Biography

“Gay and the city” è molto più che una semplice trasposizione dell’ormai famoso telefilm ad un’ambientazione gay, sono scorci di vita reale di persone in carne ed ossa, specialmente di quattro ragazzi che, in un modo o nell’altro, sono l’immagine riflessa dei personaggi principali.

E’ cosi che compaiono Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, ad essi si aggiunge un piccolo universo di persone che ruotano attorno a loro: Stanford, Anthony, Mariah, Aidan e così via.

La nostra Samantha è un ragazzo di 23 anni dalle incredibili similitudini con la versione originale, specialmente nel linguaggio molto colorito di cui è dotato. E non solo quello…

Miranda, manager in carriera, ma che cerca in ogni modo di tenere vita privata e lavoro ben separati, spesso prediligendo il secondo, è un vero amico, sa essere presente ogni volta che qualcuno ha bisogno.

Charlotte, il nuovo acquisto del gruppo, è un ragazzo solare, divertente e con una classe decisamente adatta al suo ruolo. Ora è presto per parlarvi meglio di lui, ma rimedieremo quanto prima,

Carrie, ora tocca a me, in perenne ricerca dell’amore vero, nel mentre vivo la mia vita circondato da questi pazzi scatenati, mie ancore di salvezza. Un bacio a tutti loro, è il minimo che possa fare per dirvi grazie.

Siamo anche su Facebook, cercate le pagin “GAY and the CITY” e “Carrie Gay and the City” oppure chiedete l’amicizia a “Carrie Gayandthecity”.

Mentre sta per essere pubblicato il mio primo libro “Gay and the city”, mi sto già scatenando a scrivere il secondo, il cui titolo è merito di Miranda!

Content

Carrie: QUEL PIZZICO DI YVES SAINT LAURENT

domenica 27 marzo 2011 0 commenti

In questo preciso momento vorrei allegramente suicidarmi emotivamente! Si... insomma, staccare la spina dalle emozioni per intenderci!
Ok, le occasioni non mi stanno mancando, ma sempre meno spesso vedo negli altri ciò che vorrei.
Siamo talmente concentrati sulla ricerca dell'appagamento fisico da dimenticare ciò che siamo e che stiamo cercando?
Mai possibile che il principe azzurro abbia smarrito la strada e Cenerentola sia condannata alla sua bara di cristallo per l'eternità?
A volte è triste pensare che sia così, ma d'altro canto non siamo noi a dover cercare di cogliere i lati positivi di ogni momento della nostra vita?
Zitelle o non zitelle!

Aggrappati al miraggio della felicità migliaia di persone, etero e gay, continuano la propria strada, alla propria ricerca di Mr. Big.
Il problema di base è uno solo: siamo sufficientemente equilibrati con noi stessi e la nostra vita per affrontare una nuova rivoluzione?

L'arrivo di qualcun altro nelle migliori delle ipotesi equivale ad un gigantesco meteorite in rotta di collisione con la terra.
Abitudini, desideri, per non parlare della convivenza!
Un intero mondo pronto a sconvolgere il nostro!
Eppure non desideriamo altro che quel meteorite ci colpisca, ci distrugga... A voi sembra normale?

Soffriamo se non abbiamo qualcuno accanto ma, allo stesso modo, soffriamo per un'infinità di motivi quando lui c'è.
Quand'è che saremo veramente felici e soddisfatti di ciò che abbiamo?

Nemmeno dopo uno shopping sfrenato da Gucci e Louis Vuitton credo che un gay si sentirebbe completamente appagato, mancherebbe quel pizzico di Yves Saint Laurent.

Carrie

Carrie: IL COLPO DI FULMINE

martedì 22 marzo 2011 0 commenti
A chi di noi non è mai successo di restare folgorati a prima vista di qualcuno?
Incontrare una persona, parlargli un po' e ritrovarselo conficcato nella propria testa senza riuscire più a farlo uscire?

Il colpo di fulmine è la cosa peggiore che può capitarci perché rischiamo di restare estremamente delusi se viene poi a mancare la sua evoluzione in una relazione.
Ritrovarci completamente indifesi ad un rifiuto è una Caporetto emotiva.

Ma quando invece le cose prendono la giusta direzione ecco che il colpo di fulmine altro non è stato che una sorta di premonizione.

Dopotutto ad ogni relazione possiamo dire che ci sia stato un colpo di fulmine, con alcuni più forte di altri.
Riflettendoci bene tutte le nostre relazioni non sono forse iniziate perché al primo appuntamento un qualcosa di lui ci ha colpiti profondamente?

Ma in che maniera si viene liquidati?
Proprio l'altro giorno è successo a Charlotte e poco tempo prima a me.
Solitamente ci si sente dire frasi come il classico ed intramontabile "mi spiace ma non sei il mio tipo" il che aiuta a farsene una ragione molto più velocemente, non essendoci trippa per gatti.
Nel mio caso ecco un altro dei classici: "ti vedo solo come un amico!".
Charlotte è stato molto meno fortunato: "mi sono lasciato da poco e non voglio legarmi o far del male agli altri!", ma se hai un presupposto simile, perché gli inviti a cena? Le uscite? I tantissimi messaggi e squillini via cellulare?
Bastava semplicemente essere chiari fin da subito, limitarsi al sesso senza tutte le cavolate fatte citare sopra.
Perché alimentare false speranze che sai già di voler cancellare nel breve periodo di una settimana?

