Biography

“Gay and the city” è molto più che una semplice trasposizione dell’ormai famoso telefilm ad un’ambientazione gay, sono scorci di vita reale di persone in carne ed ossa, specialmente di quattro ragazzi che, in un modo o nell’altro, sono l’immagine riflessa dei personaggi principali.

E’ cosi che compaiono Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, ad essi si aggiunge un piccolo universo di persone che ruotano attorno a loro: Stanford, Anthony, Mariah, Aidan e così via.

La nostra Samantha è un ragazzo di 23 anni dalle incredibili similitudini con la versione originale, specialmente nel linguaggio molto colorito di cui è dotato. E non solo quello…

Miranda, manager in carriera, ma che cerca in ogni modo di tenere vita privata e lavoro ben separati, spesso prediligendo il secondo, è un vero amico, sa essere presente ogni volta che qualcuno ha bisogno.

Charlotte, il nuovo acquisto del gruppo, è un ragazzo solare, divertente e con una classe decisamente adatta al suo ruolo. Ora è presto per parlarvi meglio di lui, ma rimedieremo quanto prima,

Carrie, ora tocca a me, in perenne ricerca dell’amore vero, nel mentre vivo la mia vita circondato da questi pazzi scatenati, mie ancore di salvezza. Un bacio a tutti loro, è il minimo che possa fare per dirvi grazie.

Siamo anche su Facebook, cercate le pagin “GAY and the CITY” e “Carrie Gay and the City” oppure chiedete l’amicizia a “Carrie Gayandthecity”.

Mentre sta per essere pubblicato il mio primo libro “Gay and the city”, mi sto già scatenando a scrivere il secondo, il cui titolo è merito di Miranda!

Content

Carrie: IL CINICO ROMANTICO

lunedì 25 giugno 2012 0 commenti

Mi sento in dovere di fare chiarezza a tutti coloro che leggono il blog e, a quanto pare, anche ad alcune persone che mi conoscono (o almeno credevo mi conoscessero): non sono un fanatico estremista dell'amore, sarei molto più simile ad una Charlotte se così fosse.
No, sono un cinico romantico, un razionalista sentimentale, un... E che cavolo ne so di come altrimenti potrei definirmi, sono una Carrie.
Non che voglia sminuire la figura di qualcuno al mio fianco, ma sono una persona realista che ha capito che, per stare bene in due, bisogna per prima cosa stare bene da soli con se stessi.
Per me trovare l'amore è importante, un obbiettivo primario, ma questo non vuol dire ipotecare il mio futuro per il primo imbecille che passa per la strada, al contrario, diventa ancor più importante per me conoscere la persona e capire se può essere il mio Mr. Big o meno.
Un esempio che si sposa a pennello con quanto ho appena detto è proprio K: ci siamo frequentati, aveva la possibilità di farmi stare bene, ma non c'è riuscito.
Partita finita.
Io sto bene con me stesso: ho degli amici che mi vogliono bene e che io adoro, persone che si sono fatte in quattro per me, alle quali sarò legato indissolubilmente per il resto dei miei giorni.
Certo non posso paragonare il sentimento che si nutre per un amico rispetto a quello per la persona che ami, ma l'affetto di tutti gli amici è certamente superiore.
Un amico è per sempre, o per lo meno dovrebbe esserlo, un amore talvolta ha una data di scadenza (e spesso la data non si riesce a leggere).
Non sto dicendo che non voglio un fidanzato avendo già tanti amici, al contrario: gli amici mi fanno stare benissimo, ma vorrei raggiungere l'apice, il nirvana emozionale, trovando Mr. Big.
È forse sbagliato ambire a qualcosa di più?
Spero tanto di no perché sarei un reo confesso.
Non mi hanno insegnato ad accontentarmi, ma nel cercare il continuo miglioramento, specie personale, il prefiggermi nuovi obbiettivi dopo aver raggiunto quelli precedenti.
Forse così posso sembrare una persona priva di umanità, cosa assolutamente falsa: quando mi sono reso conto che K non era la persona adatta a me, non sono stato così freddo e spietato da liquidarlo all'istante, al contrario, mi sono torturato per diversi giorni per trovare il modo di dirglielo senza ferirlo, nello star male io non volevo far state male lui.
Incolpatemi di tutto ma non provate a dire ch'io sia un egoista.
C'è un'abissale differenza fra chi cerca disperatamente l'amore e chi lo fa con cognizione di causa, sapendo anche che potrebbe non arrivare mai.
Forse la persona giusta per me l'ho già incontrata in passato ma non ho avuto la forza di tenerla stretta a me (sperando non fosse Mr. Micro), oppure le nostre strade non si sono ancora incrociate o, infine, è già qui, al mio fianco ed io non mi sono ancora accorto di lui.
Ciò che importa è l'essere felice a prescindere da chi hai accanto, raggiungere il proprio equilibrio, di modo che ogni realizzazione in più, compreso in ambito sentimentale, non farà che accrescere ciò che già provi.
Secondo voi Cenerentola, recandosi al ballo, aveva già un piano per circuire il principe, oppure c'è andata con l'intenzione di partecipare all'evento per stare bene con se stessa (e finendo poi con il raggiungere l'estasi dello stare bene, non ci sono molti principi in giro).
Cari amici, non sono un maniaco schizofrenico fissato con l'idea di trovare Mr. Big, sono solo un ragazzo che cerca di completare il puzzle della sua vita in cui manca un solo tassello, mentre nella scatola ci sono altri 700 milioni di pezzi, piano piano e con costanza salterà fuori.
La cosa potrebbe trovare una soluzione molto semplice ed immediata: quante volte mi sono sentito ripetere "Ho un amico che ti voglio far conoscere", frase che subdolamente sta per "te lo presento perché, secondo me, potrebbe essere il tuo tipo", oppure "Ti devo assolutamente presentare un mio amico gay: è bellissimo, ha x anni, secondo me sareste perfetti,...", peggio ancora.
Ma perché promettermi di presentarmi qualcuno, quando la cosa non avverrà mai?
È risaputo che si tratta semplicemente di una classica frase di circostanza.
È una tortura feroce.
Da questo la mia conclusione: passare in rassegna tutti gli amici ed esigere il mantenimento della promessa, incontrare questo "invisibile esercito" di gay, tutti potenzialmente adatti a me.
Si, una specie di esattore che, invece dei danari, chiede un fidanzato.
Magari istituendo una penale di 100 euro all'amico se non mi presenta nessuno o se la persona si rivela non affine alle mie aspettative.
Credo diventerei ricco nel giro di un anno.
Per ora mi limiterò a proseguire per la mia strada, se poi qualcuno si deciderà a presentarmi qualcuno non mi tirerò di certo indietro, ma per il momento farò affidamento solo su me stesso.

