Biography

“Gay and the city” è molto più che una semplice trasposizione dell’ormai famoso telefilm ad un’ambientazione gay, sono scorci di vita reale di persone in carne ed ossa, specialmente di quattro ragazzi che, in un modo o nell’altro, sono l’immagine riflessa dei personaggi principali.

E’ cosi che compaiono Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, ad essi si aggiunge un piccolo universo di persone che ruotano attorno a loro: Stanford, Anthony, Mariah, Aidan e così via.

La nostra Samantha è un ragazzo di 23 anni dalle incredibili similitudini con la versione originale, specialmente nel linguaggio molto colorito di cui è dotato. E non solo quello…

Miranda, manager in carriera, ma che cerca in ogni modo di tenere vita privata e lavoro ben separati, spesso prediligendo il secondo, è un vero amico, sa essere presente ogni volta che qualcuno ha bisogno.

Charlotte, il nuovo acquisto del gruppo, è un ragazzo solare, divertente e con una classe decisamente adatta al suo ruolo. Ora è presto per parlarvi meglio di lui, ma rimedieremo quanto prima,

Carrie, ora tocca a me, in perenne ricerca dell’amore vero, nel mentre vivo la mia vita circondato da questi pazzi scatenati, mie ancore di salvezza. Un bacio a tutti loro, è il minimo che possa fare per dirvi grazie.

Siamo anche su Facebook, cercate le pagin “GAY and the CITY” e “Carrie Gay and the City” oppure chiedete l’amicizia a “Carrie Gayandthecity”.

Mentre sta per essere pubblicato il mio primo libro “Gay and the city”, mi sto già scatenando a scrivere il secondo, il cui titolo è merito di Miranda!

Content

Carrie: LA SFRONTATEZZA DI MIRANDA

martedì 18 novembre 2014 0 commenti
Se Miranda non esistesse bisognerebbe crearlo in laboratorio.
Ciò che ammiro di più in lui è la sua capacità di socializzare sempre con tutti e la sfrontatezza con cui riesce a dire le cose.
Se provassi a fare io anche solo una delle sue battute più blande credo che finirei con lo sprofondare sotto terra per la vergogna, ma lui no ed è fantastico così.
Un paio di giorni fa è venuto a casa a trovarmi ed a conoscere il mio nuovo coinquilino.
Miranda è immediatamente partito all'attacco sottolineando quanto l'accento romano lo mandasse in visibilio, passando subito dopo a complimentarsi per le dimensioni del suo pacco e facendo allusioni di ogni sorta sulle dimensioni del contenuto.
Un copione che avevo già visto un paio di mesi prima fra lui ed il mio trombamico.
Miranda era passato a salutarmi e stavamo chiacchierando del più e del meno quando sento suonare il campanello di casa.
Domando chi sia e mi risponde Sean, il mio trombamico 23enne.
Sapendo quanto sia riservato, lo avviso che non sono da solo, ma lui decide di salire ugualmente.
So perfettamente quanto i ventenni mandino in subbuglio i suoi ormoni, tanto da temere per l'incolumità di Sean alle ovvie avances che Miranda gli avrebbe rivolto.
Non mi ero sbagliato.
Dopo i primi complimenti "Sei davvero bono", "Uno come te me lo farei subito" e via dicendo, siamo passati agli approcci diretti ed alla richiesta di vedere Sean con le mutande abbassate.
Confesso il mio stupore nel vederlo sbottonare i jeans e calarsi le mutande con tanta naturalezza, non vi nascondo anche una mia forte reazione all'altezza della "sala giochi".
"Mi aspettavo qualcosa di più" il commento di Miranda.
"È a riposo, se tu lo vedessi quando è sveglio cambieresti idea!" la mia risposta.
Di risposta Sean chiede a Miranda di fare altrettanto per pura par condicio.
Eccolo alzarsi in piedi ed iniziare ad accampare scuse (falsa timidezza? ndr) per evitare di pagare pegno, ma con un gesto deciso Sean afferra i pantaloni da ginnastica di Miranda e, tenendo strette anche le mutande, glieli abbassa fino a metà coscia.
Per tutta risposta Sean va un momento in bagno, tornando poi in sala a pantaloni calati ed una notevole erezione in corso.
Avreste dovuto vedere la faccia di Miranda nel fissare quell'oggetto del desiderio ondeggiante mentre camminava, temevo quasi si accasciasse sul pavimento di casa mia.
Se un attimo prima i suoi ormoni erano già poco sotto controllo, adesso c'è solo il caos.
Sean si è rivestito, ma lo stato confusionale di Miranda non accennava a diminuire, come pure le sue battute divennero più sfacciate.
Il momento più bello della serata si stava avvicinando inesorabilmente, in fine dei conti Sean non è il tipo che s'imbarazza facilmente e non ha peli sulla lingua.
Un po' stanco delle avances di Miranda, eccolo ricalarsi i pantaloni e dire: "Visto che parli tanto, fammi un servizietto".
Non credo di aver mai visto Miranda arrossire e probabilmente non mi capiterà più.
"Ma dove, qui davanti a Carrie?" la sua risposta.
"Si, qui" la conferma di Sean e ancora "dici tanto che gli faresti questo, quello, quest'altro. Bene, fallo!".
Miranda: "Dai andiamo di là in camera, non qui in cucina".
Sean: "No qui, dici tanto poi? Se lo vuoi lo prendi in bocca qui adesso".
Miranda: "Non qui, andiamo nell'altra stanza".
Sean: "Io non mi muovo da qui, se lo vuoi lo fai qui".
Miranda in tutta fretta ha preso la sua giacca, ci ha salutati e se n'è tornato a casa.
Nonostante con Sean sia stato esageratamente spudorato, specie sapendo che provavo qualcosa nei suoi confronti e provarci con lui di fronte a me non è stato molto corretto, questo suo modo si era già mostrato con Baby ed ancora prima con "Carrie, tieni giù le zampe, questo non si tocca!", vi ricordate? 
Ripeto: dovrei imparare ad essere un po' più sfrontato prendendo Miranda come esempio, anche solo un pizzico, non necessariamente devo arrivare ad eguagliarlo.
Rifletterò sulla questione.

