Biography

“Gay and the city” è molto più che una semplice trasposizione dell’ormai famoso telefilm ad un’ambientazione gay, sono scorci di vita reale di persone in carne ed ossa, specialmente di quattro ragazzi che, in un modo o nell’altro, sono l’immagine riflessa dei personaggi principali.

E’ cosi che compaiono Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, ad essi si aggiunge un piccolo universo di persone che ruotano attorno a loro: Stanford, Anthony, Mariah, Aidan e così via.

La nostra Samantha è un ragazzo di 23 anni dalle incredibili similitudini con la versione originale, specialmente nel linguaggio molto colorito di cui è dotato. E non solo quello…

Miranda, manager in carriera, ma che cerca in ogni modo di tenere vita privata e lavoro ben separati, spesso prediligendo il secondo, è un vero amico, sa essere presente ogni volta che qualcuno ha bisogno.

Charlotte, il nuovo acquisto del gruppo, è un ragazzo solare, divertente e con una classe decisamente adatta al suo ruolo. Ora è presto per parlarvi meglio di lui, ma rimedieremo quanto prima,

Carrie, ora tocca a me, in perenne ricerca dell’amore vero, nel mentre vivo la mia vita circondato da questi pazzi scatenati, mie ancore di salvezza. Un bacio a tutti loro, è il minimo che possa fare per dirvi grazie.

Siamo anche su Facebook, cercate le pagin “GAY and the CITY” e “Carrie Gay and the City” oppure chiedete l’amicizia a “Carrie Gayandthecity”.

Mentre sta per essere pubblicato il mio primo libro “Gay and the city”, mi sto già scatenando a scrivere il secondo, il cui titolo è merito di Miranda!

Content

Carrie: NOSTALGIA

lunedì 31 ottobre 2011 2 commenti
Immancabilmente eccola lì, come una spada di Damocle pronta ad abbattersi su di noi al primo momento di distrazione: la nostalgia.
Non parlo di quella che si nutre verso le persone, quanto i gesti o le situazioni che queste ci hanno regalato.
A Bologna c'è la tradizione domenicale o durante i ponti festivi della passeggiata in centro, camminando per le strade principali scrutando le vetrine e preparandosi agli ormai imminenti acquisti per il periodo natalizio.
Ecco allora i bolognesi riversarsi in via Indipendenza, via Rizzoli, via Ugo Bassi, al Pavaglione, via d'Azeglio e per finire, ma di certo non ultime per importanza, via Farini e Galleria Cavour con le loro vetrine delle grandi marche.
In questi due giorni credo non ci sia stata una coppia gay che sia rimasta in casa, al contrario hanno ben pensato di fare tutte una bella passerella davanti alla vetrina del mio posto di lavoro.
Perfino andare a fumare una sigaretta induceva un istinto a lanciarla addosso a qualcuno: troppo amore nell'aria può essere deleterio, specie per i nervi di un povero single.
Abbandonati gli istinti omicidi, ho optato per mettermi davanti allo schermo del computer per sistemare un po' di lavori senza mai distaccarne gli occhi, evitando così ulteriori provocazioni.
Ed eccolo finalmente, il momento tanto atteso: l'ora di cena e la strada si svuota per almeno 45 minuti, è il momento perfetto per una sigaretta in santa pace.
Almeno in teoria, ma si sa, la realtà spesso riserva delle sorprese.
Infatti eccola lì, giusto in tempo per la seconda boccata, apparire alla finestra prospiciente il fidanzato del ragazzo gay che abita al primo piano.
Ce l'avete con me?
Pensare che al tempo di Mr Micro, la passeggiata domenicale in centro era più una tortura: lavorando a pochi da piazza Maggiore ormai conosco ogni singolo mattone che compone il Crescentone, Palazzo Comunale, Palazzo del Podestà e la Basilica di San Petronio, stavo quasi pensando di cominciare a dare ad ognuno di loro un nome e salutarli ogni volta che ci passo, ormai siamo pure in confidenza.
Lavorare 8 ore in centro e, nel tuo giorno di riposo, sentirsi dire: "Amore, andiamo a fare una passeggiata in centro?" provoca strane reazioni sia a livello fisico che psicologico, annesse strane nausee che, se non fossi un maschietto, mi avrebbero fatto credere di essere rimasto incinto.
Eppure quelle sensazioni, il camminare mano nella mano, guardare e commentare insieme alle vetrine... quanto mi mancano!
Posso pur sempre continuare a sperare che Mr 427 giunga di sorpresa a Bologna e si presti a farmi compagnia, ma purtroppo sul breve termine questo non è possibile.
E nemmeno ricorrere agli amici sarebbe un pagliativo sufficiente, è bellissimo stare con loro, ma mancherebbe quel pizzico di magia necessario a marchiare a fuoco nella memoria quel momento.
Stavo quasi pensando di scrivere a Babbo Natale, ormai i doni dovrebbe aver finito di prepararli, chissà che con questa crisi non abbia aperto come secondo lavoro una bella agenzia matrimoniale: ti svegli al mattino ed al posto dei soliti pacchi, pacchetti e pacconi ti ritrovi sotto l'albero l'uomo dei tuoi sogni con solo un fiocco rosso addosso.
Per il momento beviamoci un bel drink in compagnia della nostra nostalgia.