Carrie

Carrie: IL COLPO DI GRAZIA

venerdì 15 giugno 2012 2 commenti

Con tutti i dubbi, i sospetti, le incertezze e le non affinità con K, questo fine settimana sarebbe stato ideale per affrontare tutto quanto e cercare di capire se potesse esistere un "noi".
Avrei potuto affrontare il tutto con una telefonata, ma ho ritenuto più corretto che, di certe cose, se ne fosse parlato di persona.
Non saremmo andati in montagna dai miei, il programma era stato variato: lui sarebbe venuto a prendermi al mattino all'uscita dal lavoro, per poi andare a casa mia ed affrontare il discorso.
Fin qui tutto normale, se non fosse che alle 5:48 mi arriva un suo sms: "Tato ci vediamo stasera sono a pezzi scusami".
No, stavolta non ti scuso, ne ho piene le tasche, per non usare un termine più colorito.
Ti ho detto che ci sono dei problemi e che sono seri, che è importante chiarirsi e tu te ne resti a letto?
Per una decina di minuti ho avuto gli occhi iniettati di sangue e seri istinti omicidi.
Eccomi qui, con un bel sms da mandargli già scritto con cui, gentilmente, tronco di netto questa storia/farsa.
Ecco cosa gli ho scritto: "Sinceramente non riesco a capirti, o forse non capisco io...
Sai bene quanti dubbi nutra in questo momento e rimandi tutto.
Dicendo stasera, alludi all'ipotesi di dormire tutto il giorno, come se avessi fatto baldoria per la notte intera.
Di nuovo? Non dimostra un gran rispetto nei miei confronti, specie quando dobbiamo parlare e, per "rispetto", avrei preferito farlo di persona.
Mi spiace K, ma per me era importante.
Io prendo la corriera e me ne vado su dai miei da solo e, per piacere, lasciami con i miei pensieri per qualche tempo.
Ci sono troppe questioni in ballo: l'intimità, il sesso, il vederci così sporadicamente (fossimo a 200 km di distanza potrei anche capirlo, ma così non è),... E via dicendo.
Mi spiace, non posso e non voglio portare avanti una conoscenza a senso unico. Ci abbiamo provato e non ha funzionato.
Mi mancherai, come pure le tue labbra ed il profumo della tua pelle, ma più passa il tempo e meno vedo un "noi" davanti ai miei occhi.
Qualche settimana fa mi dicesti (era il 21 maggio alle 21:45 circa): " Se non dovesse funzionare possiamo restare amici e continuare a divertirci".
Ok sul restare amici, ma la seconda... Non ho mai avuto uno scopamico e non ho intenzione di trovarmene uno in futuro, sono fatto così, mi spiace.
Voglio sia chiaro che non è stato tempo sprecato, mi hai insegnato che sono ancora in grado di aprire il mio cuore a qualcun altro, che so ancora legarmi alle persone, ma è evidente che fra noi qualcosa non funziona.
Grazie K".
Non è vero che vado dai miei, volevo solo evitare che mi si presentasse a casa, non sarei abbastanza equilibrato per un dialogo, con i nervi a fior di pelle come ho adesso non riuscirei a trattenermi e diventerei un fiume in piena.
Perché per certa gente è così difficile fare tutto, compreso frequentare qualcuno?
Forse è meglio non conoscerne la risposta, sempre che ci sia.
Carrie torna in pista, la ricerca di Mr. Big continua.
Non sarà di certo un bambino troppo cresciuto a scoraggiarmi ed a farmi desistere dal trovarlo.
In questo momento mi preoccupo solo della reazione di Anthony quando lo saprà, non vorrei che andasse da lui e lo scorticasse vivo, in fin dei conti l'aveva avvisato fin da subito di non giocare con me o avrebbe dovuto fare i conti con lei.
A proposito: meglio che avvisi Anthony della cosa, se mi chiamasse ed io non rispondessi, lei e Luke sarebbero i primi che proverebbe a contattare.
Torno subito.

Ecco fatto, ora non mi resta altro da fare se non mandare l'sms a K.

Fatto pure questo.
Ora una bella dormita e vediamo un po' come impiegare questo week-end.

Carrie

Carrie: È FINITA LA STAGIONE DEGLI AMORI

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Chissà perché, il mondo gay ha una predilezione per due momenti specifici per lasciarsi dal proprio fidanzato.
Il primo, che somiglia più ad un atto di puro sadismo, è il 14 febbraio.
Ebbene si, voi non potete immaginare quanto porti sfiga il giorno di San Valentino per noi, una data che, spesso e volentieri, attendiamo con ansia ed il vero festeggiamento ha inizio al suo termine, quando ormai la relazione è salva, o almeno per quell'anno.
Il secondo momento tipico per una rottura è la primavera.
Saranno gli ormoni che, rimasti congelati per tutto l'inverno, al primo caldo mandano in sobbuglio il maschio gay portandolo alla necessità di darsi alla folle gioia, liberandosi, di conseguenza, di quella palla al piede chiamato "fidanzato".
Bisogna anche tener presente che, per alcuni gay, lasciare il proprio ragazzo è un vero passatempo.
Presa la decisione d'interrompere la relazione, liquidano in pochi minuti la propria dolce metà e si lanciano come se nulla fosse successo nel letto del primo che passa o, peggio ancora, in una nuova relazione.
Qui Mr. Micro probabilmente si sentirà chiamato in causa ed a buona ragione.
Svariate possono essere le cause, i contesti oppure anche i capricci che possono portare ad una scelta simile, ma, per quei casi che non rientrano in quanto detto sopra, nella quasi totalità c'è un pensiero ben sviluppato, un ragionamento profondo che porta a prendere la decisione di mollare.
In questo momento le cose con K proprio non vanno, in più il mio caro Fratellone ha ben pensato di dirgli tutto e, nonostante tutte le buone intenzioni, la situazione è in fase di stallo.
Domani è mia intenzione parlargli, non ho nessuna voglia d'ipotecarmi un intero week-end con lui senza prima aver fatto chiarezza, o per meglio dire, avergli fatto chiaramente capire che, dal canto mio, è una relazione senza speranza.
Relazione... Un parolone sentendo lui.
Tant'è che mi ha riferito una domanda che ha posto al Fratellone e che mi ha lasciato basito.
Ieri gli mando un sms per avvisarlo che sarei stato occupato tutto il giorno e che ci saremmo sentiti solo la sera, aggiungendo anche "Ho riflettuto molto in questi giorni e dobbiamo parlare".
La sua reazione col Fratellone è stata:"Perché non vuole più essere mio amico?".
Amico?
Gli amici non vanno a letto, non si baciano e mille altre cose!
La goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Ok, meglio che smetta qui prima che vi dimostri quanto sia isterico da un giorno a questa parte, vi lascio fra le braccia di Morfeo a godervi il suo abbraccio, domani saprò raccontarvi gli sviluppi.

