Biography

“Gay and the city” è molto più che una semplice trasposizione dell’ormai famoso telefilm ad un’ambientazione gay, sono scorci di vita reale di persone in carne ed ossa, specialmente di quattro ragazzi che, in un modo o nell’altro, sono l’immagine riflessa dei personaggi principali.

E’ cosi che compaiono Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, ad essi si aggiunge un piccolo universo di persone che ruotano attorno a loro: Stanford, Anthony, Mariah, Aidan e così via.

La nostra Samantha è un ragazzo di 23 anni dalle incredibili similitudini con la versione originale, specialmente nel linguaggio molto colorito di cui è dotato. E non solo quello…

Miranda, manager in carriera, ma che cerca in ogni modo di tenere vita privata e lavoro ben separati, spesso prediligendo il secondo, è un vero amico, sa essere presente ogni volta che qualcuno ha bisogno.

Charlotte, il nuovo acquisto del gruppo, è un ragazzo solare, divertente e con una classe decisamente adatta al suo ruolo. Ora è presto per parlarvi meglio di lui, ma rimedieremo quanto prima,

Carrie, ora tocca a me, in perenne ricerca dell’amore vero, nel mentre vivo la mia vita circondato da questi pazzi scatenati, mie ancore di salvezza. Un bacio a tutti loro, è il minimo che possa fare per dirvi grazie.

Siamo anche su Facebook, cercate le pagin “GAY and the CITY” e “Carrie Gay and the City” oppure chiedete l’amicizia a “Carrie Gayandthecity”.

Mentre sta per essere pubblicato il mio primo libro “Gay and the city”, mi sto già scatenando a scrivere il secondo, il cui titolo è merito di Miranda!

Content

Carrie: 2012 ADDIO

lunedì 31 dicembre 2012 0 commenti

Ormai il 2012 volge al termine, un altro anno sta per chiudersi e diventare una serie di ricordi.
Quest'anno avevo scritto l'ennesima letterina a Babbo Natale, ma poi non so esattamente perché non l'abbia pubblicata, è rimasta lì, chiusa nel mio iPhone.
Ecco cosa c'era scritto:

"Caro Babbo Natale,
negli ultimi due anni ti ho chiesto ripetutamente di trovare sotto l'albero il mio Mr. Big, ma a quanto pare te ne sei altamente sbattuto i maroni.
A nulla sono valse le minacce, compresa quella di gambizzarti le renne (fossi in te starei attento a volare sopra Bologna, ho già tutto il necessaire per mettere in atto la mia vendetta), il che significa solo una cosa: sarai anche il più amato dai bambini, ma per noi già grandi sei uno stronzo.
Non basta questo per impedirmi di scriverti ugualmente, anche se per il mio Mr. Big mi sono dovuto arrangiare da solo.
Quello che ti chiedo è di regalare 365 giorni meravigliosi a tutti coloro che conosco.
Ti prego, regala a Miranda l'ebrezza dell'amore, a Charlotte ogni bene possibile, a Samantha...credo che il vibratore già ce l'abbia, quindi ripiego sulla serenità ed una perfetta armonia col suo fidanzato.
Regala a Giuditta una bambina meravigliosa come sua madre, a Psyco un uomo che finalmente la capisca, ad Aidan la quiete che tanto merita, al suo ex uno psichiatra che sappia fare il suo mestiere, a mamma Cristiana il successo nel lavoro, a Mr. Micro la capacità di accontentarsi solo del suo fidanzato, a K di far chiarezza su chi e cosa vuole, alla ex Charlotte di saper apprezzare un ragazzo a prescindere dalla sua dichiarazione dei redditi, ad Ellysand di avere un futuro solare con i suoi bimbi, a tutti gli amici di Casalecchio di realizzare i loro sogni, a tutti coloro che leggono il blog di avere una vita di gioia, felicità e serenità.
Infine ti chiedo per il guagliuncello di trovare presto un lavoro a Bologna e di darmi la capacità e le energie per renderlo felice.

Carrie".

