Biography

“Gay and the city” è molto più che una semplice trasposizione dell’ormai famoso telefilm ad un’ambientazione gay, sono scorci di vita reale di persone in carne ed ossa, specialmente di quattro ragazzi che, in un modo o nell’altro, sono l’immagine riflessa dei personaggi principali.

E’ cosi che compaiono Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, ad essi si aggiunge un piccolo universo di persone che ruotano attorno a loro: Stanford, Anthony, Mariah, Aidan e così via.

La nostra Samantha è un ragazzo di 23 anni dalle incredibili similitudini con la versione originale, specialmente nel linguaggio molto colorito di cui è dotato. E non solo quello…

Miranda, manager in carriera, ma che cerca in ogni modo di tenere vita privata e lavoro ben separati, spesso prediligendo il secondo, è un vero amico, sa essere presente ogni volta che qualcuno ha bisogno.

Charlotte, il nuovo acquisto del gruppo, è un ragazzo solare, divertente e con una classe decisamente adatta al suo ruolo. Ora è presto per parlarvi meglio di lui, ma rimedieremo quanto prima,

Carrie, ora tocca a me, in perenne ricerca dell’amore vero, nel mentre vivo la mia vita circondato da questi pazzi scatenati, mie ancore di salvezza. Un bacio a tutti loro, è il minimo che possa fare per dirvi grazie.

Siamo anche su Facebook, cercate le pagin “GAY and the CITY” e “Carrie Gay and the City” oppure chiedete l’amicizia a “Carrie Gayandthecity”.

Mentre sta per essere pubblicato il mio primo libro “Gay and the city”, mi sto già scatenando a scrivere il secondo, il cui titolo è merito di Miranda!

