Biography

“Gay and the city” è molto più che una semplice trasposizione dell’ormai famoso telefilm ad un’ambientazione gay, sono scorci di vita reale di persone in carne ed ossa, specialmente di quattro ragazzi che, in un modo o nell’altro, sono l’immagine riflessa dei personaggi principali.

E’ cosi che compaiono Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, ad essi si aggiunge un piccolo universo di persone che ruotano attorno a loro: Stanford, Anthony, Mariah, Aidan e così via.

La nostra Samantha è un ragazzo di 23 anni dalle incredibili similitudini con la versione originale, specialmente nel linguaggio molto colorito di cui è dotato. E non solo quello…

Miranda, manager in carriera, ma che cerca in ogni modo di tenere vita privata e lavoro ben separati, spesso prediligendo il secondo, è un vero amico, sa essere presente ogni volta che qualcuno ha bisogno.

Charlotte, il nuovo acquisto del gruppo, è un ragazzo solare, divertente e con una classe decisamente adatta al suo ruolo. Ora è presto per parlarvi meglio di lui, ma rimedieremo quanto prima,

Carrie, ora tocca a me, in perenne ricerca dell’amore vero, nel mentre vivo la mia vita circondato da questi pazzi scatenati, mie ancore di salvezza. Un bacio a tutti loro, è il minimo che possa fare per dirvi grazie.

Siamo anche su Facebook, cercate le pagin “GAY and the CITY” e “Carrie Gay and the City” oppure chiedete l’amicizia a “Carrie Gayandthecity”.

Mentre sta per essere pubblicato il mio primo libro “Gay and the city”, mi sto già scatenando a scrivere il secondo, il cui titolo è merito di Miranda!

Content

Carrie. PUNTO DELLA SITUAZIONE

venerdì 24 giugno 2011 0 commenti

Sono ormai passati sei mesi da quando è iniziata la stesura del blog e ad oggi ne sono successe veramente tante.
Charlotte si è nuovamente fidanzato con un ragazzo di Modena, Samantha si è trasferito (ok l'originale era andata a Los Angeles mentre lui è finito solo a Bergamo!) con il suo moroso e Carrie?
Sempre più rassegnato a rimanere zitella, continuo la mia strada alla ricerca di Mr. Big.
Ma devo confessare che sto imparando a godere della vita da single come mai prima d'ora.
Ok, se domani si presentasse la mia anima gemella di certo non lo respingerei, ma visto che il mio attuale status è da solo perché non coglierne i lati positivi?
Totale indipendenza, nessuno a cui dover dare spiegazioni e tutto il resto.
Certo nelle feste la cosa si rattrista anche se non vuoi, ma credo sia il prezzo che debba pagare chi non cerca la storiella di sesso.
È davvero così difficile conoscere qualcuno che non voglia solo scopare o siamo noi stessi a voler ostentare un'anima candida che in realtà nelle sue pieghe nasconde troppe macchie e finiamo per costruire una barricata che ci protegge dal resto del mondo?
È normale dopo una rottura, ma questo guscio che ci siamo costruiti per quanto altro tempo continueremo a portarcelo addosso?
Semplice: fino al giorno in cui ti sentirai realmente pronto ad amare nuovamente riuscendo al tempo stesso ad apprezzare la tua solitudine.
Spesso figuriamo l'essere da soli come una piaga, ma così non è!
È l'occasione per rivedere i nostri propri errori e migliorarsi, ritrovare quell'equilibrio interno che l'ultima relazione ci aveva distrutto, insieme al recuperare le energie che il nostro ex ci aveva sottratto.
In più è il momento di rinsaldare le amicizie, comprese quelle che involontariamente avevamo trascurato, tornare ad uscire, ad imparare come si fa a lanciarsi di nuovo in mezzo alla folla e molte altre cose.
Essere single è la fase necessaria per ritrovare se stessi in previsione di colui che potrà farti sognare ancora.
Può l'essere single venir considerato come una sorta di corso prematrimoniale?
Credo proprio di si e che sia il momento migliore, per riscoprire noi stessi in modo da poter offrire solo il meglio di ciò che siamo chi abbiamo sempre avuto attorno a noi ed a chi deve ancora arrivare.