Carrie

Carrie: CONTO ALLA ROVESCIA O CHIUDIAMO QUI?

domenica 10 giugno 2012 1 commenti
Si, ha avuto inizio il conto alla rovescia: -10, -9, -8,..., se le cose non miglioreranno non credo ci sarà spazio in futuro per K nella mia vita.
Non sto mettendo in discussione quanto lui mi piaccia, piuttosto la sua compatibilità con me e con il mio modo di vedere una storia e la vita in generale.
Ormai gli resta una sola possibilità, le altre due se le è già giocate a tempo di record (la mia regola è concedere tre possibilità a chiunque) e la settimana prossima ci sarà la temuta sentenza con il week end che faremo in montagna.
È venuto da me a casa sabato ed insieme siamo andati in centro: lui per vedere il Pride e, teoricamente, per farmi compagnia, io per andate a lavorare.
Morale della favola: mentre non era in giro, non ha fatto altro che dormire.
In più mi si è presentato con due piccoli succhiotti nel collo, che lui aveva ben pensato di dirmelo anticipatamente adducendo il fatto che, la sera prima, un suo amico etero glieli aveva fatti in preda a alcol e fumo.
Alquanto fantascientifica come scusante, nonostante le scusanti fatico a crederci.
Per quanto io ed Anthony ci vogliamo bene, non arriveremmo mai a farci succhiotti nel collo, nemmeno dopo esserci scolati due bottiglie di vodka a testa.
Se la giornata è stata un disastro, non da meno è stata la serata: il tempo di cenare guardando un film, poi, nemmeno arrivati a metà, lui si è addormentato sulla scrivania mentre io gli facevo i grattini alla schiena.
Un paio di volte non ho resistito e l'ho svegliato, ma poi mi sono dovuto arrendere all'evidenza e l'ho lasciato dormire.
Se sai di dover incontrare il ragazzo che stai frequentando, di certo non fai baldoria tutta notte fino al mattino dopo (mi ha chiamato sabato mattina dicendomi che stava rientrando a casa...erano le 06:40), chiunque saprebbe che, così facendo, ti giochi completamente la giornata successiva.
Finito il film l'ho svegliato e siamo andati a letto: mi ha fatto poggiare la testa sul suo petto mettendomi un braccio attorno al collo ed ho iniziato a coccolarlo e...a spingermi anche oltre.
Dopo aver sentito alcune sue affermazioni, ho capito ch'era troppo stanco per qualsiasi cosa, terminando il tutto con un orrendo: "Recuperiamo domani mattina!".
Cosa?!?
Forse sono io che rifletto troppo, ed a volte finisco ed costruirmi dei castelli in aria laddove non potresti nemmeno piantare una tenda, ma com'è possibile dormire 10 ore abbondanti e non avere nemmeno la forza di parlare, coccolarci,... meglio mettersi a dormire, almeno per me non sarà una gran fatica, anche se ero disposto ad ipotecare le mie ultime energie per lui.
Il mattino dopo?
La totale dimostrazione di quanto una persona riesca a rendersi ridicolo ascoltando solo le proprie emozioni, ignorando la voce degli amici: mi sono svegliato appositamente prima di lui per andare al bar e portargli la colazione a letto.
Un perfetto imbecille, visto che, in tutta la mattina, sono riuscito ad elemosinare un suo misero abbraccio da dietro.
Carrie... Quanto stai cadendo in basso!
Come direbbe Psyco: "Riprigliati!".
In 26 ore, riassumendo il tutto prima di passare alle mie considerazioni/sragionamenti, 13 ore e mezza le ha passate dormendo, 1 mangiando, 2 e mezzo al Pride, 3 a guardare gente che scopava/si masturbava su un sito di cam amatoriali, mezz'ora per un film e 1 ora e mezza su un autobus.
Non chiedetemi come abbiamo impiegato le poche ore rimanenti: mi spiace deludere le malelingue ma, anche questa volta, suor Carrie non ha combinato un bel niente.
Prima considerazione: ADESSO BASTA!
Non sono un ente di beneficenza che dispone pompini per i disagiati.
Seconda considerazione: PER IL CULO NON MI CI PRENDI!
Da quando in qua gli amici etero fanno succhiotti? Con tutti gli anici etero che ho dovrei essere un ematoma ambulante.
Terza considerazione: MI SONO ROTTO LE PALLE!
Parole, parole, parole... Ma sempre e solo io devo cercare il contatto fisico con te, grattini alla tua schiena a parte?
A Roma direbbero: "A' fijo mio, però hai da svejiarte" o qualcosa di simile, scusate ma sono bolognese, apprezzate almeno l'impegno.
Parliamoci chiaro: il signorino venerdì sera è andato al Bart, un locale con la dark room (o per meglio dire: un locale che ha solo la dark room) e se n'è fatto uno (se non di più) spacciandolo per questo fantomatico amico etero con voglie bisex (non ne ho le prove ma è abbastanza evidente).
Guarda caso mi richiama il mattino dopo alle 6:41 dicendo di essersi addormentato a casa di questo suo amico e, chiamiamola coincidenza, il primo treno utile dopo la chiusura del Bart lo scarica nel suo paesello alle 06:31, a dieci minuti da casa sua...
Suona strano solo a me?
Io sono solo ed esclusivamente l'anello di congiunzione fra lui e Luke, suo amico ed anche sua infatuazione, con annesso terrore di perderlo.
Il morale di tutto questo è molto semplice: io, per l'ennesima volta, ci ho fatto la figura dell'idiota, mi sono aperto all'ennesimo imbecille, ho fatto in modo di lasciare che mi ferissero di nuovo e lui si è fatto i suoi porci comodi a costo zero, rimediando pure un paio di orgasmi.
Quand'è che imparerò la lezione?
Ma davvero tutti i maschi gay/bisex fanno così schifo?
-3, -2, -1, 0.
Il conto alla rovescia è terminato, come pure la mia voglia d'inseguire un sogno che mi è stato prospettato e, immediatamente dopo, buttato giù per la tazza del cesso.
E adesso?
Dopo questo post "bello crudo" mi si prospettano due strade: lo sbrano o divento lesbica???