Content

Carrie: FINE DI UN CAPITOLO

venerdì 25 gennaio 2013 0 commenti
La conoscenza con il guagliuncello non è paragonabile ad una fiaba, è infatti priva del tradizionale "...e vissero per sempre felici e contenti", assomiglia di più a "Lady Oscar" in cui prima sparano ad André e poi a Oscar.
Ok, non c'è stata alcuna sparatoria, tantomeno delle vittime, a parte forse l'affetto che nutrivo per lui ed anche un po' il mio orgoglio, ma è giunto il momento di mettere la parola "fine".
Si, è finita, sinceramente ho alzato bandiera bianca, la Bastiglia è rimasta in piedi, inespugnata, ancora ritta sulle sue solide fondamenta.
Qualche tempo fa vi avevo parlato del suo modo discontinuo di farsi vivo, arrivando anche a non rispondere alle mie telefonate (vedi Carrie: CARRIE IS BACK?!?) ed il mio conseguente malessere causato da tutto questo.
Le prime 36 successive al chiarimento sono state fantastiche, se non fosse che subito dopo è sparito di nuovo per un giorno intero e riprendendo quell'abitudine del "giorno di, giorno no".
Continuo a pormi una domanda: se ti piace davvero qualcuno e riponi delle speranze in lui, speranze ben riposte viste le sue parole ed intenzioni sulla carta, perché sparire e negarsi al telefono, ripercorrendo i medesimi passi che avevano urtato i miei nervi poco tempo fa?
La scusa dei problemi è già stata usata e gli avevo risposto ch'era meglio se avesse smesso di chiudersi a riccio, piuttosto che tenersi tutto dentro allontanando le persone che volevano stargli vicino.
Per non parlare poi della sua venuta a Bologna: prima doveva avvenire subito dopo Natale con il suo trasferirsi da me, poi la data era stata spostata a metà gennaio, infine al 21 gennaio, sempre trasferendosi prima, divenendo poi una semplice gita per conoscermi meglio e vedere Bologna poi.
Oggi è il 25 gennaio ma di lui nessuna traccia.
Domenica è stato l'ultimo giorno in cui ho sentito la sua voce, proprio il giorno prima della sua venuta qui, in cui mi diceva che aveva bisogno di tempo per prepararsi e, di conseguenza, la data era da rivedere ad un futuro imminente che mi avrebbe comunicato.
Da quel giorno la sua voce è solo un lontano ricordo, nonostante i miei tre tentativi giornalieri di chiamarlo (almeno tre, talvolta anche di più).
Mercoledì sera caso vuole che lo vedo collegato sul sito internet in cui ci siamo conosciuti, lo saluto e gli chiedo come va e come mai sia ancora in piedi vista l'ora in cui di solito va a dormire.
La sua risposta è stata abbastanza telegrafica: "Euiii :p come va ma il lavoro????? ".
Sapevo benissimo che intendesse "come va con la ricerca di un lavoro per me a Bologna", ma considerando che nei suoi curriculum che avevo distribuito c'erano i suoi recapiti, forse era lui a dovermi dire come procedeva, per questo gli risposi dicendogli com'erano state le mie giornate in hotel precedenti e obbligandolo a rispondere per porre la domanda in maniera più chiara.
Nessuna risposta.
Da quel momento di nuovo un totale silenzio, continuando a non rispondere alle mie chiamate, notando che, nel mentre, lui usava il telefono per collegarsi ad internet.
Basta, anche se sono finocchio, questo modo di essere preso per il culo non mi piace (scusate la caduta di stile ma come dicono a Roma: "quando ce vò, ce vò).
Ecco quali sono le ragioni che oggi hanno condannato a morte non solo la potenziale nostra relazione, ma anche ogni eventualità per un'amicizia.
Ma, come avesse avuto un presentimento, o forse ha solo notato che l'ho cancellato dall'elenco amici FaceBook, cambiato lo stato sentimentale e bloccato il suo profilo in quel famoso sito, ha pensato fosse il caso di farsi vivo.
Come la volta scorsa è stata Aidan a parlare con lui ma, a differenza della volta precedente, con toni molto decisi.
Sia io che lei difficilmente siamo in grado di difenderci da certe persone, specialmente quando nutriamo per lo meno un affetto nei loro confronti, ma quando si tratta di difendere l'altro acquistiamo una forza ed una ferocia senza limiti.
Stavolta l'ha letteralmente sbranato vivo, io nel mentre ho ceduto ed una lacrima mi è sfuggita.
Erano tre anni e oltre che non riuscivo più a piangere, cioè da quando decisi di lasciare Mr. Micro, ma non ci tenevo particolarmente a riuscirci di nuovo, non con lui almeno.
Sinceramente parlando non ho molta voglia di continuare questo post, è un mix di sensazioni che, per ora, non voglio rimescolare, più che altro per non ridestare un dolore cupo e sordo che sto cercando di placare.
Certo è che, sia io che Aidan, a differenza di coloro che hanno sconvolto le nostre vite, ci alziamo al mattino e sorridiamo alla vita, senza mai lasciarci andare alle difficoltà della vita, continuando ad andare avanti, sorreggendoci e proteggendoci a vicenda.
Grazie Aidan!
Nei prossimi giorni potrò meglio esprimere ciò che sento dentro, per ora vi basti sapere che è finita.