Carrie

Carrie: LA MANIFESTAZIONE

martedì 21 giugno 2011 0 commenti
C'è una strana correlazione fra gay e le manifestazioni festose e colorate, non necessariamente i Pride.
Sabato c'era la "Par Tot Parata", un evento di artisti da strada, eccentricismo, musica, colore e tutto quello che ne consegue.
Ed ecco immediatamente spuntare da ogni dove coppie gay, talune vestite firmate dalla testa ai piedi, altre con costumi dai mille colori più uno, alcune vaganti a torso nudo o con la camicia da notte rubata alla mamma.
Insieme a Stanford abbiamo tentato l'impossibile: raggiungere l'angolo opposto di piazza Maggiore...
Un incubo!
Attraversare una piazza gremita di persone non sarebbe di per sé una cosa proibitiva, se non fosse che i miei livelli ormonali stavano per raggiungere la soglia critica.
Ma questo, lo sa chi di voi ha imparato a conoscermi, non dovrebbe essere un problema, al contrario manifestazioni come questa sono il pretesto ideale per testare con mano (o sarebbe meglio dire tastare con mano) tanta abbondanza maschile.
Ecco però subentrare due fattori non trascurabili: la calca con annessi spintoni e pestotti unitamente ad un'elevatissima concentrazione di ascelle stagionate.
Nonostante fossimo all'aria aperta quell'odore aleggiava per tutta la piazza!
Raggiunto Mr. G e Laura abbiamo percorso la più tranquilla via D'Azeglio per poi ritentare la traversata.
Ecco ripetersi il copione alla stessa maniera: spintoni, pestotti e l'eau d'ascelle.
Mentre ero a metà della piazza mi sono perfino distratto un secondo ed ho perso di vista Stanford...mi sono sentito come un bambino smarrito al supermercato!
Il mio unico freno a tutto quel testosterone era svanito...
Come se non bastasse incrocio un ragazzo che vendeva birre e acqua a torso nudo.
Con il suo fisico perfetto, i lineamenti, l'abbronzatura dorata e gli occhi azzurro giacchio, ha realmente rischiato che gli saltassi addosso.
Così mi sono affrettato a raggiungere il più in fretta possibile Stanford nella quiete del negozio in cui lavora.
Ma eccole comparire di nuovo: decine e decine di coppie gay a passeggio.
Ad un certo punto mi ha assalito un istinto poco buddista e se non fosse stato per Stanford che mi tratteneva avrei imbracciato la mia borsa e preso a Vuittonate tutti gli allegri fidanzatini!
Ok, inizio a soffrire di zitellaggine acida, patologia per coloro che da troppo tempo sono rimasti single.
Come volevasi dimostrare, quando ci sono musica, colori, confusione e maschi a torso nudo, i gay compaiono a frotte.
Siamo davvero così reattivi a certe cose, come le api con il miele, oppure la nostra è una semplice voglia di uscire con qualsiasi pretesto?

Carrie

Carrie: MIRACOLO!

domenica 12 giugno 2011 0 commenti
Ieri sera mi sono sentito con la Camy ed avevamo voglia di andare da qualche parte per non finire nei soliti posti ormai noiosi.
Morale della favola siamo finiti a Lido di Spina in un locale etero.
Certo che quando facciamo una cosa è sempre in grande!
La prossima volta dove finiremo per un semplice giro: Praga o Barcellona?!?
Già il solo arrivo era molto promettente: maschi ovunque e per tutti i gusti, compresa una coppia gay.
Come succede tutte le volte, ormai è la prassi, ho dato il via all'elezione di Mr. Sedere Barracuda (il nome del locale).
La competizione è stata ardua e feroce, 34 test (per non dire palpate a mano aperta) hanno infine incoronato reginetto un ragazzo dello staff acclamato da tutti e tre i giudici: la Camy, una sua amica ed io.
Ovviamente, come succede spesso nelle mie uscite, qualcosa doveva accadere: mentre ero intento a valutare il concorrente n. 23 mi sono ritrovato ad essere io il bersaglio di una manata nel sedere.
Mi sono sentito spiazzato, non me l'aspettavo, ero quello intento a valutare i presenti!
Però mi ha fatto piacere, mentirei se sostenessi il contrario!
Il concorso era duplice perché in contemporanea cercavamo di eleggere Mr. Barracuda ed il titolo è andato ad un ragazzo che ballava con la camicia sbottonata ed una rosa rossa infilata dentro la scollatura.
Appena l'abbiamo visto siamo stati tutti e 3 colti simultaneamente da infarto!
Terminata anche la seconda incoronazione noi giurati abbiamo deciso di passare alla fase commentativa di ogni singolo ragazzo che passasse davanti a noi: una decina di smorfie di disinteresse, una quarantina di cenni di approvazione, 15 applausi all'abbondanza e sul finale una serie di pensieri non casti e nemmeno puri sul tipo che portava via i bicchieri vuoti.
Il tutto incredibilmente senza aver bevuto se non un'innocua Coca light, l'avreste mai creduto?
Il viaggio di ritorno è stato ancora più delirante del locale, riuscendo a parlare delle cibarie più disgustose a causa di un'epidemia di fame, passando ai problemi gastrointestinali di una gatta sorda ed autistica, tornando poi all'argomento cibo.
Abbiamo decisamente bisogno di un valido psicoterapeuta!
In ogni caso una serata più che positiva nel complesso, nonostante la durata del viaggio e l'esserci quasi persi per i lidi ferraresi per colpa di stradine dissestate e segnaletica praticamente inesistente.
Con tutti i soldi che il turismo porta a certe località si dovrebbe restituire qualcosa ai turisti, almeno un corso di orienteering!