Inutile, cerchiamo di costruirci una difesa impenetrabile per evitare di soffrire nuovamente e basta poco per demolirle, specie quando rimani folgorato a prima vista le vedi crollare miseramente come un castello di carte.

Carrie

Carrie: A PROPOSITO DI MISTER BIG

domenica 20 marzo 2011 0 commenti
Sempre più spesso mi fermo a pensare a quanto sarebbe diversa la mia vita se avessi al mio fianco Mr. Big, quante cose riuscirei a fare con lui e potrei rendere la mia vita un po' più serena.
Non mi sto riferendo al sesso, specialmente adesso che, con una buona dose di meditazione, ho trovato un mio momento di distaccamento totale da esso.

Quei piccoli gesti che nella mia ultima storia erano per me importantissimi (ma non per Mr. Micro), quotidiani o sporadici che fossero, oggi cominciano a mancarmi, più dei gesti plateali!
Alzarmi di buon'ora per sgattaiolare fuori casa, correre dal pasticcere e cercare di rientrare, senza svegliarlo o non potró fargli la sorpresa della colazione a letto.
O ancora: ideare mille sistemi per svegliarmi prima di lui, accendere lo stereo con il cd preparato la sera prima e svegliarlo cantando "buon compleanno" di Irene Grandi.

Va bene, sono cose già state fatte, ma la mia fantasia non avrà alcun problema ad inventarsi qualcosa di nuovo.

Ma anche quei gesti non voluti possono avere un significato profondo.
Dormire abbracciati è un'emozione che dovrebbe mantenere la stessa intensità giorno dopo giorno come se fosse la prima volta in cui si dorme insieme e non ridursi ad un semplice rituale dato per scontato con il passare degli anni.

Ecco cosa mi manca di più: l'abitudinarietà, il susseguirsi di quei piccoli gesti giornalieri che spesso crediamo monotoni, dovuto quasi, ma che invece sono il cemento del rapporto.

Ora vorrei tanto respirare nuovamente quelle sensazioni e quei momenti, peccato che per riuscirci mi manchi solamente un piccolo dettaglio: Mr. Big continua a farsi desiderare!
Non è che lui sia un campione olimpionico di nascondino?

Carrie

Carrie: PICCHIAMI PLEASE!

sabato 19 marzo 2011 0 commenti

È normale avere delle fantasie e qualche perversione, è intrinseco alla natura umana che sia così!
Ma fino a che punto tutto questo rientra nella normalità e quando oltrepassa il confine della stranezza?
Ma ancora più importante: esiste questo confine?

Nella mia vita ho conosciuto molta gente strana, ciascuno con la sua mania: chi non riesce a fare sesso sdraiato sul letto, chi ci riesce solo da in piedi, gli amanti dei piedi, del fisting, del pissing,... potrei continuare per ore, ma immagino sia capitato a tutti noi.

Quello che più mi ha colpito è senz'ombra di dubbio Mirko, un ragazzo di poco più piccolo di me la cui stranezza stava nel raggiungere l'erezione solo se lo si prendeva a sberle.
Non buffetti o colpetti amichevoli, dei veri e propri ceffoni o, come diciamo a Bologna, degli "smatafloni".

Sulle prime l'avevo preso come uno scherzo, in fin dei conti se ti dicono "a me piace farlo violento" magari pensi in modo un po' animale, con una foga più selvaggia.
Ma quando la frase viene completata con "sentiti libero di prendermi a sberle, se piace anche a te faró lo stesso" ho capito che intendeva violento nel suo significato più semplice e comune.

La prima volta che facemmo sesso non vi fu bisogno di nulla a parte un paio di sculacciate e la cosa mi rasserenó, facendomi credere che l'uso della violenza fosse solo un qualcosa in più.
Due sere dopo mi fermai nuovamente da lui ma questa volta sembrava fosse entrato in sciopero.
45 minuti dopo e una mandibola slogata feci il grande passo: saltai in ginocchio e gli mollai un ceffone.
Lo feci più per rabbia che con l'intento di fargli venire l'erezione, ma i risultati furono incredibili.
Quasi istantaneamente lo sciopero era stato revocato e "lui" era decisamente sveglio!

Non fu una conoscenza duratura, un giorno ero io quello senza erezione a causa della stanchezza e lui, convinto della sua infallibile terapia, mi assestó una sberla.
Dopo due secondi di stupore si fece posto la rabbia, tanto da arrivare a tirargli un pugno in bocca, cosa che nel suo basso ventre sembró essere gradita.

Fu l'ultima volta che lo vidi, non fanno per me delle relazioni vissute in un ring da pugilato, preferisco di gran lunga una più noiosa e qualunquista storia tradizionale.
E nemmeno per una notte di sesso sopporterei di essere preso a sberle.