Carrie

Carrie: LA PUPILLA DILATATATA

martedì 22 gennaio 2013 0 commenti
Non è un errore di ortografia, è davvero la parola pronunciata da "Baby" stasera.
Credo sia doveroso un flash back in questo momento.
Sto parlando di un ragazzo molto carino conosciuto la sera di capodanno.
Per essere più preciso dovrei dire che è stato "Carrie...non si tocca!" ad averlo conosciuto, infilandogli mezzo metro di lingua in bocca dopo soli 5 minuti (per fortuna che è etero!).
Stasera siamo andati a prenderlo alla stazione e poi lui, Aidan ed io, una volta raggiunti Anthony ed il suo moroso, siamo andati in un pub per chiacchierare allegramente.
Sono anche stato sfidato, dopo aver rivelato alcuni dettagli della mia convivenza con Anthony prima ed Aidan dopo a subire la loro stessa sorte, ma la mia accondiscendenza nel rivelare i miei lati peccaminosi ha fatto calare un silenzio tombale.
Sono forse diventato così scontato?
Ok, per chi legge il blog da tempo lo sono, eccome.
Finiamo la serata litigando con una delle cameriere, o meglio, io ci litigo e la definisco una stronza, spocchiosa e cafona con un cervello monocellulare, unica nota positiva il cameriere figo da me ribattezzato con il nome di Arturo.
Destinazione successiva: Cassero.
Ma qui sorgono i primi problemi: in fila per far fare la tessera ad Aidan e Baby stando per 40 minuti sotto la pioggia.
Ero fradicio.
Decidiamo quindi di ripiegare sul Red.
Ed eccomi qui: io su di un divanetto che continuo a ripetermi che cavolo ci faccio qui, 
Baby assediato da un vecchio orribile (ve lo giuro, 10 minuti fa sono dovuto scappare via, stavo per vomitare vedendo Baby e il vecchio sul cubo a strofinarsi) ed un altro tipo appartenente alla specie dei polpi, Aidan nelle mire di uno spagnolo.
Io a scrivere.
Sto diventando patetico: vado in disco e mi ritrovo qui a scrivere il blog.
Che stia sbagliando qualcosa?
Ci fossero almeno i miei amici fidati..,
Miranda è a casa a studiare, Charlotte a Bari, Samantha non lo so, di sicuro col suo moroso.
Non penso di essermi mai sentito così a disagio in vita mia come oggi.
Vado in una discoteca etero e mi diverto.
Vado in una discoteca gay e non mi diverto.
Che strani scherzi che fa la vita.
In fin dei conti questa serata non è poi così male, certo ne ho vissute di migliori, ma non mi posso di certo lamentare.

Che serata quella di sabato, per non parlare della domenica successiva.
Baby si è fermato a dormire da noi, a dire il vero è lunedì e quando sono uscito era ancora in casa, e Aidan è uscita dicendo che andava a far colazione.
Fino a Modena.
Non chiedetemi l'evoluzione della cosa perché non l'ho ben capita nemmeno io, so solo che alla fine è andata a salutare una sua amica.
Io e 
Baby siamo rimasti in casa a poltrire e chiacchierare tutto il giorno.
Finalmente verso sera Aidan è rientrata, giusto il tempo di cenare ed uscire quasi subito per comprare le sigarette.
Una volta rientrata è poi uscita di nuovo per andare da un suo amico, termine che, sinceramente, non mi convince come miglior definizione e, nonostante la negazione, non credo che la mia idea potrà mai cambiare.
Non possiamo certamente dire che Aidan sia stata di grande compagnia, ma d'altro canto ha i suoi problemi da risolvere.
Così, noi poveri abbandonati, abbiamo deciso di uscire e fare quattro passi, fino al pub dove lavora "mio marito", una carissima amica con la quale sono convolato a nozze alcoliche tempo fa ed il rito è stato celebrato da un birillo autostradale.
Il copione si è ripetuto: 
Baby ubriaco ed io a sorreggerlo.
Così, nell'arco di poco più di 24 ore, sono iniziate a spuntare frasi assurde nei nostri dialoghi.

Aidan: "Tesoro noi usciamo, vado a comprare le sigarette ed a fumare un caffè!".
Baby: "Sono ubriaco, ho le pupille dilatatate".
Io: "Si perché con l'operazione me lo avevano ast...aner...antes... Me l'avevano addormentato".

Ce ne sarebbero molti altri ma al momento credo possano essere sufficienti questi tre esempi.
Aidan è rientrata solo nella tarda mattinata del lunedì, trovando me e 
Baby ancora a letto nel mondo dei sogni.
Che week-end impegnativo, spero che i ritmi forsennati si calmino un po', comincio ad avere il bisogno di una relazione con materasso, cuscino e coperta.
Ora sto tornando a casa, 
Baby è sicuramente lì ad aspettarmi, Aidan dispersa chissà dove, forse avrò modo di incrociarla per le scale mentre si precipita in chissà quale destinazione.
Anche stasera avremo modo di spettegolare a lungo.
Buona notte.