L'anno vecchio è stato un anno importante per me: il definitivo allontanamento dell'ex Charlotte, la comparsa di K, la Pera, la gravidanza di Giudy, l'arrivo del guagliuncello, la mia fase "zoccola" e così via.
Il 2013 deve ancora iniziare e già porta un carico di responsabilità notevoli, specie in previsione dell'arrivo a Bologna del guagliuncello.
La sua presenza complicherà la mia vita ed è da tantissimo tempo che aspettavo che ciò accadesse, l'ho desiderato con tutto me stesso.
Proprio ieri sera, mentre mi coricavo, provavo ad immaginare come sarebbe stata la prima sera a casa con lui: sdraiati sul letto, baci e coccole a non finire, sdraiati su di un fianco, con la sua schiena appoggiata al mio petto mentre lo abbraccio e l'accarezzo, sentendo i suoi respiri ed il battito del suo cuore.
Niente sesso, per quanta potrebbe essere la voglia la prima sera con lui non comprenderebbe questa componente, come pure altre notti a venire.
No, quello arriverà col tempo, prima dovremo sopperire alla estenuante conoscenza telefonica a scapito di quella di persona.
Ma è un ragazzo davvero speciale, diverso da chiunque altro abbia conosciuto fino ad oggi e questo mi da un'energia nuova.
Per il resto tutto rimane un mistero: andrà bene, andrà male, sarà lui il mio Mr. Big tanto atteso,...?
Una cosa certa è il mio fioretto per il 2013: non permettere più a nessuno di prendermi per il culo (scusate la caduta di stile ma come direbbe la mia amica Fla "quando ce vò ce vò!").
Quindi attenti, sta arrivando una Carrie molto battagliera!

Felice 2013 a tutti!!!

Carrie

P.S. Nel 2011 mi avete regalato un anno stupendo con quasi 10mila  pagine viste. Quest'anno sono state quasi 30mila. Non so proprio come potervi ringraziare! Un bacio a tutti voi che seguite il mio blog! ^.^

Carriera: UNA GIORNATA CON "CARRIE...NON SI TOCCA!"

lunedì 24 dicembre 2012 0 commenti

Giovedì "Carrie...non si tocca" ha ben pensato di venire a Bologna e fermarsi un paio di giorni.
Il mio saluto è stato un "Ciao! Come sta tuo fratello?!?", lo so, non sono stato diplomatico e neppure delicato, ma voi non avete visto suo fratello, al quale ho dedicato persino un fan club su FaceBook.
Dopo un primo pomeriggio e serata a tentare l'autodistruzione con lui ed Aidan, il giorno successivo ci siamo svegliati tutti e tre in condizioni che rasentavano lo stato di zombie.
Una colazione al bar obbligatoria come disperato tentativo di riprenderci, poi Aidan è dovuta scappare da un suo amico in difficoltà, lasciando il piccoletto fra le mie grinfie.
Tranquilli, ci siamo semplicemente limitati ad una passeggiata in centro per le compere di Natale.
"Carrie...non si tocca" ha così capito cosa vuol dire andare a far shopping con un gay: vedere qualcosa che piace in vetrina, girare per tutta Bologna al solo fine di escludere un articolo che sia più bello, per poi tornare al primo negozio.
Lì avevo visto una sciarpa, lì un cappello, in quello un colbacco,... Proprio quest'ultimo è stata la causa di una duplice imbarazzante figuraccia, come se a me non capitasse mai.
Entriamo in un superstore molto famoso, OVS giusto per non fare pubblicità occulta, dove avevo visto un colbacco in pelliccia sintetica che mi piaceva. 
Abbiamo perlustrato tutto il piano terra e quello interrato, ma non riuscivamo a trovarlo da nessuna parte.
Prendiamo le scale per tornare di sopra e, attraversando un corridoio, vedo passare un ragazzo decisamente molto carino, tanto da farmi dire: "Ma che pezzo di maschio!".
Subito dopo vedo uno che mi somiglia, vestito identico, anche lui con una Luis Vuitton Damier Graphite 55 proprio come la mia...un momento: ma quello sono io ed ho appena definito "Carrie...non si tocca" un pezzo di maschio...
Dopo aver proseguito nella mia inutile ricerca del colbacco, mi arrendo e chiedo direttamente ad una ragazza dove fossero, sentendomi rispondere che erano terminati, gli ultimi tre erano quelli in vetrina.
Non ho avuto modo di ribattere che la mia faccia, triste e sconsolata, aveva già detto tutto, tanto da far partire la commessa verso le casse per chiedere se poteva darmela.
È vero: quando mi concentro nello shopping sono tremendo, eppure in quel frangente mi sentivo in colpa nei confronti di questa ragazza che si stava dimostrando così disponibile.
Purtroppo la risposta fu negativa e la mia faccia trasmise tutto il mio dispiacere, tanto da farla scattare in una nuova corsa per trovare un suo superiore a cui chiederlo.
Ma anche il secondo esito non fu migliore, tanto che ripartì alla ricerca di qualcuno con un grado gerarchico ancora più alto, ricevendo risposta positiva ed interrompendo le sue corse.
Non mi era mai capitato che, per comprare un qualsiasi articolo, dovessi far smontare una vetrina, è una strana sensazione, ma ancora più appagante è stata la mia marcia trionfale verso la cassa per pagare, sentendomi orgoglioso e potente nell'aver ottenuto il mio colbacco, quanto Giulio Cesare, trionfante, entra a Roma acclamato dalla folla dopo la conquista della Gallia.
Arrivata l'ora di pranzo ci siamo diretti in un bar gay vicino al mio posto di lavoro, luogo in cui il giovane etero al mio fianco ha sconvolto la giornata di un paio di ragazzi.
Nel pomeriggio una breve passeggiata fino ai viali e poi in stazione per prendere il treno e tornarcene a casa, dove più tardi ci saremmo rivisti con Aidan.
La serata è stata molto più tranquilla di quanto potessi aspettarmi: cena, chiacchiere e, istigati da Aidan, una partita a obbligo o verità.
Tre ore di gioco, con una breve pausa per una telefonata di Miranda, che ha portato ad un impiego anomalo delle mollette da bucato.
Aidan ha dovuto usarle come strizza capezzoli, io ho dovuto mettermele nei maroni e "Carrie...non si tocca" in ambo i posti con l'aggiunta di doversi depilare a ritmo di musica con una pinzetta da ciglia, ovviamente l'area da depilare erano sempre i maroni.
Dopo uno degli ultimi obblighi, quando ho dovuto dare un bacio a stampo al ravennate, abbiamo deciso di andare a nanna, in parte per la stanchezza, ma anche per evitare di scadere in chissà cos'altro.

