Biography

“Gay and the city” è molto più che una semplice trasposizione dell’ormai famoso telefilm ad un’ambientazione gay, sono scorci di vita reale di persone in carne ed ossa, specialmente di quattro ragazzi che, in un modo o nell’altro, sono l’immagine riflessa dei personaggi principali.

E’ cosi che compaiono Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, ad essi si aggiunge un piccolo universo di persone che ruotano attorno a loro: Stanford, Anthony, Mariah, Aidan e così via.

La nostra Samantha è un ragazzo di 23 anni dalle incredibili similitudini con la versione originale, specialmente nel linguaggio molto colorito di cui è dotato. E non solo quello…

Miranda, manager in carriera, ma che cerca in ogni modo di tenere vita privata e lavoro ben separati, spesso prediligendo il secondo, è un vero amico, sa essere presente ogni volta che qualcuno ha bisogno.

Charlotte, il nuovo acquisto del gruppo, è un ragazzo solare, divertente e con una classe decisamente adatta al suo ruolo. Ora è presto per parlarvi meglio di lui, ma rimedieremo quanto prima,

Carrie, ora tocca a me, in perenne ricerca dell’amore vero, nel mentre vivo la mia vita circondato da questi pazzi scatenati, mie ancore di salvezza. Un bacio a tutti loro, è il minimo che possa fare per dirvi grazie.

Siamo anche su Facebook, cercate le pagin “GAY and the CITY” e “Carrie Gay and the City” oppure chiedete l’amicizia a “Carrie Gayandthecity”.

Mentre sta per essere pubblicato il mio primo libro “Gay and the city”, mi sto già scatenando a scrivere il secondo, il cui titolo è merito di Miranda!

Content

Carrie: CARRIE'S BACK

sabato 9 novembre 2013 0 commenti

Tutto questo lungo periodo di assenza, durato un mese, ha segnato la mia svolta, una nuova vita.
Andiamo in ordine.
Dopo 11 anni passati all'Hotel Roma ho deciso di licenziarmi.
Ebbene si, in piena crisi occupazionale ho deciso di dire basta, ero arrivato al limite.
Le occasioni non mi mancavano, ma grazie ad un amico ho evitato di dover lasciare Bologna ed ora lavoro in un nuovo posto, sempre hotel e sempre in centro.
Sinceramente mi trovo benissimo, sanno che sono gay (come non capirlo, fin dal primo giorno avevo con me la mia fidata borsa Prada!) e i colleghi sono al 99% donne, posso chiedere di meglio?
Sul piano uomini la situazione è un po' ingarbugliata. 
"O' guagliuncello" si è rifatto vivo ammettendo di essersi comportato male.
Mi piace, ma qualcosa si è rotto, non riesco al momento a superare ciò che è stato, mi piacerebbe ma per ora sono chiuso a riccio.
In compenso c'è un uomo conosciuto anni fa grazie ad Armando, che ha sempre avuto un certo fascino su di me è che, improvvisamente alcune settimane fa, mi ha più volte baciato.
Ora devo riuscire a capire quanto l'alcol abbia influito in quel suo modo di fare visto che era decisamente ben oltre il limite della ragione, nonostante asserisse il contrario.
In più c'è stata una brevissima parentesi con Roberto (ancora?), un ragazzo molto giovane la cui conoscenza è terminata quando ha rivelato di vedermi più come un cliente che anche solo un semplice amico.
Ebbene si, di mestiere è un escort, ma era disposto, almeno a parole, a conoscenze che andassero oltre al suo lavoro.
Per quanto concerne il sesso la situazione si riassume in due parole: tabula rasa.
Non che manchino le occasioni, è solo che manca quello stimolo interiore, sono di nuovo in fase di frigidezza, o forse non ho trovato nessuno capace di accendere la scintilla del desiderio.
Passa il tempo e sempre più spesso mi viene da pensare all'ipotesi che sia io quello che s'illude, forse è vero che nel mondo gay l'amore passa per il sesso, ma in questo modo come posso io affrontare tutto ciò e quello che sono?
Una Biancaneve, une Cenerentola,...ecco, una Rapuntzel, ma forse sono stato proprio io a costruire la mia torre e rinchiudermici dentro.
O forse sono solo me, in tutto e per tutto.

Carrie