Carrie

Carrie: THELMA E LOUISE

giovedì 17 gennaio 2013 0 commenti
No, questa non è una recensione del film, quanto più una similitudine.
In questo preciso istante Thelma è il mio cervello, Louise il mio cuore ed ora si trovano alla scena finale.
Nonostante siano quasi sempre andati d'accordo, adesso regna un caos primordiale che li ha catapultati nella confusione più totale.
Oggi ci siamo sentiti, è stata la prima telefonata dopo il mio sms.
È stata strana perché da un lato avrei voluto dirgli quanto mi fosse mancato, dall'altro non volevo più permettergli di farmi stare male di nuovo.
Credevo di essere preparato, di aver innalzato mille mura difensive e di essere pronto al contrattacco...
È stata una Pearl Harbor emozionale.
Come se non bastasse, ha giocato pure la carta di una sua carissima amica con la quale ho parlato per qualche minuto.
Non riesco a nutrire rabbia o il benché minimo risentimento nei suoi confronti, anche solo l'essermi imposto di non mandargli più sms fino all'odierna telefonata è stata una tortura.
Qualcuno ha detto che me ne sono innamorato, è certo che mi sia molto affezionato, se così non fosse non ci starei così male quando sparisce, ma parlare di amore mi sembra un po' eccessivo per il livello di conoscenza.
Forse sarebbe più corretto parlare di una infatuazione, ma qualunque cosa sia di certo è dolorosa in certi frangenti.
Lui ripete che vuole venire a Bologna in ogni caso, su questo non posso dire che non sia una persona matura: vuole comunque conoscermi meglio, vedere la città e farsi un'idea per il suo futuro.
Sarà una permanenza di una settimana per poi tornare a casa, se dovesse funzionare avremo poi modo di stabilire tempi e modalità del suo trasloco qui, in caso contrario potremo meglio definire un rapporto d'amicizia.
Stasera ho provato a chiamarlo, ma il copione si è ripetuto di nuovo: nessuna risposta.
Capisco che possa avere tutti i problemi di questo mondo, ma amico o chissà cosa io sia/possa essere sono sempre disposto ad ascoltare gli altri e trovare il modo per rasserenarli.
Probabilmente è intrinseco del suo io tendere a tenersi tutto dentro, se credessi nell'astrologia direi che il suo segno, il Capricorno, gli calza a pennello (lo so solo perché ho controllato su internet, di questa materia so solo che ci sono 12 segni e che io sono un Toro con ascendente Scorpione).
Non credo di ricordare una sola giornata della mia vita in cui tutto sia andato come programmato, senza qualcosa o qualcuno capace di stravolgerla e oggi non fa eccezione.
In compenso mi sono preso una mia soddisfazione personale: l'ennesimo cliente dell'hotel che ci ha provato spudoratamente con me, invitandomi anche ad uscire in serata per raggiungerlo in un art-bar del centro.
Ovviamente l'ho ringraziato e, nonostante fosse un bellissimo ragazzo francese, ho declinato l'invito, i miei Thelma e Louise (cervello e cuore) in questo momento sono su una Thunderbird verde pronti a lanciarsi nel Gran Canyon di fronte a loro.

Carrie

Carrie: NON CAPISCO...

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Credevo che la rottura col guagliuncello non avrebbe avuto una grande influenza su di me, eppure persiste una sensazione di vuoto interiore che mi tortura.
Non c'erano altre possibilità, è vero, nonostante questo è stata una decisione che mi fa soffrire.
So bene che ci stavamo ancora conoscendo, che non posso far appello a nessuna pretesa nei suoi confronti, ma non posso certamente venire ignorato da colui che ho fisso nei miei pensieri, la persona su cui ho riposto delle aspettative che potrebbero tradursi in amicizia o in relazione.
Sia da amico che da fidanzato, il suo è stato un atteggiamento irrispettoso ed in ambo i casi avrei finito col prosciugare di nuovo le mie energie verso una persona non altrettanto interessata a me.
Si è chiuso un nuovo capitolo, forse.
Non posso dirlo con certezza perché non ho più avuto modo di parlargli.
So che ha chiamato il giorno dopo ed ha parlato con Aidan, un minimo ha dimostrato di tenerci, ma il tutto è svanito nell'arco di 36 ore, il classico solito capitolo del suo essere interiore, non essendosi più fatto vivo.
Chi rompe paga ed i cocci sono i suoi, dice un famoso detto, ma di essere sempre io a pagare il conto sto cominciando a stufarmi.
Esistono ancora persone seriamente interessate a conoscere qualcuno, o è la solita favoletta che continuiamo a ripeterci fino a confondere realtà e speranze?
Ormai mancava poco alla sua venuta a Bologna, sinceramente non so come potrei reagire all'idea di ritrovarmelo davanti alla porta lunedì: da un lato mi verrebbe voglia di prenderlo a pugni, ma il mio essere buddista ha sempre la meglio in questi casi, al tempo stesso ho paura che finirei per saltargli al collo dalla felicità.
Che confusione interiore.
Basta, starmene qui e riflettere, fare congetture e rimuginare sul fallimento e le sue cause non mi porterà da nessuna parte.
Certo, una parte di me spera fortemente che domani mi arrivi una sua chiamata o che lunedì suoni il mio campanello, ma credo ormai che sarà impossibile che ciò accada, da come lui sta reagendo parrebbe tornato a percorrere il suo cammino.
La miglior terapia?
Tornare a conoscere nuove persone è per certo la miglior soluzione, potrei anche tornare al mio libertinismo sessuale, ma per l'immediato credo che la miglior scelta sia quella di starmene un po' per i fatti miei, riequilibrarmi e un domani, quando sarò pronto, rimettermi in gioco.