Carrie

Carrie: REGOLE DI UN QUASI EX SINGLE

lunedì 17 dicembre 2012 0 commenti

È da quasi 3 mesi che mi sento regolarmente con questo ragazzo, mi sono fatto oltre 1000 km di viaggio fra andata e ritorno per incontrarlo, abbiamo già avuto la nostra prima lite e stiamo pianificando molti aspetti della nostra vita insieme.
Confesso che mi spaventa un po', sarò davvero pronto per una storia, seria per lo meno nelle intenzioni, per il mio prossimo futuro?
Sto parlando proprio del guagliuncello.
È passato fin troppo tempo da quando ho detto "ti amo" l'ultima volta, per ora è ancora presto per dirlo, ma nulla toglie che mi sia molto affezionato, saldamente legato e vincolato a lui.
Aprire gli occhi al mattino, alzarsi, vestirsi, scendere le scale, camminare per strada, prendere l'autobus, fare colazione, lavorare, pranzare, fare la spesa, risalire le scale, mettere ordine in casa, stirare, uscire per l'aperitivo, cenare, ridere con gli amici, ballare, sdraiarsi a letto, guardare un film alla tv, addormentarsi e sognare, non c'è uno solo di questi gesti in cui i miei pensieri non siano rivolti a lui.
È bello trovare un nuovo centro al proprio universo emozionale, ma sappiamo quanto il destino sia bastardo in certi frangenti.
Proprio ieri mi sono visto con mia madre e siamo andati a mangiare una pizza, di ritorno a casa un ragazzo molto carino mi ha letteralmente abbordato sul bus.
All'inizio le solite chiacchiere di circostanza, poi domande sempre più personali fino al fatidico: "Mi dai il tuo numero?".
Non posso negare di essermi sentito lusingato da tale richiesta e le mille attenzioni nei miei confronti, ma perché adesso?
Sono stato sulla piazza per 3 anni e salti fuori solo adesso?!?
La mia risposta poteva essere solamente una: "Scusami, ma c'è già qualcuno nella mia vita".
Fosse capitato più di tre mesi fa non avrei esitato un secondo a dargli il mio numero di cellulare, non avete idea di quanto fosse carino, ma ora no, mi interessa solo conoscere meglio il napoletanino.
E poi sembra una presa in giro, è come invitare a cena un senzatetto per fare un'opera buona senza sapere che il giorno prima ha fatto 6 al Superenalotto.
Ma è risaputo, sono situazioni che capitano solo quando hai qualcuno, mentre da sei single non ti considera nessuno.
Come se tutto questo non fosse già di per sé sufficiente, ci si mette di mezzo anche una regola fondamentale che chiunque dovrebbe tenere meno a mente.
Purtroppo sono costretto a mettere per una volta le corna a "Sex and the city" a favore de "Il diavolo veste Prada" ed alla famosa frase "...quando la tua relazione andrà a rotoli sarà il momento per una promozione".
Esiste un profondo legame fra lavoro e sentimento, ma tale rapporto ha il difetto di essere inversamente proporzionale: ottimo rapporto con il partner equivale ad una situazione terrificante in ambito lavorativo, al contrario quando sarai ad un passo dalla promozione ricordati che tornerai single quanto prima.
E così sembra essere la mia attuale situazione: finalmente uno sviluppo positivo in campo emotivo ma una situazione estenuante al lavoro, fatta di tensioni, incomprensione ed una buona dose di stronzaggine da parte di alcuni colleghi.
In passato avrei posto rimedio molto velocemente: cambiare posto di lavoro, ma con la crisi in atto non è certo un buon momento.
Non mi resta altro che continuare a godere dei piccoli passi col guagliuncello e stringere i denti continuando falsamente a sorridere sul posto di lavoro.

Carrie