Biography

“Gay and the city” è molto più che una semplice trasposizione dell’ormai famoso telefilm ad un’ambientazione gay, sono scorci di vita reale di persone in carne ed ossa, specialmente di quattro ragazzi che, in un modo o nell’altro, sono l’immagine riflessa dei personaggi principali.

E’ cosi che compaiono Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, ad essi si aggiunge un piccolo universo di persone che ruotano attorno a loro: Stanford, Anthony, Mariah, Aidan e così via.

La nostra Samantha è un ragazzo di 23 anni dalle incredibili similitudini con la versione originale, specialmente nel linguaggio molto colorito di cui è dotato. E non solo quello…

Miranda, manager in carriera, ma che cerca in ogni modo di tenere vita privata e lavoro ben separati, spesso prediligendo il secondo, è un vero amico, sa essere presente ogni volta che qualcuno ha bisogno.

Charlotte, il nuovo acquisto del gruppo, è un ragazzo solare, divertente e con una classe decisamente adatta al suo ruolo. Ora è presto per parlarvi meglio di lui, ma rimedieremo quanto prima,

Carrie, ora tocca a me, in perenne ricerca dell’amore vero, nel mentre vivo la mia vita circondato da questi pazzi scatenati, mie ancore di salvezza. Un bacio a tutti loro, è il minimo che possa fare per dirvi grazie.

Siamo anche su Facebook, cercate le pagin “GAY and the CITY” e “Carrie Gay and the City” oppure chiedete l’amicizia a “Carrie Gayandthecity”.

Mentre sta per essere pubblicato il mio primo libro “Gay and the city”, mi sto già scatenando a scrivere il secondo, il cui titolo è merito di Miranda!

Content

Carrie: CONFLITTO CEREBRALE

lunedì 19 maggio 2014 0 commenti

Incomincio a credere che Big abbia uno spiccato senso del sadismo con questo suo perenne giocare a nascondino.
Per il momento ci sono varie persone nella mia vita, anche se solo una ha la mia più totale attenzione, peccato che la diffidenza e varie situazioni rendano il tutto molto complicato, se non addirittura mi intimano a togliermelo dalla testa.
Ma sappiamo bene che, per quanto la nostra parte razionale ci dica sempre cos'è meglio per noi, quella irrazionale mantiene fermamente la sua posizione con testardaggine totale.
Eppure lui è il primo pensiero del mattino, l'ultimo della sera ed il tormentone durante tutta la giornata.
I miei due emisferi cerebrali sono nel pieno di un conflitto atomico: quello sinistro e razionale mi dice di essere cauto, riflettere attentamente, pesare bene tutti gli aspetti della situazione e distaccarmi almeno un po', quello destro e irrazionale ha solo messo come screensaver la sua foto, ho detto tutto.
Oltre a lui ci sono anche altri ragazzi, alcune new entry ed altri già presenti prima, come ad esempio il napoletano.
Sto seriamente prendendo in considerazione l'ipotesi di iscrivermi ad un'agenzia matrimoniale per soli gay, di recente ho scoperto che ne esiste una proprio in centro a Bologna.
Non so quanto possa essere utile, di sicuro avrei materiale sufficiente per almeno un paio di post ed un articolo per la rivista americana.
Domani mi informo sui costi e mi lancio in questo esperimento, male che vada avrò fatto una nuova esperienza di vita, bene che vada gli farò pubblicità.
Ora devo scappare, la mia clausura a casa dei miei è terminata e me ne torno a tutta velocità alla civiltà, la montagna è bella, ma c'è troppo ossigeno nell'aria per i miei polmoni da cittadino, ridatemi lo smog!