Carrie

Carrie: CIAO PAOLINO

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Carrie: "TELERELAZIONE" O "RELAZIONE PART-TIME"?

venerdì 8 giugno 2012 1 commenti
Chi scrive cerca sempre di usare frasi semplici, esprimendo il concetto con il minor numero di parole possibili, se non addirittura utilizzandone una sola quando questo è fattibile.
È un discorso che vorrei tanto affrontare col Manzoni e la sua capacità di esprimere un semplicissimo concetto parlandone per non meno di un capitolo dei "Promessi sposi".
Talvolta non è però possibile esprimersi in modo conciso perché la lingua italiana difetta di un vocabolario completo al 100% e qui interviene lo scrittore con la sua capacità di creare un termine appropriato.
Io mi sono superato creandone addirittura due, semplicemente basandomi sulle mie esperienze di vita.
Telerelazione: è la capacità d'instaurare una relazione con qualcuno ad una notevole distanza.
Relazione part-time: è quel rapporto che, anche in presenza di una distanza limitata, si basa su incontri occasionali.
Nel mio piccolo sono riuscito a passare dalla prima categoria alla seconda, per lo meno negli intenti.
Un anno fa ero alle prese con Greg, un bellissimo ragazzo americano residente nello stato dell'Alaska.
Mi ci vedete, io che amo il caldo torrido, in un paese in cui d'estate la massima sfiora i 15 gradi e d'inverno la minima crolla a -26 gradi?
Dopo di lui Yuri, un ragazzo moscovita (ma il clima non si discosta di molto), poi un ragazzo polacco, seguito dall'infatuazione per un napoletano e così via.
Una vita fatta da una relazione con i bagagli in mano, sempre pronti per la prima occasione di mettersi in viaggio ed andare da lui.
Finalmente K. ha posto fine a questo mio girovagare emozionale per il mondo, ma l'evoluzione che ne è conseguita...
Da un lato, avendo la persona a cui tieni lontana svariate centinaia, se non migliaia, di chilometri, la situazione presuppone che vedersi sia difficile e saltuario.
Ma che dire quando questa persona abita si e no a 10 km da te eppure riesci a vederlo solo ogni 7-10 giorni?
Se poi ci mettiamo anche tutti gli altri problemi già citati in precedenza, la situazione diventa quasi drammatica.
Ma com'è possibile ch'io sia condannato a relazioni sempre complicate e, ancora più importante, chi cavolo componeva la giuria che ha emesso questa sentenza?
Una domanda la cui risposta non credo di mi verrà mai data, per ora alzo la testa e vado avanti.
Stiamo a vedere gli sviluppi futuri, un passo alla volta, specialmente se ci saranno sviluppi sul discorso del post precedente.
Miranda... ma dove sei?!?!?!?!?!?!?