Carrie

Carrie: ANCORA QUI

lunedì 10 novembre 2014 0 commenti
Troppo tempo è passato dal mio ultimo post, purtroppo una serie di avvenimenti hanno sconvolto la mia vita rendendomi un po' apatico e distratto verso gli impegni presi.
Questo non vuol dire che non abbia nulla da raccontarvi.
Partiamo subito con la situazione più brutta: sono stato letteralmente sequestrato in casa e derubato di una cifra abbastanza consistente.
Questa persona, che ormai conoscevo da oltre un anno e ritenevo essere mio amico, si è rivelato nella sua forma reale: un delinquente.
A farne le spese è stato anche il mio trombamico essendo stato lui a presentarmelo.
Quanti sorrisi finti ho visto sul suo volto.
E' questa la causa principale del mio silenzio, sono stato scosso per lungo tempo dopo quell'orribile notte.
Nel frattempo avevo conosciuto un ragazzo su internet di 25 anni che vive in Ucraina, molto carino e dolce, fintanto che non mi ha chiesto di fargli da tramite per farsi spedire dei soldi da suo cugino.
Fin qui nulla di particolarmente strano, se non fosse per la storia con cui motivava l'impossibilità da parte del cugino di spedirglieli direttamente.
In pratica l'azienda per cui lavora suo cugino pare che tenga sotto controllo il suo conto corrente, impedendogli di fare delle transazioni verso l'estero.
Incuriosito da una simile situazione, ho chiesto alla mamma di Camy un suo parere visto che lavora proprio in una banca e la sua risposta ha confermato ciò che io già immaginavo: nessuno può intervenire su di un conto corrente a meno che non si tratti di un provvedimenti del tribunale, ma casi simili sono molto rari e per reati gravi.
Immediatamente viene il sospetto che non si tratti di un giro di riciclaggio di denaro sporco e, visto quello che ho appena passato, non credo sia il caso di andarsi a cacciare in mezzo ad altri casini.
Una bella notizia però c'è: finalmente il libro “Gay and the City” è disponibile in tutte le librerie “Feltrinelli”, è stato un percorso lungo ma finalmente ce l'abbiamo fatta.
Proprio qualche giorno fa sono andato in libreria a comprarne una copia per un amico, avreste dovuto vedere con quanto orgoglio impugnavo il mio libro mentre ero in fila alla cassa.
Se la commessa avvesse fatto una qualsiasi battuta avrei potuto fieramente dire: “Sono io l'autore!”, ovviamente il suo “Sono 13 euro e 50” mi ha un po' demolito, mi rifarò nella prossima libreria.
Altra novità: da qualche giorno ho un nuovo coinquilino, un ragazzo romano che conosco da alcuni mesi è venuto a Bologna per cercare lavoro e nel mentre si è fermato da me.
Finalmente qualcuno con cui parlare, ormai era una vita che non mi succedeva e stavo iniziando a dialogare con Gin e Meredith, non senza cagionarmi una certa preoccupazione visto che sono due pitoni e non hanno le orecchie.
E così sono di nuovo in pista, ora che mi sono ripreso sono sempre più carico e determinato a rimettermi in gioco e scovare dove Big si stia nascondendo.
Un bacio a tutti!


Carrie