Carrie

Carrie: MADRI E MATRIMONI

domenica 18 maggio 2014 0 commenti
Giusto ieri ho avuto un flash back insieme a mia madre su un ricordo che avevo parzialmente rimosso che riguarda Mr Micro.
Anni fa eravamo venuti in montagna per passare un week end di relax insieme ai miei genitori ed un giorno a pranzo è venuto fuori un argomento che ha quasi portato allo scontro fisico il mio ex e mia madre.
Il tutto iniziò con la battuta di Mr Micro sul matrimonio e sul volermi sposare all'estero e già in quel momento mia madre ha iniziato a surriscaldarsi.
Per chi non avesse letto tutto il blog, ricordo che mia madre al momento del coming out sembrava quasi ricoprire il ruolo del genitore comprensivo ed affettuoso, rivelandosi poi realmente per quell'omofoba che avevo sempre sospettato fosse in realtà.
Nonostante aver accettato di accogliere in casa il mio fidanzato del momento, in cuor suo è sempre stata molto restia a credere che suo figlio potesse essere realmente gay, arrivando a chiedermi di lasciarle una minima speranza che un domani mi sarei anche potuto innamorare di una donna, sposarmi e regalarle dei nipotini (cosa fattibile solo se mi fate scolare almeno 12 bottiglie di wodka al giorno per il resto della mia vita).
Solo con gli anni la rassegnazione si è trasformata in accettazione.
Quella volta lei non aveva ancora raggiunto questo equilibrio, perciò lo scontro era inevutabile.
Da un lato Mr Micro che continuava a ripetere che lui era il mio fidanzato, che un giorno ci saremmo sposati ed avremmo messo su una famiglia, diritti e doveri inclusi.
Dall'altro mia madre che controbatteva dicendo che lui per lo Stato Italiano non era nessuno e che ogni cosa sarebbe dovuta ricadere su di lei.
Mr Micro fece quindi notare che, se avessi avuto un incidente o un altro problema medico, sarebbe spettato a lui decidere di eventuali cure mediche, come avrebbe dovuto essere per qualsiasi conuìiuge.
Mia madre invece continuava a ripetere che in una tale situazione i medici non avrebbero minimamente preso in considerazione la sua volontà in quanto in Italia manca un'apposita legislazione in tal senso e che, se anche ci fosse stata, a lei non sarebbe importato assolutamente niente ribadendo che per suo figlio la sola a dover prendere decisioni in tal senso era lei.
Ora capite perché a 4 anni la chiamavo "il mio dolce dobermann".
Il discorso quindi non poteva che tornare al tema del matrimonio, scaldando ulteriormente la situazione.
Mr Micro non faceva altro che ripetere che ci saremmo sposati all'estero ed avremmo iniziato una vita da coniugi come chiunque altro, a tutto questo mia madre rispondeva dicendo quanto fosse contraria e che, se l'avessimo fatto, lei mi avrebbe diseredato oppure fatto interdire.
L'affetto materno, come farne a meno?
Decisi quindi di intervenire prima che i due arrivassero alle mani; conoscevo mia madre e la cosa avrebbe potuto solo peggiorare, quindi presi il mio ex e uscimmo per fare una passeggiata nei dintorni.
Nei successivi 6 mesi, ogni volta che andavamo in montagna, invece che andare a dormire dai miei genitori, prendevamo una stanza d'albergo.
Mia madre non ebbe solo quell'occasione per sostenere, durante la fase omofoba della sua vita, quanto il matrimonio gay non le andasse a genio e le mille ritorsioni che mi sarebbero aspettate qualora ne avessi fatto ricorso.
E' stato anche per quello che un giorno, parlando con mamma Cristiana (il mio ex capo) lei si offrì di accompagnarmi lei all'altare qualora un domani avessi incontrato il mio Mr Big e ci fossimo sposati.
Ma non per tutti il metro di giudizio di mia madre era il medesimo.
Quando seppe che Alexander mi aveva chiesto di sposarlo, mi aspettavo la sua ennesima scenata da bigotta, invece la sua reazione fu molto più pacata, quasi entusiasta moderata.
Non so perché, ma Alex ha sempre ottenuto un riscontro molto positivo da parte sua, mi auguro che non sia un discorso legato esclusivamente al denaro perché mi verrebbe la nausea solo a pensarci.
La soluzione è probabilmente molto più banale: il tempo.
Quando io e Mr Micro stavamo insieme lei era ancora nella fase bigotto fascista in materia di omosessualità, mentre Alexander fece la sua proposta molti anni dopo, quando mia madre ormai aveva assimilato completamente la realtà della mia sessualità.
In tutto questo mio padre continua a vivere nel suo mondo fatto di qualche lavoretto in giardino, tv e cibo, lui è forse il più grande sostenitore al mondo del "Dont'ask, don't tell"!