Carrie

Carrie: DIFFICOLTA' E UN SOSPIRO DI SOLLIEVO

martedì 5 giugno 2012 0 commenti
Proprio come quando ho lui nel mio letto ed io non distolgo le mie braccia dall'abbraccio, così al mattino seguente mi sono svegliato ancora avvinghiato al cuscino nella medesima posizione in cui mi ero addormentato.
Ma quel poco suo odore rimasto non è bastato ad evitare di avvertirne la mancanza fin dal primo istante.
Da quel momento, a causa di una serie orribile di turni, avremmo faticato a vederci regolarmente.
Rientrato al lavoro martedì pomeriggio, lui ha pensato di farmi una nuova sorpresa venendomi a trovare in albergo.
Vi lascio immaginare la mia faccia quando l'ho visto entrare, sono balzato immediatamente in piedi e mi sono precipitato da lui.
La sera, quando ci siamo sentiti per telefono, spronato da Luke e Anthony, mi sono fatto coraggio ed ho affrontato il discorso "sesso" chiedendogli spiegazioni sulla sua reticenza.
È stato un sollievo sapere che tutto era dipeso dalla sua timidezza.
Dopo quel giorno, sono stato io a fargli una sorpresa, peccato che tale non poteva essere: avevo bisogno di sapere in quale appartamento stesse lavorando e, non avendo la sfera di cristallo, sono stato costretto a chiederglielo ed a rivelare i miei intenti.
Finito di lavorare dopo un turno di notte, invece di andare a casa come mio solito, ho preso l'autobus e sono andato da lui.
Nonostante le mie energie fossero ridotte al minimo, mi sono sentito subito rinvigorito nel vederlo.
Siamo saliti nell'appartamento che doveva imbiancare per mostrarmelo e lì ci siamo baciati.
Una grande novità, starete pensando.
Ebbene si, perché insieme al bacio c'è stata la sua prima mossa verso di me: le sue mani, inizialmente posate dolcemente sul mio sedere, ora mi stavano afferrando saldamente spingendomi contro di lui.
Non sarà nulla di che, ma visti i precedenti è anche molto.
Nei giorni successivi non abbiamo più avuto modo di vederci, confido in questo sabato: lui ha promesso di venire in hotel a prendermi e fermarsi da me per la notte.
Per ora mi limito a prendere quel che viene, ma è certo che una situazione simile a lungo termine non sarà possibile.
Sento il bisogno di vedere la persona che frequento con una cadenza più ridotta di ogni 7/10 giorni.
So bene che il mio lavoro ed i miei turni non mi aiutano in questo, ma il bello di vivere da solo non è proprio quello di poter fare quello che ti pare?

