebbe tornare qui.
Non potrò restare a lungo, domani mi aspetta un turno di mattina al lavoro.
Però devo incontrarlo, anche solo per capire se gli interesso solo quando è ubriaco oppure anche da sobrio.
Se anche stasera si comporterà come la volta scorsa non ho più intenzione di perdere altro tempo.
Capisco far ubriacare qualcuno per portarselo a letto, ma farlo solo per baciarlo proprio no.
È semplice: ubriaco = sesso; sobrio = relazione, non altre condizioni.

Ecco fatto, incontro finito ed ho l'ardua sentenza: basta!
Non è possibile che da ubriaco manchi poco che mi sbatta sul bancone del bar e da sobrio mi consideri appena.
Cosa sono, il giochino della disperazione, la spalla ideale dove posare il peso dell'alcol di una serata?
No grazie, con i casi umani ho già dato in precedenza, ora vorrei qualcuno di maggior carisma ed una riconosciuta sanità mentale.
Non potete capire quanto io sia furibondo, è una situazione che rasenta l'impossibile, forse potete immaginarlo, ma viverlo è un'altra cosa, sempre che non vi sia capitato.
È possibile essere due persone diverse allo stesso tempo in base al tasso alcolico?
In più i vari commenti su chiunque passasse...ma porco ### un minimo di rispetto no?!?
Se questa è la tua strategia per sembrare simpatico non hai capito un c###o dalla vita!
Ora me ne torno a casa.
Dentro di me provo un mix di emozioni: dalla delusione alla rabbia, passando per molte altre, una meno positiva della precedente.
Inizio ad essere veramente deluso dei gay bolognesi, sintomo forte di una voglia di cambiamento, non solo personale e di abitudini, ma anche di location, ultimamente prendo sempre più spesso in considerazione l'ipotesi di andare all'estero.
Nessuno che voglia farmi cambiare idea?
Per ora ho deciso di concedergli un'ultima chance: giovedì serata di gruppo in cui spero ci siano anche Camy ed Aidan, saranno l'ancora di salvezza al mio oblio.
Buona notte a tutti.

Carrie

Carrie: BATTERIE SCARICHE

martedì 17 settembre 2013 1 commenti
Oggi stavo preparando un nuovo post, ma la vita corre più velocemente di quanto io possa scrivere, evolvendo ogni situazione, capovolgendone altre, distruggendo e ricreando.
Forse dovrei davvero limitarmi a scopare come un dannato e chiudere a chiave in una scatola l'idea d'incontrare Mr Big.
Nel primo caso le occasioni non mancano, nel secondo vedo sempre più aridità emotiva.
Buffo come una giornata allegra e spensierata si evolva così rapidamente in una direzione che avresti voluto evitare.
Sono cosciente che la colpa è solo ed esclusivamente mia, tutto perché finisco sempre per affezionarmi troppo in fretta agli altri, qualsiasi sia l'intento.
Credo che apporterò una nuova modifica alla descrizione dei miei profili online eliminando la ricerca di sesso e di amici, lasciando aperto solo un piccolo spiraglio a conoscenze mirate per un'eventuale relazione.
Sono stanco di essere single, mi sento pronto per un impegno, lo sono al 2000%, ma finisco sempre con l'incontrare indecisi o peggio.
È ora di cambiare la regia della mia vita, darle una nuova spinta più vitale.
Miranda è alle prese con i suoi problemi ed ogni telefonata finisce con lui che monopolizza il discorso.
Capitemi: io per gli amici ci sono sempre e comunque, ma talvolta avrei voglia io di potermi sfogare liberamente.
Sono qui con un nodo in gola, so benissimo che l'unico modo per stare meglio sarebbe uno sfogo di pianto, ma ormai credo di non esserne più capace, sono anni che non ci riesco più.
A volte mi è venuto da pensare che tutto dipenda dal mio modo di mostrarmi agli altri: quando loro sono in difficoltà io elargisco sorrisi, positività e gioia per sostenerli, ma in ogni istante c'è sempre qualcuno in difficoltà, così finisco per rasentare lo psicopatico ottimista anteponendo loro a me.
Capiterà mai il mio turno di potermi deprimere, sfogare e chissà, magari riuscire persino a piangere una buona volta?
Vorrei quasi trascrivervi la bozza che avevo preparato e, senza dirvi esattamente cosa sia successo, lasciarvi ragionare su quanto rapidamente qualcuno può influenzare una tua tranquilla giornata.
No, non è il caso, non voglio assillarvi, la vostra Carrie ha solo le batterie un po' scariche, un po' di quiete e vedrete che tornerò più carico di prima.
In fin dei conti mi resta pur sempre l'opzione Alexander.