Ne approfitto per raccontarvi brevemente come la stupidità della gente non abbia limiti di sorta.
Lunedì scorso ero a Milano per festeggiare con Camy il mio compleanno (come avrete letto) e nel mentre usavo le varie app del telefono per guardarmi attorno e magari conoscere qualcuno.
Così setto i parametri di ricerca di Gay Romeo su chi vuole una relazione e comincio a leggermi, uno dopo l'altro, i profili che comparivano nella lista.
Se ne trovavo uno interessante lasciavo anche un'impronta, che non necessariamente avrebbe servito come pretesto per iniziare un dialogo, ma semplicemente per lasciare un messaggio come "bel profilo", "splendido sorriso" o "interessante".
Capito quindi sul profilo di TrueLoveForever89 la cui unica foto è un ghepardo.
Inizio a leggere: 24 anni, 195cm per 90 kg in cerca di relazione.
Intestazione del profilo: "Iniziamo col dire che se mi contatti devi mandare foto VISO altrimenti non rispondo e se non rispondo non sono interessato, per il resto...LEGGETE SOTTO.Iniziamo".
Già le premesse non sono delle migliori: pretendi che la gente ti mandi la sua foto ma non hai le palle per mostrare il tuo viso, va bene che vivi a Pisa, una città non enorme ma con un'ottima vivibilità, avrai i tuoi motivi ma non sei sicuramente coerente. 
In più se non interessato non rispondi... si chiama maleducazione e con i cafoni sinceramente non voglio avere niente a che fare.
Continuo la lettura con minor motivazione che all'inizio e mi ritrovo davanti ad una descrizione chilometrica.

"Nella vita abbiamo tutti commesso gesti e azioni che per un motivo o un'altro siamo dovuti costretti a farlo. 
La vita ci concede di conoscere molte persone, buone, cattive, fragili, forti, che hanno una maschera, che sono sensibili, chi no e posso elencare milioni di altri esempi. 

A me piace essere considerato pazzo, folle, egoista, che me ne approfitto, che faccio marchette, che sono un ragazzo che ha delle difficoltà e mi piace perché nella vita, ognuno la pensa come vuole... Ma chi fa la differenza siamo solo NOI STESSI ... E' vero ognuno di noi e ME STESSO si ha pregi e difetti, chi meno, chi più...

Ma è davvero tramite questi fattori che ci si può permettere di giudicare una persona?
La persona, NON E' UN OGGETTO, è un ESSERE VIVENTE CON LE SUE PROPRIE EMOZIONI, belle o brutte che siano..

A tutti noi NON CI PIACE ESSERE GIUDICATI ..QUINDI NON LO FARE PER PRIMA TU ..
POI se uno vuole giudicarti, che lo faccia pure, alla fine smetterà ... 

Mi piace pensare che nella vita ognuno sia LIBERO di fare ciò CHE VUOLE ESSERE e di FARE CIO' GLI PARE senza essere giudicato, perché chi siamo noi per giudicare altre persone di cui non conosciamo nulla se non da voci che girano sulla sua persona. SE VUOI PERMETTERTI DI GIUDICARE VERAMENTE, ALLORA ... CONOSCILA VERAMENTE QUESTA PERSONA.

Molte persone pensano che essere maschili, uomini, attivi, vuol dire segno di maturità, sicurezza, ma credo che l'essere "Uomo" come terminologia non è essere muscolosi o virili o attivi, ma vuol dire sapere affrontare le difficoltà che la vita ci pone, l'essere uomo vuol dire sapere affrontare un momento di crisi economica come in questo periodo e riuscire a dar da mangiare ai proprio figli anche con sacrificio, come mio padre e come milioni di altri genitori che fanno questo gesto per i loro figli, e non è da vergognarsi, anzi bisogna essere fieri e ringraziare il cielo se hai dei genitori, parenti che ancora oggi ti danno una vita e ti danno da mangiare e un tetto sotto la testa. 
Uomo vuol dire sapersi prendere le proprie responsabilità, saper non gettarsi giù di morale per una difficoltà, ma saper rialzarsi e stare a testa alta a lottare per andare avanti. 

Perché mentire a noi stessi e agli altri, per cercare di farci piacere, per cosa? Per poi arrivare alla fine dove si scoprirà tutte le menzogne che abbiamo raccontato?? No!!!