Carrie

Carrie: CARRIE IS BACK

martedì 15 gennaio 2013 0 commenti
Il 14 gennaio 2013 sarà una data da ricordare, un passo importante per la mia vita.
Non c'entra nulla il fatto che tra un mese sarà San Valentino, è una mera coincidenza, anche se uno degli avvenimenti risuona di un tetro richiamo ad esso.
Oggi ho fatto uno degli ultimi coming-out più importanti della mia vita: mia zia, la sorella di mio padre.
Le sono molto legato, anche se riusciamo a vederci poco, ma siamo molto in sintonia.
Erano anni che le avrei voluto confessare di essere gay, non so esattamente perché non l'abbia fatto prima, dopotutto le ho sempre confidato tutti gli altri miei problemi, sogni,...
Paura, dubbi, timori di ogni sorta, alla fine ho sempre preferito eclissare l'argomento e riformulare ogni frase prima di pronunciarla, evitando così di lasciarle capire la verità.
Ma mentire per me è uno sforzo disumano, qualcosa completamente contro la mia natura e, in fin dei conti, non era nemmeno giusto nei suoi e nei miei confronti.
Così è stato: tempo fa le avevo detto che c'era una cosa di me che dovevo dirle, una sorta di segreto importante che non avevo più voglia di tenermi dentro ed oggi, seduti sul divano, non senza un radicato senso di panico, ho pronunciato le famose parole: "Zia, io sono gay".
Nel mio fantasticare mi ero immaginato una reazione rilassata, comprensiva e quasi affettuosa, al grido dello slogan: "Sei sempre mio nipote, ti volevo bene prima e non vedo cosa possa cambiare adesso!".
Scoprire che non mi ero sbagliato su nulla è stata una liberazione.
Forse ho esagerato subito dopo, riversandole addosso tutto quello che avrei voluto raccontarle in questi anni e che stupidamente avevo tenuto dentro.
Vederla ascoltare tutte le mie avventure (e disavventure), poterle dire apertamente chi era Mr. Micro, che tra l'altro ha conosciuto, sentirla dire che è persino favorevole alle adozioni, mi ha sollevato l'animo.
Perché ci è così facile rivelarci agli amici, talvolta organizzando dei coming-out quasi teatrali, ma poi tendiamo a bloccarci con le persone che più ci vogliono bene?
Fuori piove, sto per scendere dall'autobus, ma l'idea di non avere l'ombrello non mi spaventa minimamente, anzi, sono quasi felice che ci sia la pioggia!
Se questa giornata mi ha dato veramente molto, togliendomi un peso enorme dalla mia coscienza, allo stesso tempo ha segnato un passaggio veramente difficile: chiudere con il ragazzo di Napoli.
È verissimo che una vera relazione non c'è mai stata, ma dal canto mio c'era ogni sforzo in tal senso, non posso dire altrettanto per lui.
Se mi piace una persona e, lo confesso, se mi sono affezionato troppo a lui, ho voglia di sentirlo continuamente, di sapere cos'ha fatto e cosa sta facendo, conoscere meglio il suo passato,... Credo tutte cose normali per chiunque.
I primi mesi sono state telefonate continue, ora, dopo 4 mesi di conoscenza con annesso incontro, è una fortuna se riesco a sentirlo due volte a settimana.
Chiamo, chiamo, chiamo e mai una risposta, poi, quando si degna finalmente di farlo, esordisce dicendo che non poteva rispondere perché era qui, lì, con questa persona, con quest'altra e così via.
Io ti sto mettendo al centro del mio universo, per te cosa rappresento?
No, non posso e non voglio continuare così, non è giusto dipendere dagli sbalzi d'umore di qualcuno.
Sono consapevole che la colpa è solo mia, che ho sbagliato io ad abbassare le mie difese ed ora ne devo pagare le conseguenze.
Ora ogni sua frase, il suo progetto imminente di trasferirsi a Bologna da me e tutto il resto, mi sembrano prese in giro, cose dette come un contentino del momento.
E adesso?
Cenerentola continuerà ad aspettare il principe azzurro che le riporti la scarpetta di vetro o s'infilerà dentro al primo negozio di scarpe ed uscirà con l'ultimo modello di Manolo Blanik mandando a quel paese il bel principino e quella fottuta scarpa?
Comunque sia, sono ancora single ed ancora in attesa del mio reale Mr. Big.