Carrie

Carrie: IL PISELLO IN 2D

venerdì 13 settembre 2013 0 commenti
Come per la maggioranza dei gay, anch'io posso sostenere con ferma certezza di aver visto un elevato numero di membri maschili, tanto che credevo di conoscerne ormai ogni possibile dimensione e forma.
Il bello della vita è proprio la sua capacità di stupirti quando credi che nulla sia più in grado di farlo.
Ricordo dettagliatamente le tipologie di "peni" con cui ho avuto a che fare e che qui cercherò di elencare, sdrammatizzando laddove si dovrebbe piangere.
Partiamo dall'incubo di ogni gay e donna: il pisello piccolo.
La frase: "le dimensioni non contano, l'importante è saperlo usare" ha valore fino ad una soglia che, ironicamente, ho definito il "minimo sindacale", al di sotto di essa è la più grande cazzata che sia mai stata proferita dall'uomo.
In questo caso il premio va ad un ragazzo sudamericano conosciuto ormai molti anni fa che viveva un conflitto di interessi interiore di dimensioni abissali: essere attivoattivo ed avere un pene di 8 cm in erezione.
È matematicamente impossibile riuscire ad avere un rapporto, non arriva nemmeno a sfiorarti.
Approfitto di queste pagine per chiedergli scusa, non è stato carino tirargli giù le mutande e dire: "Il resto l'hai lasciato a casa?".
In posizione totalmente opposta troviamo il pisello a cono, con annessa ciliegina messa dal lato sbagliato.
Se possono risultare invitanti quali ingredienti di un gelato, diventano l'esatto contrario in un pene.
Provate ad immaginarvene uno di 30 cm che alla base è enormemente grosso e, man mano che risalite verso la punta, diventa sempre più sottile fino a terminare con una cappellina piccola piccola di un intenso colore rosso ciliegia.
Se non riuscite ad immaginarlo fate un esperimento: andate in gelateria e fatevi dare una cialda a cono ed un'amarena, prendete quest'ultima ed infilzatela nella punta del cono, fate una proporzione fino a 30 cm e sapete cosa mi sono trovato davanti.
Capitan Uncino è il mio preferito: lungo senza scadere nell'esagerato, colore perfetto, forma della punta  disegnata ad arte da Michelangelo, ma talmente ricurvo verso l'alto da essere ingestibile, salvo forse in un 69 e non senza faticare un bel po'.
Se poi si aggiungono i problemi psichici del proprietario quali gelosia, paranoia e melodrammaticità cronica, vi renderete conto che, i pochi pregi di cui si poteva vantare, non garantivano un futuro alla storia.
È poi il turno degli storti, peni che, partendo dritti, subiscono un'improvvisa curva a destra, sinistra o verso il basso.
È quasi normalità che non sia perfettamente a 90 gradi rispetto al corpo, ma certe volte non ho potuto fare a meno di chiedermi se si fosse fratturato tempo addietro e mai più messo a posto.
Che dire poi del colore?
Persone di carnagione chiara con membri quasi neri, oppure cappelle tendenti alle più disparate sfumature: dal rosa pastello fino al viola mammola, passando per il blu, rosso e perfino maculato di due o più colori.
Parliamo infine di quelli dotati di bozzi, gonfiori, a rombo e così via, la natura fa di tutto per sbizzarrirsi.
Insomma: il pene maschile è, forse, più univoco che le stesse impronte digitali.
Credevo di averli visti ormai tutti, mai mio pensiero fu più sbagliato di questo.
Dopo alcuni giorni in chat con un ragazzo bisessuale, l'altra sera ci siamo incontrati a casa sua, il fine dell'incontro era molto semplice: sesso.
Appena entrati in camera non faccio in tempo a posare lo zaino che lui si era già completamente spogliato e...
Che cos'è quella cosa?!?
Corto, quasi tozzo, grosso all'inverosimile e con una cappella unica al mondo.
Per farvi capire meglio cosa intendo, v'invito a fare un secondo esperimento: prendete l'anima in cartone di un rotolone asciuga tutto per cucina, tagliatene una sezione di non più di 4 cm e coloratela di rosa, carnagione pallida.
Prendete ora un mini cd (avete presente quei cd di dimensioni ridotte, più o meno coincidenti col diametro del rotolo di cartone?), colorate anch'esso con un rosa leggermente più intenso ed incollatelo sopra la sezione del rotolo.
Ecco fatto: una cappella in 2 dimensioni, totalmente priva di profondità.
Non sapere quanto mi costi ciò che sto per dire, l'inizio frase perfetto sarebbe una bestemmia.
È mai possibile che il cazzo perfetto sia stato proprio quello di Mr Micro?
23cm, dritto o al massimo a 89,9999999 gradi rispetto al corpo, nessuna deformità anatomica, estetica o di qualsiasi altra natura.
Lassù qualcuno mi odia.