La Sincerità, l'umiltà, l'essere rispettosi, gentili, cordiali, ha sempre il suo bellissimo effetto. 
Mi reputo un ragazzo si delle volte debole e fragile e in alcune cose sicuro e determinato, e credo nell'AMORE.

AMORE..una parola che oramai pochi sanno cosa VERAMENTE vuol dire e SOPRATTUTTO QUANTE SFACCETTATURE ha!!

La vita sin da bambino mi ha portato ad essere ciò che sono, e mi ha fatto fare cose che sono dovuto costretto a fare, ma sempre a testa alta. 

ERRARE E' UMANO, PERDONARE E' DIVINO, MA PERSEVERARE E' DIABOLICO...

E tu che hai letto sino a ora ti ringrazio della pazienza, e magari forse ti ho suscitato curiosità, e magari aspetto un tuo messaggio..."

Quante belle parole ammassate in un discorso per rendersi bello ed interessante, condito di vari errori di sintassi e coniugazione dei verbi.
La mia sola reazione è stata quella di lasciare l'impronta "bel profilo" perché, italiano a parte, ciò che avevo letto non mi dispiaceva, anche se non avevo alcun fine secondario e non mi interessava conoscerlo, volevo solamente lasciar detto ciò che avevo in mente quel momento.
Proseguo nella lettura dei profili e, dopo una decina di minuti, mi accorgo che TrueLoveForever89 mi ha lasciato un impronta "Mi dispiace ma non sono interessato".
Interessato a cosa? Non ti ho nemmeno scritto.
Non avendo bene a mente chi fosse, visto che avevo letto non meno di una trentina di profili, apro velocemente una seconda volta il suo profilo ed immediatamente ricordo di quale si trattasse, poco male la vita va avanti anche senza di lui, in fin dei conti ho vissuto fino ad oggi senza e posso continuare tranquillamente a farlo.
Passati pochi istante mi arriva la notifica di una sua nuova impronta, che vorrà stavolta?
"Non rompere".
Ma sei idiota o vittima di una qualche sindrome che ti ha atrofizzato il cervello?
A quel punto era mia intenzione rispondere a tono, ma il codardo mi aveva bloccato, non sapendo che ho più di un profilo, anche se gli altri non li uso mai.
Confesso di non essere stato particolarmente gentile, ma dopotutto lui non giudica e non vuole essere giudicato, pertanto gli ho solo fatto notare la realtà dei fatti, ovvero che sia un cretino.
Ogni tanto una soddisfazione bisogna togliersela.

Carrie

Carrie: NON POSSO CREDERCI!

mercoledì 14 maggio 2014 0 commenti
Uscire con Camy negli ultimi tempi sta diventando pericoloso.
Non so se sia lei l'elemento catalizzatore di queste uscite assurde o solo strani scherzi del destino.
Di sicuro ciò che vi sto per raccontare ha dell'incredibile.
Primo maggio, festa dei lavoratori e come, molte per persone, é una giornata perfetta per organizzare una bella grigliata con gli amici.
É normale che ci siano invitati che non conosci e, dopo la presentazioni di rito, capisci subito se si tratta di qualcuno in sintonia con noi.
Così è stato per me e l'incontro con Ambra, una ragazza molto alla mano e spigliata che mi sedeva accanto alla mia sinistra, mentre Camy, a capotavola, aveva il ruolo di spettatrice alla mia destra.
Cibo, vino e chiacchiere ci hanno convinti a scambiarci il contatto Facebook, scoprendo un'amicizia comune.
Subito iniziamo a parlarne ed in breve tempo il centro del discorso si sposta su di uno dei più cari amici dell'amico comune: Matteo.
Vi ricordate il ragazzo che avevo ri-incontrato a settembre e col quale mi ero baciato?
"Certo che lo conosco, anche se non si é comportato molto bene nei miei confronti" le ho detto, spiegandole poi cos'era accaduto.
"Davvero?" mi rispose Ambra "pensa che é stato il mio testimone di nozze".
O mio Dio, non é possibile.
L'unica cosa che restava da fare era una bella e sonora risata sopra.
Ma, non contento di una sola situazione assurda, proprio due giorni fa, in occasione della mia trasferta milanese il giorno del mio compleanno, ho vissuto una situazione analoga.
Camy ed io eravamo tornati a Milano ospiti di un amico e, mentre ridevamo e scherzavamo, questo esordisce dicendo: "sai mia madre insegna proprio in una scuola come quella che hai fatto tu".
Ovviamente lei era stata una mia insegnante perché insegnava proprio nella mia scuola.
Non solo, l'ho sempre ritenuta a mio fondato avviso, la causa del mio voto ribassato a vantaggio del suo cocchino e per i primi tempi avevo anche tramato una qualche vendetta.
Mi trovavo ospite in casa di suo figlio, una situazione mista fra l'imbarazzo ed il comico.
Approfondendo il discorso, vengo a sapere della sua natura tendente all'omofobia soft, chissà come reagirebbe sapendo che fu proprio a lei che chiesi di poter andare in bagno e pochi istanti dopo perdetti la verginità nel bagno della scuola.
Va bene il detto "il mondo é piccolo", ma qui si sta proprio esagerando.
Spero solo non sia il trend del mese di Maggio, nnon vorrei ulteriori sorprese per i prossimi giorni.
Carrie