Carrie

Carrie: EVOLUTION

venerdì 1 giugno 2012 0 commenti
Come ogni mattina, appena sveglio, il primo impulso è stato quello di mandare un sms a K per augurargli il buon giorno.
Qualche ora dopo una sua chiamata ed ecco arrivare la sorpresa: oggi mi viene a trovare in hotel!
Mentre me lo diceva stavo mangiando ed ho azzannato le bacchette cinesi, nel vero senso della parola, ho lasciato il segno dei denti impresso nel legno.
Non sono un ragazzo che chiede mari e monti, mi accontento di piccoli gesti e, una cosa del genere, per me è tantissimo.
Molte altre persone hanno fatto molto meno, ma lui, nonostante il problema dei mezzi pubblici, ha deciso di venire a trovarmi.
Non sto nella pelle, sono euforico e, anche se mi aspetta una giornata molto pesante al lavoro, niente potrà intaccare questo momento.
Sono un bambino al suo primo giorno di scuola: eccitato, intimorito, felice, isterico e qualcos'altro che non so descrivere.
Ci sono emozioni che non possono essere trascritte sulla carta, hanno un'intensità tale che nessuna parola, nemmeno inventandola appositamente, potrà mai descriverle minimamente.
È il nostro vocabolario ad essersi infeltrito o certe emozioni difficilmente possono essere descritte?
Cos'è questa sensazione di panico che avverto dentro di me? Sono più agitato adesso che non quando mi ha baciato per la prima volta.
Allarme rosso: cotta in corso.
Nooooooooooooooo!
Ormai sono arrivato al lavoro, ci aggiorniamo con il "post K".
A dopo.

Rieccomi, reduce (nel vero senso della parola) dall'incontro con K e da un suo sms in cui ha posto in firma la famosa sigla tvb -ti voglio bene.
Che dire...
Oggi si è presentato con ancora addosso gli abiti da lavoro, sporco di vernice e polvere, un velo di barba,... in parole povere il sogno erotico di oltre la metà dei gay viventi.
I miei tentativi per dei bacini fugaci sono completamente svaniti al suo primo bacio da manuale: non mi sarei staccato dalle sue labbra per nulla al mondo.
È andato via da appena 3 ore eppure mi manca.
Sta avendo un forte ascendente su di me ed in parte mi spaventa, ho paura di legarmi, ma al tempo stesso sento crescere la voglia di passare sempre più tempo con lui.

Sorpresa sorpresa: Anthony e Luke mi sono venuti a prendere al lavoro ed hanno portato anche K!
Una serata tranquilla passata in una baracchina dei gelati a Borgo Panigale da alcuni miei amici e poi a casa.
Il programma casalingo prevedeva la visione del film "2012", ma i miei grattini e carezze hanno avuto la meglio su di lui che, già al 20esimo minuto di film, iniziava a crollare dalla stanchezza.
Al mattino dopo siamo rimasti accoccolati a letto, io appoggiato al suo petto mentre lui, tanto per cambiare, era intento a giocare con l'iPhone.
Ad un certo punto, mentre io cercavo di rivestirmi, me lo ritrovo sdraiato di traverso sul letto, con quel suo perfetto sedere all'aria, da sentire l'irrefrenabile impulso di avere una foto di quella visione da tenere sempre con me.
Peccato che, appena ho preso il cellulare con una scusa, lui sia scattato con l'intento di rivestirsi.
Mi sono dovuto accontentare di una foto del lato anteriore.
Più tardi l'ho accompagnato fino in centro a Bologna perché doveva andare da suo zio, mentre io poi avrei dirottato il mio percorso verso l'hotel.