Carrie

Carrie: COLTELLO A DOPPIA LAMA

giovedì 9 giugno 2011 0 commenti

Quante volte cerchiamo di accontentare amici, fidanzati, mariti, mogli,... ed il favore fatto finisce per rivoltarsi contro qualcuno?
Il più delle volte siamo noi "intermediari" le vittime della ritorsione, ma non sempre.
Nella mia vita è successo svariate volte, ma una in particolare mi ha profondamente segnato.
Oggi ci ripenso e quasi scoppio a ridere, ma fino a qualche anno fa per me era un vero trauma che continuava a perseguitarmi giorno dopo giorno.
Fare sesso a tre per una coppia è pericoloso: non sai mai se uno dei due può prendersi una sbandata per il terzo, proprio come successe a Mr. Micro con Samantha.
Ma non fu un caso isolato, successe anche a me, con l'unica differenza che io cercai di non mandare a puttane la mia storia, lottai con tutto me stesso e vinsi... io.
Peccato che fu una semplice vittoria all'interno di un conflitto perso in partenza.
Venne a casa nostra un ragazzo, esteticamente carino con una leggerissima pancetta che in fin dei conti lo rendeva ancora più piacevole ai nostri occhi.
In assenza di carte da poker, ripiegammo su una più popolana streap-briscola a 3.
Piano piano iniziammo a toglierci tutti i vestiti finché non rimanemmo completamente nudi.
Facemmo un'ultima partita in cui, chi avesse perso, sarebbe stato a totale disposizione degli altri.
Credo di non aver mai visto 3 persone giocare così male a carte.
Alla fine fu Mr. Micro a perdere e ci accomodammo in camera da letto.
Dopo i primi giochetti classici presi l'iniziativa e feci l'attivo con il nostro ospite finché non venni.
Scoprii che quasi contemporaneamente anche lui aveva raggiunto l'orgasmo.
Mr. Micro ancora nulla, così mi dedicai un po' a lui per pareggiare i conti.
Non mi sarei mai aspettato che l'altro, dotato di un tempo refrattario estremamente breve a quanto pare, invertisse i ruoli di poco prima.
Non fu molto delicato all'inizio, per i primi due minuti avevo le lacrime agli occhi, ma dopo...
Il miglior sesso della mia vita!
Finito il tutto mi ritrovai accoccolato al nostro ospite e Mr. Micro con un broncio allucinante.
Una volta rimasti soli pagai cara la mia intraprendenza sentendomi dire che ero stato un egoista, che ero sempre io quello a fare l'attivo per primo, che io avevo fatto sia da attivo che da passivo mentre a lui niente,...
Due ore di discussione!
Ma il vero problema sorse nel giro di nemmeno mezza giornata.
Quando la mattina dopo mi svegliai, la prima persona che mi venne in mente non era colui che stava dormendo al mio fianco, bensì il ragazzo della sera prima!
La sera stessa non riuscivo nemmeno a raggiungere l'erezione senza immaginare che davanti a me ci fosse l'altro e nemmeno riuscivo a provare piacere se distoglievo la mia concentrazione dalla mia fantasia!
Ero ufficialmente in preda ad una cotta!
Amavo la persona che avevo al mio fianco e questa strana situazione mi angosciava non poco: non sapevo come gestirla ed al tempo stesso non potevo fare a meno di proseguire con le fantasie sull'altro perché in caso contrario non sarei riuscito nemmeno a sfiorarlo.
Ci vollero quasi tre mesi perché la situazione tornasse alla normalità e la cotta mi passasse.
Lo rivedemmo a distanza di qualche mese e il mio primo impatto fu quello di saltargli addosso, ma non volevo si scatenassero i casini della volta precedente e così mi trattenni da qualsiasi impulso.
Il risultato fu che quella sera non concludemmo nulla.
Da un lato probabilmente fu positivo, non potevo garantire di riuscire a controllarmi, ma al tempo stesso mi dispiaceva: volevo riprovare quelle bellissime sensazioni ed emozioni della volta precedente.
Oggi mi piacerebbe riprendere i contatti con lui, credo potrebbe essere davvero il Mr. Big che da tanto sto aspettando, chissà, un domani potrei anche riuscire a scoprire se fosse realmente così!