Carrie: NOI RAPUNZEL CON LA PROSTATA

lunedì 12 maggio 2014 0 commenti
Più cerchi amore e più trovi sesso.
Se fosse un'equazione matematica la soluzione sembrerebbe facile: diventa una zoccola e troverai il tuo Big, ma così non è.
Noi povere Rapunzel con la prostata non possiamo restare imprigionati nella nostra torre sperando che qualcuno, un giorno o l'altro, ci gridi da fuori: "Sciogli la tua trecciaaaa".
No, dobbiamo uscire, vivere il mondo, stringere i denti e lottare per i nostri sogni.
Spesso, girovagando per i vari social network, vedo post di giovanissimi in cerca della loro prima favola ed altri, più cresciuti, ormai arresisi di fronte ai frammenti delle speranze infrante, delusi ed irrimediabilmente disillusi.
Facile esprimere la propria teoria del fare e del dire per trovare l'anima gemella, ma non esiste un manuale da seguire o un modus operandi predefinito.
Può saltare fuori da dietro un angolo, in un bar, in discoteca, tramite un sito,...
No, non é un post malinconico, in fin dei conti é un argomento che ho già trattato in passato.
É una riflessione da pre-compleanno.
Se devo essere sincero in questo periodo non mi sento particolarmente portato per una relazione, o meglio, la vorrei ma avrei paura di alterare quell'equilibrio che ho costruito giorno dopo giorno in questi anni.
Il sesso non mi manca, gli amici folli nemmeno, è assente solo Big.
É scontato che se comparisse nella mia vita in questo momento gli permetterei tranquillamente di sconvolgere l'equilibrio con me stesso che ho raggiunto, ma per ora vivo alla giornata, dedicando il mio tempo agli amici ed al nuovo libro.
Miranda é in Germania per lavoro, sta attraversando una fase di profonda riflessione interiore.
Samantha é disperso fra i monti col suo moroso ed insieme gestiscono una pagina Facebook sull'amore.
Charlotte é disperso salvo qualche sporadico post nel suddetto sito.
Tutto di ordinario.
Ora mi aspettano solo i festeggiamenti a Milano e l'inizio di un nuovo capitolo della mia vita che, in base al mio calendario personale e personalizzato, coincide con i 25 anni...
...per la quarta volta.