È stato proprio mentre andavo al lavoro che ho telefonato ad Anthony per chiederle cosa ne pensasse di un mio dubbio verso K.
Stare con lui mi fa stare benissimo, mi sento rasserenato, mi fa ridere, sa dire cose dolcissime anche se spesso non si rende neppure conto di farlo.
Eppure c'è un "ma" in tutto questo, un iceberg nel mio orizzonte.
Potrebbe essere solo una piccola cosa, un mio pensiero farlocco, ma anche la rivelazione di un ostacolo o un problema fra di noi.
Sto parlando della fisicità, che, pur essendoci state occasioni simili in passato, si sono sempre svelate essere a "senso unico" lasciandomi completamente illibato.
Lo so che non si può basare un inizio di storia in base al sesso, ma credo sia lecito porsi delle domande a tal proposito, specialmente quando non si è mai stati toccati o sfiorati nell'area della "sala giochi".
Probabilmente è soltanto una mia paranoia, un domani, rileggendo queste parole, ci riderò forse sopra dandomi dello sciocco.
Ecco allora i miei neuroni sovraeccitarsi nello spasmodico tentativo di trovare una spiegazione ed eccola, potenzialmente credibile.
Eccone un'altra, no questa è assurda, quella dopo sa molto di fiaba melensa in stile Cenerentola, forse è stato per questo, è plausibile e credibile, altrimenti... Oddio a questa ipotesi non ci voglio nemmeno pensare.
Vediamo un po' cos'ha elaborato il mio cervellino bacato.
Ipotesi 1: forse sono stato troppo frettoloso io, mentre lui preferisce fare le cose con maggiore calma non disdegnando però la mia irruenza. Poco credibile, ma possibile.
Ipotesi 2: aspetta che sia io a prendere l'iniziativa e metterlo in condizione di dover partecipare attivamente. Non amo molto questa eventualità, preferisco persone decise e che sanno ciò che vogliono (e che si deve fare, lasciando a loro di tanto in tanto l'iniziativa).
Ipotesi 3: è il classico tipo che si mette a pancia all'aria e lascia che sia l'altro a far tutto. Poco allettante, non resisterei a lungo, ne ho già avuto abbastanza di Mr. Micro.
Ipotesi 4: non gli piaccio fisicamente e, di conseguenza, non prova alcuna attrazione sessuale verso di me, ma gli fa comodo avermi a disposizione per un qualche giochetto di tanto in tanto. Questo spiegherebbe la cosa, ma non il fatto che cerca continuamente il contatto fisico con me ed i miei baci, sarebbe un controsenso in termini.
Ipotesi 5: si sta prendendo gioco di me per non restare da solo. A questa nemmeno ci voglio pensare. Che senso avrebbe venirmi a cercare in hotel, programmare di venirmi a prendere a fine lavoro per fare una sorpresa e tutto il resto?
Ipotesi 6: essendosi legato molto a Luke, che a sua volta si sta frequentando con Anthony, io sono il tassello di congiunzione perfetto perché lui non venga allontanato a causa della nuova "compagna". Questa è la più disgustosa di tutte.
Preferisco evitare tutte le altre, sono una più fantasiosa dell'altra e delineerebbero una mentalità psicotica, se non fosse che mi si deve riconoscere che la situazione di partenza me lo permetterebbe.
Sono sempre più convinto che dovrò affrontare la cosa e parlargliene, almeno per darmi pace o ricevere subito la mazzata e soffrirne meno di quanto farei se aspettassi ancora.
Per il momento mi limiterò ad aspettare domenica e la gita su in montagna dai miei insieme a lui, Anthony e Luke.