Carrie

Carrie: IL RITORNO DI POSTALMARKET... O QUASI

giovedì 10 gennaio 2013 0 commenti
Chiarezza è stata fatta, per lo meno ad uno dei quesiti, eppure avverto che qualcosa non va.
Subito dopo aver parlato con lui, il caso ha voluto che mi dovessi concentrare per aiutare Aidan in un paio di faccende che hanno monopolizzato il tempo a suo favore.Ieri mattina finalmente riusciamo a sentirci e vengo rimproverato di essere stato un po' assente nei giorni precedenti.Col cervello faccio un veloce rewind e mi rendo conto che, effettivamente, ha pienamente ragione, domandare scusa diviene così imperativo.Passa la mattina e si avvicina il momento di iniziare a lavorare, entro in hotel e vado a cambiarmi.Proprio in quel momento lui prova a chiamarmi, ma lo spogliatoio è pressoché schermato ai segnali degli operatori mobili, così vengo avvisato solo un quarto d'ora dopo dal solito sms di avviso.Uffa!La giornata si chiude con il totale silenzio.Oggi gli mando un messaggio, il salutino di rito, dicendogli che, dopo aver salutato mia madre e prima di entrare al lavoro, avrei provato a chiamare e così ho fatto.Nulla. Nessuna risposta e poi, come d'abitudine, la segreteria telefonica.Avrei voluto riprovare di nuovo stasera, di solito verso le 21:30 è il momento ideale poiché rincasa quasi sempre a quest'ora.Clienti, e-mail, telefonate e burocrazia varia m'impediscono di telefonare.Cavolo, sono 36 ore che non ci sentiamo.Ed ora sto tornando a casa, con un vuoto interiore dovuto a questo silenzio.Prima ero io quello freddo e distaccato, ora è lui a rendermi pan per focaccia, anche se confido in una casualità e non una qualche forma di ripicca.Quasi mi affido al fattore "ciclo mestruale maschile", in fin dei conti anche noi maschietti ogni 24 giorni abbiamo la luna storta.Adesso che faccio? Come posso ammazzare il tempo?Mi butto su internet armato di iPhone.Lo so, è inusuale per una persona che sul proprio profilo FaceBook ha messo lo stato sentimentale su "impegnato", ma i profili online sono sempre fonte di estrema follia e, per questo, un diversivo per il buonumore.Mai parole furono più vere.Guardo il primo profilo, all'inizio sembrava uno dei tanti, ma sul finale ero indeciso se angosciarmi o scoppiare a ridere.
- Ciao siamo una coppia molto affiatata di due ragazzi tra i 19 e 20 anni. - sento odore di coppia aperta in cerca di un terzo per sesso, forse anche un quarto, un quinto e così via.Meglio continuare la lettura.
- Il passivo dei due è alto 1.80 per 65 kg, moro e ben piazzato con due bellissimi occhioni verde scuro. L'attivo è alto 1.87 per 67 Kg, biondo, snello e con due occhioni azzurri. - che vi dicevo? È palese quali siano le loro intenzioni, ora verranno quasi certamente allo scoperto.
-Vendiamo qualsiasi capo di abbigliamento, usato, sudato e scopato su richiesta. Veniamo incontro a qualsiasi desiderio sessuale ma non incontriamo, solo alla consegna di quello che si è desiderato - Oh mio Dio/Buddha/Maometto/vari ed eventuali! Questa poi dovevo ancora sentirla, o forse dovrei dire leggerla.Su Postalmarket potevi comprare il tuo capo d'abbigliamento preferito, loro invece ti vendono i loro, addirittura "abiti scopati".Mi domando sinceramente un paio di cose.1. Ma per "scopati" intendono indossati durante il rapporto o che hanno cercato di montarsi un calzino, una canotta o un jeans?2. Chi mi garantisce che le tracce organiche presenti su di esso siano il frutto di un rapporto sessuale e non di una semplice masturbazione? Forse ti allegano una videocassetta a testimonianza del sistema di produzione.3. Hanno redatto anche un listino prezzi? Una specie di catalogo online con foto, descrizione del tipo di rapporto, locations, durata, taglie e colori disponibili.
Ok, dopo questa credo sia meglio non proseguire oltre, anche per oggi ho fatto il pieno.Sogni d'oro a tutti!
Carrie