Carrie

Carrie: SVOLTA

martedì 7 giugno 2011 0 commenti

Sono giunto ad una conclusione.
Lo so che non si comincia mai dalla fine, ma non posso fare diversamente.
Ieri a mezzanotte ho cancellato tutti i miei profili presenti nelle community online perché ormai hanno perso la loro identità.
Una community dovrebbe essere un punto di aggregazione, un luogo per conoscere altre persone per i più disparati motivi.
Ma un conto è ciò che dovrebbero essere e ciò che sono (o che sono diventate).
Non credevo possibile che si potessero trasformare tanto, delle vere dark room del web, farebbero prima a definirsi "gay butcher" piuttosto che "gay community".
Ma la colpa non è solo loro e dei loro gestori, che più di darti una scheda personale e la possibilità di scambiare dei messaggi o di chattare altro non hanno saputo offrire.
I primi responsabili di questo decadimento siamo noi utenti e ciò che andiamo cercando.
Ho già parlato in passato di quanto il mondo gay sia prevalentemente incentrato sul sesso, perfino molti che si definiscono disinteressati sono spesso alla ricerca della "botta e via".
Se il 95% cerca solo questo (e fidatevi, in realtà sono molti di più) ovvio che non servono altri strumenti all'interno un sito.
Se il nostro mondo fosse veramente così colorato come vogliamo far credere, le community online sarebbero in realtà dei social network alla stregua del più famoso di tutti.
Ma ai gay bastano foto e messaggi.
Nei giorni scorsi ho mandato in messaggio a tutti coloro conosciuti in quei siti con cui ho stretto amicizia, persone che vale la pena continuare a sentire perché diverse dalla massa.
Ma se una lunga permanenza su quei siti ha prodotto meno di 10 amici ed un ragazzo che mi incuriosisce...dire risultati scarsi è un eufemismo!
Qualcuno ai miei messaggi ha risposto che fosse normale sentirmi abbattuto o demoralizzato, ma non è così.
Non cado di certo in depressione perché sono controcorrente rispetto al resto della massa, è solo che in questo momento della vita non credo che le community siano il luogo ideale dove andare a cercare le persone giuste per me.
La mia permanenza in quei siti è pertanto inutile.
Un domani che troverò a ricredermi probabilmente mi iscriverò di nuovo, ma non ora, non in questa fase della mia vita.
Per il momento cercherò altre strade da percorrere, magari creerò io il sito ottimale per una comunità gay più comunicativa della foto di un sedere (non ci vuole molto) e mi concentrerò sulle persone incontrate fino ad oggi, una in particolare.