Altre mille sono le manie e le perversioni, con un pizzico di "fortuna" avrò modo di affrontarne altre in queste pagine!

Carrie

Carrie: ESSERE PIU' SAMANTHA

martedì 15 marzo 2011 0 commenti

Ieri Charlotte mi ha fatto presente un lato di me che dovrei cercare di correggere: devo imparare ad essere un po' più Samantha.
Ma come si fa?!?

Non penso che ci si possa alzare una mattina e, sorpresa! Oggi sei qualcun altro!

Secondo Charlotte il mio modo di rapportarmi con gli altri è troppo da bravo ragazzo e questo fa si che tenda a diventarne più amico che qualcos'altro.
Ma io per primo non credo che finire a letto con qualcuno sia il metodo migliore per scovare Mr. Big.
Come posso quindi cambiare così tanto da diventare qualcun altro?
Dovrei annientare la persona che sono oggi, demolire il mio intero passato e ricominciare tutto da zero.

Sulla carta essere un po' più Samantha può anche sembrare facile, ma quando la tua indole non è dello stesso parere può risultare più facile attraversare l'oceano Atlantico camminando sull'acqua!

So che in parte avrebbe ragione, è come se in questo momento fossi sdraiato sul letto ad aspettare che squilli il telefono ma non succede mai perché non ho dato il mio numero a nessuno.
Ma siamo sicuri che abbia voglia di rispondere?

Carrie: GIOCATTOLI

domenica 13 marzo 2011 0 commenti

Proprio qualche giorno fa mi stavo facendo una domanda tanto ironica quanto veritiera: se il migliore amico dell'uomo è il cane e quello di una donna è il diamante, perché quello di un gay è il vibratore?

Abbiamo tre tipologie di ragazzi sotto le coperte: gli attivi, i versatili ed i passivi, se queste tre componenti fossero bilanciate non avremmo grossi problemi, ma così non è.
Ogni 10 ragazzi gay mediamente si contano 1 attivo, 3 versatili e 6 passivi.
È facile capire come in fin dei conti vi sia carenza del "fattore A" e non potendo gli attivi in circolazione sopperire alla grande richiesta, ecco che il gay medio trova rifugio varcando le porte di un sexy shop.

Ma siamo sicuri che la risposta al quesito sia così materiale? Io credo di no, sono convinto che i gay sotto questo aspetto siano ancora più materiali, o per meglio dire "fisici".
Se fosse tutta un questione di "carenza da attivi", ci si limiterebbe ad un semplice acquisto fatto di preservativi, lubrificante e vibratore.
Allora perché spesso finiscono per comprare 2/3 dell'inventario del negozio?
Vibratori, falli, dildo, protesi per fisting, allungatori e molti altri "cosi" di cui non solo mi sfugge il nome, ma anche l'impiego che se ne dovrebbe fare!
Il gay brama il sesso e, anche in presenza di un partner, non disdegna di far ricorso anche agli "accessori".
Certo che per svegliare la coppia in un momento di passione assopita può andare più che bene!

Anni fa, dopo una delle tante liti con annessa rottura con Mr. Micro, entrai in un sexy shop dove lavorava una mia amica e ne uscii con un vibratore.
Abitando al tempo ancora con mia nonna non potevo prendere qualcosa di troppo esplicito ed optai per quello dalla linea più futuristica possibile.
Ha avuto vita breve. Dopo nemmeno un mese era sparito.

Voi quale immagine preferireste? Vostra nonna alle prese con un vibratore cosciente di ciò che è e lo usa oppure, saldamente ancorata alla propria ingenuità, l'idea della nonna che con quel coso prova a montare la maionese?
Personalmente non saprei quale delle due scegliere, confido che si sia limitata a buttarlo via non sapendo di cosa si trattasse.

Carrie

Carrie: LE ANOMALIE DEI PROFILI ON-LINE

mercoledì 9 marzo 2011 0 commenti

Spesso girovagando per le community vado a leggere il contenuto delle schede descrittive e gli spazi in cui gli utenti parlano liberamente di se e di ciò che cercano.
Sono uno dei pochi a farlo perché per lo più la gente comune si limita a guardare la foto e, solo raramente, se hai suo superato l'esame visivo talvolta leggono anche qualcosina di te.
Ma siamo sicuri che sia un bene leggere sempre tutto? Non sarebbe il caso di limitarsi un po' visto quello che certa gente scrive nel proprio profilo?
Questo post è dedicato per l'appunto alle follie degli utenti delle community.

Iniziamo con un profilo fresco fresco in cui mi sono imbattuto appena 5 minuti fa.
Ecco cosa dice la descrizione: "Cerco tipetti che vogliono farsi pisciare addosso.
Cerco gente carina pulita e molto porca.".
Scusate, ma viste le sue intenzioni... quel "pulita" mi stona un po' con il resto della frase.

Un altra categoria sono quelli che scrivono: "sarebbe bello amare ed esseri amti chissà io mi metto in gioco" e poi è da sei mesi che aspetti che ti rispondano, o peggio ancora per le prime due settimane ti hanno tempestato di messaggi, poi improvvisamente non ti rivolgono più nemmeno la parola, come se improvvisamente tu abbia contratto una forma virtuale di febbre esotica o peggio.