Carrie

Carrie: GAY AND THE CITY O DESPERATE HOUSEWIVES?

0 commenti
Inizio a pensare seriamente di aver sbagliato titolo dato al blog e di conseguenza al libro. Da quando ho in testa Mr. 425 assomiglio più ad una casalinga disperata: casa, lavoro, serata al lavoro in discoteca e stop. Si, vita sociale ristretta all'osso, salvo qualche pomeriggio a portare in giro i biglietti del DocShow in cui ne approfitto per sbirciare le vetrine e pianificare i futuri acquisti.  Di tanto in tanto Miranda riesce a strapparmi dalla monotonia in cui sono caduto, ma sarà sufficiente? Di solito le pantofole saltano fuori a relazione iniziata, ma con Mr. 425 non ci sono ancora nemmeno le fondamenta, a malapena il progetto. Possibile che sia diventato un così bravo ragazzo al punto tale da comportarmi come se fossi sposato quando nemmeno sono fidanzato? A lui penso in continuazione, ma questo non cambia il mio status da single o la voglia di uscire e distrarsi. Eppure così succede, con regolarità giornaliera. Urge una terapia d'urto, un elettroshock emozionale per tornare ad essere me stesso, ritrovare Carrie e scacciare la "suora di clausura" che si è impossessata di me. Qualcuno conosce un esorcista?  
Carrie

Miranda: GAY IN CARRIERA

venerdì 28 ottobre 2011 1 commenti


... parrucchiere, shampiste, truccatrici, commesse.... c'è chi dice che i lavori dei gay siano quelli....

a volte di parla di camionisti viziosi, operai col perizoma di pizzo...

ma qualcuno di voi conosce qualche gay in carriera?....

Beh io si e ve ne parlerò nelle prossime puntate....

se qualcuno avesse qualche altra professione, potete scrivermi a: miranda@gayandthecity.it

Baci,

Miranda

Carrie: 16 REGOLE (DEFICIENTI) PER RICONOSCERE UN GAY E 16 REGOLE (INTELLIGENTI) PER RICONOSCERE UN ETERO

domenica 23 ottobre 2011 7 commenti
Qualche tempo fa mi avevano inoltrato una mail con le 16 regole per riconoscere l'omosessualità latente o meno in un uomo ed ho deciso di replicare ad ognuna delle contestazioni traslando i casi al mondo eterosessuale, ecco cosa ne è saltato fuori.
Cominciamo su: come riconoscere l'omosessualità latente.

01. Se hai passato i trent'anni, sei single, sei magro e senza pancia, sicuramente sei gay!

02. Hai un gatto a casa anziche' un cane? Sei gay. Il gatto è un cane in versione gay: si pulisce da solo, mangia pesce e non si ubriaca mai, e l'uomo che ha un gatto a casa, vive un rapporto gay. D'altra parte quando chiami un cane, lo fai con dignità maschile: "Vieni quà, cane di merda!", "A cuccia, bastardo!" Invece un gatto lo chiami con cose tipo "Bsss-bsss", "Micio-mao", "Kitti kitti"

03. Al bar chiedere il caffè decaffeinato, allungato o macchiato e' tipicamente da frocio! Il caffè è caffè ed e' maschio! Al limite lo si corregge con whisky o grappa!

04. Ricordarsi il nome di più di quattro torte è da gay, perche' l'uomo conosce solo il necessario per fare colazione al bar! Non esiste un uomo che entra al bar e chieda: "Mi scusi, potrei avere due porzioni di lemon pie e una di brownies?". Se proprio vuoi esercitare la memoria, sappi che ci sono più di 20 squadre in serie A e ciascuna squadra ha più di 25 giocatori!

05. Ancora peggio è ricordarsi a memoria i testi delle canzoni e canticchiarle alle prime tre note esclamando: "Uhhhhhh, bella questa..." Tutto cio' che l' uomo vero conosce al riguardo sono: le prime parole
dell'inno d'Italia e almeno un paio di cori da curva.