È arrivato il gran giorno e, come immaginavo, è stata una giornata stupenda.
Finito di lavorare mi sono fatto una bella doccia, mi sono cambiato e, tutti insieme, siamo partiti verso la casa dei miei.
All'inizio del viaggio K. si è attaccato subito al mio iPhone per giocare ma, grazie all'intervento di Anthony, ha smesso con la stessa velocità con cui ci si era lanciato.
Qualche tappa per alcuni impegni di Luke e poi destinazione montagna per una bella cena a base di cucina tradizionale casalinga.
Appena fatte le presentazioni ai miei genitori, ecco realizzarsi la scena più improbabile di tutte: mio padre e K. impegnati a parlare, ridere e scherzare.
Il mondo si è ribaltato.
Uno sguardo al paesaggio e subito dopo di corsa sulla cima della montagna, mio vecchio rifugio adolescenziale, nonché luogo di perdizione passata.
La cena, a base di lasagne e carne alla griglia, è stata molto tranquilla grazie alle risa dell'allegra compagnia.
Una volta terminata, quattro passi attorno a casa per smaltire quel senso di pesantezza che avevamo programmato fin da subito, per lo meno io l'avevo fatto conoscendo la cucina di mia madre.
Sarebbe stato bello vedere nel buio della montagna lo scintillare di migliaia di lucciole, ma era ancora troppo presto e ci siamo dovuti accontentare della comparsa delle prime stelle.
Nel viaggio di ritorno K. è stato per tutto il tempo accovacciato su di me a farsi coccolare e baciare, si è perfino addormentato, riaprendo gli occhi a pochi minuti da casa mia.
È stata una giornata stupenda, piena di emozioni e momenti dolcissimi.

Quella sera, a casa tutto solo, mi sono sdraiato sul letto ed avvinghiato al cuscino sul quale aveva dormito due sere prima, sperando di addormentarmi respirando il suo profumo in esso intriso.

Carrie