Di sicuro spessore sono quelli che nello spazio "in cerca di" rispondono "amicizia", poi nel profilo ti ritrovi con delle cose tipo: "Ciao Sono P#######o, ho fisico asciutto magro longilineo e delineato ,abbronzato capelli ed occhi castani altezza 163 x 50 kg Di bella presenza sano pulito ragazzo serio insospettabile di buone maniere dolce e cucciolino riservato ! CERCO RAGAZZI SIMILI A ME Astenersi CHECCHE, EFFEMINATI, PARANOICI, GRASSI , VECCHI PUTTANE CESSI e chi non si fa i cazzi suoi ..........." Ok per il discorso dell'astensione nonostante abbia elencato i 9/10 della comunità omosessuale italiana, quello che proprio non riesco a capire è come possano centrare termini come "bella presenza", "sano", "insospettabile" e "riservato" quando si cercano amici. Ok sul riservato, magari non si è dichiarati e la famiglia potrebbe insospettirsi se al tuo fianco ci fosse la reincarnazione di Platinette. E poi di nuovo con quel "pulito"! Ragazzi ormai la doccia è in tutte le case, magari qualcuno si dimentica di averla, ma sono casi isolati!

Questa è adorabile: "Heyyy.... c'è nessuno?!?!?!?!?!?!". Che dire! Tesoro ti sei registrato in una community con oltre 300mila iscritti... direi che di gente ce n'è in abbondanza!

Talvolta le incongruenze non ci sono solo nelle descrizioni o nei contenuti delle schede.
Spesso capita che, oltre alla voce "in cerca di" con le solite risposte "amicizia", "relazione" o anche tutte e due, la descrizione di ciò che si cerca riporti un bel "Non cerco sesso" ed allo stesso tempo la serie di foto a disposizione includano 1 del fisico ed un bellissimo book fotografico della propria zona pubica.
Scusate ma qualcuno mi spiega cosa c'entra un pisello con un'amicizia?
Passi per la relazione, magari ci teneva a mettere in chiaro fin da subito ciò che aspetta al possibile futuro candidato alla carica di fidanzato, ma a un amico?
La coerenza si è definitivamente estinta o siamo noi gay ad esserne totalmente privi?

Poi ci sono quelli che usano il profilo per fini non contemplati dalle categorie amici, sesso e relazione.
"maschi atletici con cui praticare, anche, sport: nuoto, bici, corsa o anche uno solo di questi tre". Scusate ma non si fa prima ad iscriversi ad una palestra e fare amicizia con qualcuno lì dentro?

Di certo molto rilevante ed obbligatoriamente da inserire in questo post il titolo del profilo "cosa devo dire?". Non credo di poter essere io a scriverti il profilo, se non sai nemmeno tu chi sei o cosa vuoi, prima di iscriverti avresti dovuto fare in minimo di chiarezza (o forse anche conoscenza) con te stesso.

Infine "buon lavoro a tutti". Vi prego, illuminatemi perchè proprio non ci arrivo! In quanto ad originalità non ne difetta, ma... come direbbe Paola Cortellesi: "Riparliamone"!

Credo che alla fine l'unico ad aver ragione completamente e senza possibilità di appello sia un ragazzo con cui ho scambiato un paio di messaggi e che, in una semplice frase, ha espresso un concetto totalmente discordante con la massa: "No pari requisiti!".
Semplicemente geniale!

Carrie

Carrie: TEMPO DI GUERRA FREDDA

lunedì 7 marzo 2011 0 commenti

Avete mai notato come la gente osservi gli altri con la convinzione di riuscire a carpirne chissà quali informazioni, segreti o identità?
Ma ancora più divertente è cercare di catalogare questi osservatori cronici!

È da un mese che ho iniziato questo "studio" e posso dire che, in conclusione, si puó dividere la società in osservatori single ed osservatori di coppia.
E non tanto influisce se etero o gay, è proprio lo stato relazionale che fa la differenza!

E quando uno dei due é in forte maggioranza sull'altro, ecco avere inizio il conflitto bellico giocato tutto a suon di sguardi!

In una serata single la coppia in minoranza è sicuramente l'attrazione della serata, mentre se al contrario, ad una festa di persone impegnate, il single è il frutto proibito o il pericolo!
Nella realtà etero in questa situazione, il single è visto come il nemico per tutto gli appartenenti al suo stesso sesso, mentre conquista una connotazione ben diversa per il sesso opposto.
In una festa gay è più difficile fare una distinzione netta, il tutto si gioca sulla base del singolo individuo e del tipo di coppia che sta portando avanti. Ecco infatti che si passa dall'essere etichettati come un pericolo dalla chi geloso e possessivo, non importa se tu sei bellissimo o il sosia del mostro di Lockness, se sei iper palestrato o una caricatura di Blob, sei single e per questo libero (spesso a suoi occhi passi anche per il disponibile ed affamato di sesso). Oppure come l'amico per quelli in cerca di rapporti sociali oltre alle conoscenze che uno già possiede, amicizia che nei più dei casi non avrà un seguito oltre a quella serata.
Dulcis in fundus ecco diventare perfino il giocattolo di turno se la coppia è aperta anche ad altri partecipanti.