Carrie

Carrie: L'HOMO RIDICULUS

mercoledì 1 giugno 2011 0 commenti
Apprezzo veramente molto, anzi no, amo profondamente la capacità delle persone di rendersi ridicole, per alcuni è un dono innato in perenne ascesa.
Come potremmo altrimenti a sopravvivere allo stress ed al tran tran quotidiano?
Questi esilaranti giullari sono patrimonio dell'umanità, dovrebbero essere messi sotto tutela faunistica dal WWF alla stregua dei panda, degli ornitorinchi o di qualsiasi altro animale in via d'estinzione.
Loro non si stanno estinguendo, al contrario, la crescita demografica supera il +100%, ma perché correre il rischio quando possiamo per una volta tanto salvaguardare una specie così importante?
L'Homo Ridiculus è troppo prezioso!
Fra tutte le sottospecie esistenti (se ne contano una cinquantina) la mia preferita è l'Homo Ridiculus Homofobix Dementis, altamente diffusa nel nostro Paese ed ancor più nel piccolo stato del Vaticano.
Gli appartenenti a questa specie sono assai curiosi ma difficilmente sopportano la voce umana, reagendo con versi e grida più forte al fine di coprire qualsiasi altro suono.
Questo insolito mammifero è tanto esilarante quanto aggressivo, è infatti capace di scatti d'ira in cui emette versi sconnessi privi di senso e spesso contraddittori, in concomitanza con arruffamento della pelliccia e bava schiumosa.
Solitamente innocuo può raramente aggredire fisicamente gli esseri umani.
Ora che conoscete anche voi quanto scoperto dai biologi e naturalisti, posso dirvi la mia testimonianza su un esemplare di questa specie che da anni sto studiando.
Il primo avvistamento è avvenuto in quarta superiore, a circa 2 file di banchi di distanza.
Socievole non senza titubanze, accettava la presenza di esseri umani con goliardica esuberanza, caratteristica propria di questa specie.
Spesso incoerente ed incapace di un'identità politica propria, è sua abitudine ereditare la scelta dei genitori attraverso il simbolo del partito piuttosto che la comprensione del suo programma, riconoscendolo solo ed esclusivamente dal colore predominante (s'ipotizza riconosca uno o massimo due colori, ma ciascun esemplare ha una gamma cromatica diversa da ogni altro).
Fu infatti durante una discussione a tema politico che ebbe il suo primo scatto d'ira, inizialmente con emissione di versi e grida.
Il mio non averlo assecondato ha scatenato la parte più aggressiva, facendo così da bersaglio ad una moneta da 100 lire al mio sopracciglio destro.
Col passare degli anni, a causa del mio proseguire per una strada diversa, ho avuto modo di continuare i miei studi su quell'esemplare solo attraverso un famoso social network.
Fu proprio tra le pagine del web che mi colpii una sua esternazione in cui, da comunista convinto, si lanciava contro gay, matrimoni ed adozioni omosessuali.
Fatta notare la natura dispregiativa del suo intervento, la reazione aggressiva non solo si svolse verbalmente (per fortuna! Lle monete dell'euro sono più pesanti delle lire), ma con tutta una serie di minacce, accuse ed offese che mi costrinsero a bloccargli il profilo.
Ovviamente l'Homo Ridiculus Homofobix Dementis è caratterizzato anche da un'insistenza e testardaggine pari solo a quella di una balena che ha deciso di arenarsi!
Ed eccolo quindi passare da un mio profilo all'altro per lanciarmi nuove provocazioni, arrivando fino ad accusarmi di esibizionismo sessuale e varie perversioni.
"Gay and the city" non è la mia opera prima, o meglio, lo sarà come libro pubblicato, ma ci sono manoscritti precedenti che in pochi hanno letto.
Si tratta del "Sexer Book" e del "Sexer Book 2", in cui metto a nudo le mie paure, fantasie, esperienze e curiosità sul sesso, scritti a 16 e 23 anni.
Ma l'aver scritto quelle due opere è forse più grave, malato e perverso che lo sbandierare le proprie attività sessuali davanti ai compagni di scuola, vantarsi di presunti rapporti orali con ragazze che nessuno ha mai visto (e che forse nessuno mai vedrà) solo allo scopo di affermare un proprio ruolo da uomo prostituta?
Se una ragazza ha molti uomini è una prostituta agli occhi degli altri, se lo fa un uomo...è una prostituta anche lui.
Quindi bloccai il suo contatto in tutti i miei profili, ormai la mia postazione d'osservazione di questo esemplare era irrimediabilmente compromessa.
Ma ecco le inaspettate svolte della vita: negli ultimi mesi lo vedo sempre più spesso aggirarsi vicino casa.
Solitamente molto territoriale, questo esemplare pare essersi allontanato dalla sua tana natia, i miei studi potranno continuare.

Carrie

P.S. In fondo al libro ci sarà una piccola appendice dei miei studi condotti anche su di un'altra specie: l'Homo Homo.