Carrie: BISOGNO DI RISPOSTE

venerdì 4 gennaio 2013 0 commenti

Quando si parla di ruota karmica tutti pensiamo ad una eventuale svolta in positivo per il nostro destino.
Fatta questa precisazione, posso affermare con certezza di aver "forato" la mia ruota karmica, in questo preciso momento sono in panne e non ne ho un'altra di scorta.
In un solo giorno sono passato da uno stato di euforia, alla rabbia, finendo alla delusione.
Possibile che per la gente sia così facile indossare migliaia di maschere in base all'occorrenza, al contesto ed alle persone che le circondano?
Siamo noi, eterni sognatori, a manipolare la realtà per rendercela più bella oppure è stata indetta una nuova Santa Inquisizione contro tutte le Rapunzel che continuano a guardare fuori dalla torre in attesa del loro salvatore?
Oggi la giornata era partita quasi bene, subito una telefonata del cucciolo mi aveva messo di buon umore, a parte un paio di sue affermazioni riguardanti il lavoro, poi in giro a sbrigare delle commissioni per me ed Aidan ed infine pranzo giapponese.
E proprio lì la tragedia, gli udon ai frutti di mare mi si sono aggrovigliati in gola.
Devo imparare a non girovagare su FaceBook tra una portata e l'altra, c'è il serio pericolo di rovinarsi il pranzo.
Capito per puro caso su un post pubblicato dal cucciolo con su scritto: "Altri pochi giorni poi si vola a Milano!!!!! Per sempre...".
Ma come?
Stamattina finalmente mi dici una data certa per venire a Bologna e poi leggo questo post, non pare anche a voi che ci sia una qualche incongruenza, un errore o, per lo meno, uno sbaglio di regione?
Oltretutto si è sempre parlato di treno, non aereo, tutt'al più macchina, anche se questa ipotesi era stata scartata ormai qualche giorno fa.
Di primo impatto sono riuscito solo a lasciare un commento: "Milano?!?".
Poi il medesimo commento l'ho inoltrato anche via sms.
Aidan, per tutta risposta, ha ben pensato di andare a spulciare i vari post del suo profilo e, come se già tutto questo non fosse stato sufficiente, è saltato fuori anche un'altro problema.
Quando stavo tornando a Bologna dal nostro incontro, per puro caso avevo stretto amicizia con un suo omonimo che lo conosceva.
Il mattino dopo, parlando con il guagliuncello, vengo a sapere che si tratta di un ragazzo che, a suo dire, lo perseguita e lo pedina con una frequenza quasi giornaliera, col quale c'era stato un incontro di sesso e nulla di più.
Siamo finiti col litigare per colpa sua.
Con un simile presupposto, capirete il mio stupore nel vedere lo stalker mettere "mi piace" e lasciare commenti in quasi tutti i suoi post, lasciandone uno a sua volta ringraziandolo per la sera di Natale passata a casa sua.
Sinceramente non ci capisco più niente.
Saltando subito alle conclusioni finirei con il risentirmene, provando a ragionarci le cose non cambiano di molto, al contrario, vengono tirate in ballo frasi delle numerose telefonate che rendono tutto ancora più incasinato e con le quali finirei per ferirmi da solo.
Devo dire un inizio di anno nuovo col botto.
È ormai passata la mezzanotte, un nuovo giorno di sta facendo strada, un giorno che sarà molto importante e che porterà dei dovuti chiarimenti.