Ma pensandoci bene, le stesse etichette non sono forse quelle che una coppia gay affibbia ai partecipanti di un single party?

In fin dei conti, se proprio non puoi evitare di dover partecipare, la soluzione migliore a questo problema è solo uno: quando si riceve l'invito chiedere sempre chi sono gli altri partecipanti, ci darà per lo meno il modo di prepararci a quello che ci aspetta.

Carrie

Carrie: RIFLESSIONE

sabato 5 marzo 2011 0 commenti

Inizio questo posto con una precisazione: non questo blog il posto per condurre una battaglia, credo che arrivati a questo punto le cose debbano essere chiarite di persona o, in caso contrario, lasciare che due strade si dividano definitivamente senza cercare oltre delle risposte che non potranno mai essere date. Ma ci sono delle risposte?

Una lunga telefonata con Alexander è proprio quello che ci vuole per ricordarci che non sempre possiamo avere ciò che desideriamo. Nel caso specifico la morale si arricchisce del fatto che bisogna anche saper voltare pagina per poter continuare a guardare avanti.

Scruta il tuo futuro osservando il tuo passato.

Ma alla fine dei conti cosa significa essere un gay 33enne single al giorno d'oggi?
Una domanda imponente, un po' come decidere cosa si vuol fare da grandi!

Uscire per locali e ritrovarti circondato da coppie fidanzate non è proprio l'ideale di serata e nemmeno il dover assistere come mercoledì scorso alla fiera dell'ormone!

Colleghiamoci ad internet e vaghiamo di profili in profili, e poi ancora profili, altri profili, di nuovo profili fino a quando non ti addormenti completamente esausto!
E poi al risveglio ti rendi conto che il tuo vagabondare per la rete ha finito per attrarre l'attenzione di qualcuno che, ovviamente, non cerca quello che tu hai da offrire!

Allora proviamo con il passaparola degli amici fino a quando uno di loro non ti raggira per trascinarti in un appuntamento al buio.
Gesto apparentemente lodevole se non fosse che voi due agli occhi del vostro amico altro non siete che le ultime due zitelle dell'elenco amici di FaceBook e crede che per logica voi siate l'ultima disperata possibilità di accasarvi.

Ma quindi cosa significa?

La risposta giusta è forse la più banale di tutte!
Vuol dire vivere e godersi la propria libertà da single non dimenticando di guardarsi attorno quando esci o se sei in internet. E perchè no, anche accettando gli appuntamenti al buio dei tuoi amici, se tu non hai ancora trovato Mr. Big magari potrebbero presentartelo loro!

Carrie

Carrie: AMO LE CRITICHE

giovedì 3 marzo 2011 0 commenti
Forse su questo risulterò un po' maligno, ma scrivendo queste pagine fino ad oggi ho voluto essere esattamente così come sono, impegno che cercherò di mantenere fintanto che Gay and the city continuerà ad esistere.
In fin dei conti non avrebbe alcun senso per me mantenerlo se poi dovessi fingermi chi non sono, alterare la realtà o chissà quale altra manipolazione.
Sono una persona sincera, un libro aperto e non posso negare a me stesso la mia persona, nemmeno se dovessi cercare di compiacere qualcuno potrei finire col ferire me e la mia dignità.
Certo non sono così presuntuoso da identificarmi nella perfezione, ma nemmeno tanto falsamente modesto da non saper riconoscere in me stesso una bella persona.

E' con questa premessa che ci tengo a far presente a qualcuno in particolare che i suoi commenti ai miei post non sono stati cancellati, ma semplicemente copiati in un file per dare la giusta risposta ad una serie di obiezioni che mi ha mosso dopo essersi sentito in difetto.
Amo le critiche, ma quelle basate su fondamenti razionali, non su delle realtà rivedute a proprio piacimento ed a personale beneficio, per cui ecco quanto ho da dire.

Anzitutto, tengo a precisare, mia cara Carrie (uhm..forse dopo una bella passata di aspirapolvere sui fianchi?!), che solo ora ho realizzato che effettivamente sapevo chi tu fossi ancor prima di conoscerti a Gennaio... infatti quando ti ho visto per la prima volta e per tutto il tempo che ci siamo visti anche con Charlotte non mi ero reso conto veramente di chi tu fossi PROPRIO PERCHE NON CI ERAVAMO MAI VISTI NE FREQUENTATI PRIMA ( da notare, quindi, che il mio precedente "rapporto telefonico" con te e il "rapporto reale vissuto" con Charlotte sono totalmente diversi...) .....

Partiamo subito dal presupposto, anche se probabilmente non ne eri a conoscenza, che il tuo esordio con la battuta sull'aspirapolvere potevi decisamente risparmiartela, specie se la rivolgi ad una persona che per 10 anni ha sofferto di anoressia e che è stato molto vicino a lasciarci le penne per questo, ma dopotutto hai appena dimostrato di essere superficiale basandoti solo sull'esteriorità delle persone.
Verissimo che io e Charlotte siamo due persone diverse, ma io non ho mai parlato di un paragone di storie, tutt'al più di tua storia con Charlotte e conoscenza con me.