Carrie

Carrie: LA SPIAGGIA GAY BOLOGNESE

giovedì 5 settembre 2013 0 commenti
Ormai venire al fiume di buon ora è diventata una tradizione.
Arrivo sulla riva, sistemo il telo mare, colloco le birre nel porta bevande che ho creato in acqua, metto la crema e mi sdraio.
Vi confesso che, quando sono da solo, mi concedo un po' di naturismo, purtroppo oggi due vecchietti han pensato di sistemarsi a breve distanza da me.
L'architetto bolognese è rientrato, ma non pare abbia intenzione di rivedermi, peccato, mi piaceva come persona ed il sesso era grandioso, mi sarebbe piaciuta una frequentazione, anche solo di letto.
Si volta pagina, di nuovo.
Per il momento continuo a godermi gli incontri con il 27 cm, schifo non mi fa di certo, ma so già in partenza che sarà solo sesso, strepitoso ma solo quello.
Mr Big è ancora lontano.
Due sere fa sono stato alla festa dell'Unità e mi sono fatto leggere le carte, non che creda in certe cose, ma per pura curiosità.
Secondo lui Big sta arrivando, non sa dire quando, ma la sua strada si sta avvicinando alla mia.
Tempo un anno e, se così non è, gli chiedo il rimborso! 
Certo che questo fiume è affollato: dopo aver notato i vecchietti fare naturismo ho deciso di togliermi anch'io tutto e restare come mamma mi ha fatto.
Da quel preciso istante saranno passate non meno di quindici persone, non avevo dubbi potesse succedere diversamente, fortuna ha voluto che una di queste fosse il ragazzo ventenne di sabato scorso.
La volta precedente ci eravamo limitati ad usa mani e bocca, visto che avevo scordato i preservativi a casa.
Oggi li ho portati...
Era parecchio tempo che non facevo sesso in acqua ed effettivamente è stupendo, proprio come me lo ricordavo, sensazione confermata tre ore dopo con un altro ragazzo.
Ultimamente sono un bad boy, o meglio, mi lascio andare molto ai miei istinti più fisici, sarà colpa dell'estate, del caldo o di chissà cos'altro, ma è una fase libertina.
Su internet ci sono sempre le solite facce, nei locali pure, i commessi sono sempre gli stessi (per non parlare dei parrucchieri),...ormai Big dovrò cercarlo in una bocciofila.
Rimugino sempre più spesso sulla possibilità di indire il concorso "Vinci Carrie" sulla falsa riga di quello creato per Miranda.
Torno alla mia abbronzatura, ci sentiamo molto presto con una serie di news che, per ora, non vi dico.

Carrie