Carrie

Carrie: LIBERO SFOGO SU DI UN RUBA-MOROSI

lunedì 5 maggio 2014 0 commenti


Nonostante i mille lati negativi della storia con Mr Micro, non posso non soffermarmi anche su quelli positivi.
Dopotutto siamo stati insieme per 7 anni, se fosse stato così orribile la vita con lui non sarei durato più di 7 minuti.
Uno di questi è l'aver conosciuto in coppia delle nuove persone e vedere come queste si siano rapportate con noi.
Dalla coppia di lesbiche ai single, dagli etero fino ai ruba fidanzati, il mondo è pieno di gente di ogni genere, psicopatici inclusi.
Una delle persone di cui avrei fatto volentieri a meno di conoscere è per certo Pak, un ragazzo meridionale che da anni abita a Bologna.
Proprio qualche giorno fa mi è capitato d'imbattermi nel suo profilo, ma prima è il caso di fare un piccolo salto indietro nel tempo e raccontarvi ciò che è accaduto.
Io e Mr Micro stavamo insieme da un paio d'anni ed una nostra amica ci propone di presentarci un suo collega, anche lui gay.
Visto che di amici etero ne avevamo anche troppi, amiche lesbiche tre ma nessun amico gay, accettammo volentieri.
La prima conoscenza fu abbastanza tranquilla, ma col passare del tempo vidi un progressivo interessamento di Pak verso il mio moroso, cosa che mi provocava un certo fastidio.
Certo, sapere di aver catturato le attenzioni di qualcuno fa sempre piacere e Mr Micro non era da meno, al contrario lui aveva necessità di un continuo bisogno d'affermazione personale.
Se Pak si fosse limitato all'interessarsi senza prendere nessuna iniziativa, avrei anche potuto cercare di convivere con questa situazione, non senza averne parlato prima col mio fidanzato, ma purtroppo così non è stato.
Sulle prime le cose si evolsero in sue richieste di uscire da solo col mio ex, per poi diventare sempre più insistente fino a quando io e Mr Micro ci lasciammo dopo il suo ennesimo colpo di fulmine a tempo determinato.
In questa occasione Pak si fece avanti, arrivando fino a baciarlo, se non fosse che qualche giorno dopo Mr Micro venne da me, mi raccontò l'accaduto e mi chiese di perdonarlo, cosa che avvenne.
Ma l'essere tornati insieme non fermò l'interferenza del terzo incomodo, anzi nei suoi messaggi gli diceva molto chiaramente di lasciarmi per lui.
Il giorno dopo mi presentai nel negozio dove lavorava e, appena incrociò i miei occhi iniettati di sangue per la rabbia, si dissolse come per magia.
Non avevo intenzione di dirgli nulla, volevo solo appoggiare amichevolmente le mie mani su di lui e dimenticarmi nei 5 minuti successivi di essere buddista e dedito alla non violenza.
Da quel giorno sparì completamente dalle nostre vite.
Passano gli anni, Bologna è abbastanza grandicella come città, ma non è certamente New York, quindi incrociarsi di nuovo o incappare nel profilo dell'altro è abbastanza semplice.
Negli anni successivi ed ancora oggi quando vado in quel negozio Pak si smaterializza all'istante, perciò leggere il suo profilo è un modo come un altro per inquadrare meglio questa persona.
Apro la scheda e già dalla prima riga resto perplesso: come nickname il nome di un famoso profumo e subito sotto la dicitura "in cerca di relazione".
Ragazzi impegnati di tutto il mondo state attenti, mi auguro per voi che la sua passione per quelli già fidanzati sia finita!
Vediamo ciò che dice di sé.
"Sono terrone...Made in sud".
Un terrone (parola che io detesto) Made in Oslo faccio fatica a credere sia mai esistito, l'inizio non è dei più brillanti.
"Non farti ingannare dal mio dolce sorriso...".
A dire il vero di te mi ricordo solo la tua faccia da culo, ma probabilmente sono io il prevenuto visti i trascorsi precedenti, di certo quel sorrisetto falso e ipocrita non inganna me.
"Sono maschile".
Ottima notizia!!! 
Davvero!
Da quando lo sei diventato?
L'ultima volta che ti ho visto in negozio sembravi una shampista in preda ad una crisi isterica.
Il finale poi è da Oscar: "troppi cagasotti su questo sito".
Un minuto di silenzio in memoria dell'italiano, miseramente assassinato da Pak.
Lasciamo perdere l'ignotanza, il tuo problema è che i bolognesi non sono idioti e ci si conosce quasi tutti, quindi se hai fatto le stesse stronzate e ti sei comportato da perfetto idiota anche con altri, oltre che con me, è palese che il resto della città non ne voglia sapere più nulla di te.
La gente mormora, ma almeno ogni tanto lo da per una buona causa.
In fondo al profilo le due frasi d'effetto.
"Se non rispondo non sono interessato", che sottolinea ancora di più la tua pochezza d'animo: oltre che imbecille sei pure cafone.
"I'm bottom".
Esistono shampiste attive?
L'ultima riga rivela molti dettagli del profilo: "Non ancora conosciuto da qualcuno".
Non avevo dubbi.

Carrie