E' solamente dopo aver litigato con Charlotte, dopo un'accurata riflessione, che ho realizzato il tutto...ovvero che noi si, effettivamente ci eravamo sentiti per telefono e chat circa una settimana...

Certo, la nostra conoscenza non è stata delle più durature, ma ci terrei a precisare che la durata andrebbe rivista un po' al rialzo, qui si difettano altre due settimane abbondanti.

Giusto per precisare ancor di più tutte le dinamiche, io poi sono sparito perché purtroppo mi rubarono il cellulare e inoltre i miei genitori, che non erano proprio così open-minded all'epoca, scoprirono che iniziavo a navigare sui networks gay... quindi pensarono bene di sottrarmi il pc e cancellare tutto per un po' di mesi... che ci vuoi fare, del resto ero ancora 17enne allora.... quindi forse ti sei anche risparmiato una denuncia!!

Ovviamente chi sta a svariate decine di chilometri da te non può certamente immaginare le vicissitudini a cui la vita può averti sottoposto come tu non puoi immaginare cos'abbia vissuto io nella mia vita, tuttavia mi sfuggono però due dettagli di sicuro spessore.
Il primo è che stranamente il cellulare ti fu rubato, ma nella mia speranza un giorno di riavere tue notizie, almeno per accertarmi che tu stessi bene, continuai per svariato tempo a mandare sms a quel numero e di tanto in tanto a farti uno squillo. Che strano... suonava! Se io rubassi un cellulare per prima cosa ci metterei dentro la mia scheda! E nel caso opposto se fossi io la vittima del furto, come anche già successo, mi farei rifare una sim card con il mio numero facendo disattivare quell'altra in mano di chissà chi.
In secondo luogo non sono così stupido da non sapere che un 17enne è un minorenne, ho ancora la vecchia sim del telefonino che usavo per mandarti i messaggi e... che stranezza assurda!
Memorizzo sempre i numeri riportando il nome, un numero indicante l'età e la sigla della provincia. A quanto pare qualcuno ha mentito spudoratamente visto che il numero riportato è 19.
A proposito, con il termine incontro di solito si intendono due persone che fanno conoscenza con lo scopo di vedere se ci può essere affinità. Ma io non ho mai parlato di affinità sessuale o cos'altro, credo si possa benissimo incontrare una persona per amicizia
Per l'appunto ho usato in questo caso il verbo "incontrare".

Ribadisco che proprio perché non ci eravamo MAI visti e dato che tu mi mandasti una tua foto talmente piccola dove non si vedeva niente, io quando ti ho conosciuto qualche mese fa non ho nemmeno pensato che tu potessi essere "quel" Davide... ne sono veramente dispiaciuto, di tutto questo casino....

Se ben ricordi io ho una specie di fobia nei confronti delle macchine fotografiche, odio essere fotografato e persino ripreso da una telecamera.
Ti avevo detto che avevo solo quella, una sorta di miracolo vista la mia antipatia per certi apparecchi e in ogni caso l'incontro avrebbe poi posto chiarezza.

Ora che però mi sono scusato con te pubblicamente per il mio comportamento avuto in tenera età da teenager (si cambia, sai, nella vita..si matura!) , ci tengo a chiarificare ulteriormente come la relazione avuta con Charlotte sia stata completamente differente rispetto a quella "non avuta" con te... proprio perché la prima l'ho vissuta, mentre con te non mi ero mai nemmeno visto, avendo solamente sentito la tua voce (tra l'altro, per telefono...)

Ti ringrazio per le scuse, almeno ripagano un minimo il lungo periodo in cui ero preoccupato che ti potesse essere successo qualcosa, come vedi un cuore ce l'ho anch'io.
Nemmeno mi passa per la testa di fare un paragone sulla relazione che tu hai avuto e la conoscenza con me, ciò di cui parlavo è stato di un comportamento avuto per primo e poi rinfacciato ad altri, personalmente mi suona un po' come una nota stonata.

Precisato tutto ciò, dato che la comunità gay bolognese è moooolto piccola e come vedi si viene a sapere sempre tutto, ti auguro una buona continuazione di gossip e di shopping al Mercato per comprare le tue borse di Dior e i cappellini blu di paglia...
Però un avvertimento... prima di gettare merda sulle persone pubblicamente, io ti consiglio vivamente di informarti prima sulla reale dinamica degli avvenimenti coi diretti interessati...
So che scrivere su un blog fa molto SexandtheCity, chic, snob e quant'altro possa piacerti, ma credimi
...risulteresti moooolto moooolto più corretto, come dici di essere.