Carrie

Carrie: CAPODANNO 2.0

mercoledì 2 gennaio 2013 0 commenti

Un altro anno è passato, ne sono successe di cose: la storia con K, la disavventura con la Pera, Anthony che si fidanza col tipo con cui avevo un appuntamento,...ed infine, ma non per questo meno importante, la comparsa nella mia vita del guagliuncello.
Da buon anno bisestile è stato difficile, pieno di imprevisti, ma anche un'occasione per riflettere, ritrovare vecchi amici, liberarsi dei parassiti e conoscere nuove persone.
I festeggiamenti per salutare questo assurdo 2012 si sono svolti al Red, la nostra ormai solita meta quando abbiamo voglia di andare a ballare.
Così, insieme ad Aidan, "Carrie...non si tocca" ed i miei fidati tacchi 15 cm, ci siamo lanciati in questa nuova avventura.
Non abbiamo fatto in tempo ad entrare che già avevamo fatto amicizia con un gruppo di ragazzi, alcuni americani, che erano sulla porta.
Dentro ho incontrato una mia vecchia conoscenza, per un certo periodo era candidato a nuova Charlotte, che a sua volta ci ha presentato dei suoi amici, facendo aumentare il numero di nomi da ricordare, cosa per me impossibile.
La cosa più assurda si è verificata con "Carrie...non si tocca" che ha sperimentato l'ebrezza per la prima volta nel limonare un ragazzo, lasciando me ed altre persone basite.
Finiti i brindisi, ci siamo buttati nella mischia della pista da ballo, ma per tutta la serata avvertivo una sensazione di incompletezza: mi mancava il cucciolo, così l'ho soprannominato quando ci sentiamo.
Le linee telefoniche, com'era prevedibile, erano completamente sature, mi ci sono voluti 54 minuti prima di riuscire a chiamarlo per fargli gli auguri.
Eppure la sola voce non mi bastava, avrei davvero voluto che lui fosse lì con me, anche solo per abbracciarlo e stringerlo a me, godere della sua vicinanza mentre molti, ancora intenti nei festeggiamenti, continuavano ad abbracciarsi e baciarsi alla faccia di noi poveri single o in stato di "avanzamento lavori".
Poi finalmente dei visi familiari: Mallino & Co. ai quali mi sono subito accodato, concedendoci una sana pausa per fumare all'aperto.
Il resto della serata è trascorso con toni un po' meno vivaci, con me seduto nel salottino a pensare al cucciolo, a quanto mi mancasse ed a quanto ancora dovevo aspettare prima del suo trasferimento a Bologna.
Sicuramente è molto più vicino dell'ucraino, di Mark dell'Alaska, di Igor di Mosca o di Stephan di Sydney, ma quei miseri 570 km mi sembrano una distanza incalcolabile.
Dai Carrie, hai finalmente trovato un ragazzo splendido, non lasciarti andare alla malinconia solo perché dovrete stare separati ancora un po'.
In compenso ho fatto amicizia anche con il dj, è stata veramente grande, oltretutto ci siamo scambiati pure il contatto su FaceBook e credo che terrò monitorati i locali in cui andrà a suonare prossimamente per poterla sentire suonare ancora.
In conclusione è stato un capodanno diverso dal solito, una vera transizione nella mia vita.
Mi sono divertito parecchio, anche se la mancanza del cucciolo l'ho avvertita tutta.
Propositi per l'anno nuovo?
Non permettere a nessuno di prendermi per il culo e cercare di dare il massimo quando il guagliuncello sarà qui con me.
Felice 2013 a tutti!

Carrie