In fin dei conti è rincuorante sapere che sei venuto a conoscenza del post, perché sinceramente non avevo nulla da nascondere quando decisi di scriverlo. Altrimenti non l'avrei fatto e ad un confronto non mi sottraggo mai.
Molto carina la battuta sul mercato, ma i cappellini blu di paglia proprio non me li ci vedo addosso, non so quando mai tu mi abbia visto con uno di essi.
Io ho parlato della fine della storia per ciò che ho potuto vedere, il che comprende anche sms ed e-mail. Certamente non avremo avuto modo di dialogare direttamente, ma i suoi pensieri su di lui li ho compresi chiaramente. Per cui a correttezza direi di non essere decisamente in difetto.
Avevo Charlotte che non capiva esattamente cosa stesse provando e stava entrando in crisi, una bella soglia alla depressione che determinati messaggi altro non hanno fatto che spingerlo a varcarla. Se lo scopo a cui miravi con tutto ciò era fare chiarezza... direi proprio che hai ottenuto l'effetto contrario.
A me sembrava decisamente di più uno sfogo puro e semplice.
E ti ricordo che ho scritto che, nonostante come fosse andata fra di voi, io ne ero dispiaciuto perché in voi avevo visto una bella coppia.

Inoltre, postato questo commento sarò talmente PREO di tutta questa situazione patetica che potrò anch'io dedicarmi allo "sfondare al lavoro".... In effetti, seppur ferito sentimentalmente da Charlotte (che solamente dopo 20 giorni avermi conosciuto mi disse "ti amo"....ah Carrie, scrivi un post anche su questo!! ahahaha), per vostro dispiacere sono riuscito con ottimo voti tutti gli esami fatti durante l'ultima sessione di Gennaio... insomma, senza più rancore e con una mia totale indifferenza a partire da domattina, ognuno proseguirà per la propria strada.....chi sognando il principe azzurro su GRINDR, chi lavorando in Hotel con le borsette di Dior comprate al Mercato e messe nel bagagliaio, chi con una Laurea (e poi chissà!) .....

Come ho sempre sostenuto, non c'è rimedio migliore per curare il proprio cuore ferito del lavoro, o comunque dedicandosi intensamente ad una qualche attività.
Per quel che riguarda il discorso del "ti amo" forse è il caso che rileggi il post della rottura, sono stato io stesso a scrivere di avergli detto di andare con calma e non lanciarsi come suo solito.
In più perché dovrei essere dispiaciuto dei tuoi risultati negli studi? Non auguro del male nemmeno a chi veramente se lo meriterebbe, di certo non voglio cominciare con te!
Certo è che la caduta di stile nel dover rinfacciare la laurea... potevi proprio risparmiartela.
Credi che una persona sia migliore di un'altra solo perché può appendere un pezzo di carta alla parete?
Credo che i valori nella vita siano altri, primi fra tutti l'umiltà.

E per concludere con il tuo ultimo commento lasciato nel post:

e la tua spocchia su BRADSHAW...lasciala nel tuo Hotel! almeno io avrò una Laurea.... ;))

Se è per questo "mercato" si scrive con la lettera minuscola, forse questa tanto ostentata laurea non comporta una conoscenza dell'italiano pari ad un ridicolo, patetico, miserabile ed insignificante diploma professionale da agro-tecnico.
E già, a cosa vuoi che possa essere servito studiare 5 anni, venire premiato al Ministero come uno dei migliori studenti d'Italia con annessa borsa di studio? A chi mai verrebbe in mente di restare ignorante, di limitarsi ad un titolo di studio da terzo mondo? Un folle, sicuramente!
Beh, preferisco un miliardo di volte restare un contadino diplomato che uno spocchioso laureato.

Carrie


Carrie: L'ASTINENZA

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Quando un gay è in astinenza le cause possono essere solo tre.

La prima, ma non applicabile all'intera collettività omosessuale, è l'essere stato mollato da poco. Talvolta è valido anche nel caso in cui siamo stati noi a mollare, ma solo a condizione che l'amore sia ancora vivo e vegeto.
I più a questa situazione reagiscono lanciandosi in ogni letto disponibile visibile all'orizzonte, ma altri preferiscono una meno movimentata clausura monacale.
A me è successo dopo la fine della storia con Mr. Micro, anche se ad effetto ritardato! 8 mesi di totale castità, il che non comprendeva persino un innocuo bacio.
Quando capisci che sei pronto a tornare alla vita? Non c'è una data di scadenza, lo capisci quando, svegliandoti una mattina, scopri che chi stai abbracciando non è il tuo cuscino.

Seconda causa dell'astinenza è il fattore religioso.
Assai poco comune quello di stampo cattolico in cui per un uomo amare un altro uomo non è peccato a condizione che l'unione non venga consumata, c'è negli ultimi tempi una strana estremizzazione del buddismo ed altre filosofie di stampo spirituale con amplificazione del senso di rinuncia ai piaceri della carne.
L'elevazione spirituale e il controllo del tuo corpo, istinti animali compresi, sta recentemente rinfoltendo le partecipazioni alla vita monacale.
Ma siamo proprio sicuri che la totale rinuncia sia la chiave degli insegnamenti? Non è che forse ci volevano semplicemente indicare che, come per ogni altra cosa, non bisogna abusare del sesso per avere la nostra pace interiore? E la totale mancanza di sesso è sicuramente una forma di abuso vista al contrario.

La terza è forse la più scontata e prevedibile: non faccio sesso perché non trovo nessuno con cui farlo.
È sicuramente la situazione più probabile per ognuno di noi, ma ciò che rende interessante questo punto è il cercare di capirne le cause.
Si "cause", perché non si puó ricondurre tutto a un solo fattore, questo è il tipo di astinenza più variegato fra tutti.
Alcuni soffrono da sindrome da top model che è causa di un irrefrenabile alterazione della vista per il quale, se non assomigli almeno un po' al ragazzo che sfila a pagina 36 di Vogue, sono completamente incapaci di vedere.
Capirete quindi che la loro riserva faunistica per la caccia si riduce notevolmente a pochi esemplari.
Altra causa è la timidezza cronica che assale quando qualcuno si avvicina.
Una delle reazioni più comuni è una frettolosa corsa verso il bagno sperando che non ci sia fila e ci si possa così barricare al sicuro.

Ma qualunque sia la causa o il tipo di astinenza, siamo sicuri che abbia una connotazione così negativa?
Forse di tanto in tanto una pausa potrebbe persino rivelarsi tonificante, ma sempre entro certi limiti.
Talvolta siamo così occupati a concentrarci solo sul sesso che non rischiamo di dimenticarci che c'è un intero mondo fuori dal nostro letto?

Carrie

Carrie: NON SONO UN EREMITA

mercoledì 2 marzo 2011 0 commenti

Qualcuno mi ha fatto presente che, feste a parte, non parlo mai degli incontri con altri ragazzi e di come siano andati i miei appuntamenti.
Vero e c'è anche una ragione ben precisa.

Non faccio tantissimi incontri, sia per il fatto che non cerco avventure e quindi già solo questo comporta una scrematura non indifferente, sia perché la persona mi deve colpire in un qualche modo per far si che ci si incontri.
A volte basta poco, magari anche solo una frase, un interesse, una luce particolare nei suoi occhi o chissà cos'altro, ma senza questa scintilla proprio non c'è speranza!

Da quando è nato il blog di appuntamenti ce ne sono stati, non molti a dire il vero, ma comunque non mi sono ancora dedicato a tempo pieno alla vita monacale di clausura.

Il problema di fondo per cui non ne parlo qui (ma lo farò sicuramente nel libro) è che sia dialogando che inserendo l'amicizia con queste persone su Facebook, parlare di ciò che ho provato al primo appuntamento e di quello che di loro mi piace o meno, non rientrerebbe nel gioco del corteggiamento, sarebbe un vantaggio solo esclusivamente loro ed io amo giocare ad armi pari.

Vuoi che ti dica che mi piaci un casino? Ok!
Vuoi che ti dica quanto vorrei tuffarmi nei tuoi occhi e nella luce che emanano? Perfetto!
Vuoi che ti dica che da quando ti ho visto per la prima volta ho perso la testa completamente per te? Nessun problema!
Ma queste risposte te le devi meritare, le devi cogliere da quelle lievi sfumature che ci saranno nei prossimi incontri, nel mio modo di guardarti, da ciò che ti dirò... non andare a casa e aprire il blog per sapere cosa ne penso di te!
Sarebbe un po' troppo comodo e triste!

Per questo motivo qui, eccezion fatta se un domani uno degli appuntamenti dovesse andare a buon fine, non parlerò di appuntamenti.
Vi anticipavo che invece sarà una cosa che sarà presente nel libro... ma tanto da qui al giorno in cui sarà ultimato ne sarà passata di acqua sotto i ponti, quindi sarà decisamente in differita e il ragazzo in questione spero abbia avuto modo di capire altrimenti cosa penso di lui.

Diciamo però che delle uscite fatte di recente... qualcuno che mi potrebbe interessare più degli altri c'è, ma vi toccherà tenere la curiosità perché più di questo, almeno per ora, non vi rivelerò assolutamente nulla!

Carrie

Carrie: QUASI QUASI LO FACCIO

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Odio alzarmi la mattina e dopo circa mezz'ora, passata tra bagno, vestiti e caffè, accorgermi che fuori sta nevicando e che tutto è ormai coperto da uno strato bianco.
Io detesto la neve! Mi piace solo nella sua proiezione più romantica: un bel camino accesso, una calda coperta sul divano, la neve fuori ed Mr Big con me, abbracciati a coccolarci.
Così si che mi piace, ma in qualsiasi altra forma per me la neve resta solo un fastidio!

E così, bloccato in casa, ecco il mio cervellino vagare per mete lontane nella sua folle corsa creativa.
E oggi cosa mi è balenato per la testa?
Gay and the City: il libro!

Ok sarebbe troppo comoda prendere i post del blog e trasformarli nei singoli capitoli, per tanto ispirandomi al blog ed alla vita di tutti i giorni, ho deciso di iniziare a scrivere un nuovo libro, accantonando quelli su cui già stavo lavorando in questo periodo.

Confesso di avere ancora una visione molto embrionale del progetto, ma come mia consuetudine, prenderà forma solo durante la sua stesura.
Magari di tanto in tanto vi darò qualche assaggio di quanto realizzato.

Carrie