06. Guardare la scadenza dei prodotti al supermercato è cosa da gay, perché l' uomo è immune a tutto ciò che è scaduto!

07. "Mi piace ballare" e' da froci! Il macho non gradisce ballare, ma va in discoteca solo per cercare la figa!

08. Non inoltrare mail dell'amicizia, formule dell'amore e tutte quelle minchiate a base di foto di bambini, fiori, angioletti e cani. Questa roba ti viene recapitata da donne o da qualche altro frocione che, non bastasse, ti minaccia pure se non inoltri!

09. Fare gli squillini al cellulare del tipo: "Ti sto pensando..." è proprio roba da finocchi! L'uomo al cellulare sta poco, dice l'essenziale e ascolta se necessario!

10. Mantenere l'auto pulita come un gioiellino, e' tipico degli omosessuali.
Il vero macho sa che il tempo e' un suo alleato, e dopo un paio di mesi il vento, la polvere e la pioggia donano un tocco di vissuto che rende inconfondibile la sua automobile.

11. Iscriversi ad un corso di latino americano con un' amica sperando di portarla a letto non e' assolutamente da uomini! Piuttosto passa il confine e vai in Svizzera; li' costa meno, fai prima, e soprattutto non ti fai spaccare i coglioni per 3 sere (minimo) dall' amica.

12. Il macho, piuttosto che una puntata di "Amici della DeFilippi", sceglie la differita di uno spareggio-salvezza per la permanenza nel campionato UISP, perche' l'uomo vero vive di calcio e per il calcio.

13. Mai adoperare termini tipo "scemo", "stupido" o addirittura "sciocco".
Il macho ha l'obbligo morale di utilizzare ogni qualvolta possibile la parola "Minchia" e, non appena si presenta l'occasione, la frase "Vai a fare in culo, stronzo!". Adatta a tutte le occasioni mondane, resta
l'intramontabile "Ehi, testa di cazzo"

14. Evitare accuratamente gli analcolici fuori dai pasti. Chi si limita a bere un po' di vino o di birra a pasto, rischia la perdita della propria identita' maschile. Mentre il vero uomo beve solo alcolici, beve fino a che e' in grado di ruttare senza sboccare e ripiega sugli analcolici solo all'ottavo giorno di permanenza forzata in un area desertica.

15. Fare il ruttino interno e' cosa da finocchione frustrato! Il rutto e' un innocente espressione di salute e benessere da liberare in tutta la sua potenza monsonica.

Se invece di leggere, imparare e farti i fatti tuoi, hai notato che le regole sono 15 anziche' 16 come dichiarato, allora il tuo e' un caso disperato di tipica "Curiosita' femminile".

Ecco invece le 16 regole per riconoscere l'eterosessualità, raramente latente.

01 Se hai passato i trent'anni, hai una pancia gonfia come una mongolfiera (tipico abuso di birra), la pelle moscia e le rughe che sembrano la cartina topografica della Nuova Zelanda, sei decisamente eterosessuale e per di più single perché in quelle condizioni nessuna ti si fila.

02 Hai un cane in casa che ogni volta che entri ti salta addosso cercando di addentarti alla gola? Sei decisamente eterosessuale, perché quella povera bestia sta aspettando da una settimana che tu alzi quel culo flaccido dalla poltrona per dargli qualcosa da mangiare. In più i tuoi continui insulti non depongono a tuo favore, ti sei mai chiesto perché il cane continua a cagarti nelle scarpe?

03 Alzarsi al mattino alle 6:00 ed essere al bar alle 6:25 chiedendo un caffè corretto con la grappa è decisamente da etero. Capisco che tu non aspiri ad incontrare la persona della tua vita proprio quel giorno, ma se capitasse... gli diresti "Ciao" con un alito che sembra appena uscito da una distilleria? Se invece sei già sposato prega solo di non incontrare tua moglie o d'ora in poi al mattino ti ritroverai costretto a prendere solo un succo di frutta!

04 Ingurgitare qualsiasi cosa passi per le mani senza saperne il nome è decisamente da etero, almeno la minima decenza di saper la differenza fra "crostatina" e "candeggina" potrebbe risultare utile ai fini della propria sopravvivenza.

05 Proprio vero... sapere i testi delle canzoni è da gay... ma almeno noi lo facciamo in pubblico. Inutile rinchiudersi in bagno e sfarfugliare parole nemmeno italiane quando si è sotto la doccia. Se abiti da solo per lo meno ricordati di chiudere la finestra altrimenti tutti i vicini sentiranno benissimo quel "Respiri piano per nananananananananana, ti addermenti di sera ti risvegli nanananana". Nemmeno i classici conoscete!

06 Andare al supermercato e acquistare tutto quello che ci passa davanti è da etero. Solo loro hanno la capacità di comprare il prodotto che, a parità di peso e qualità, costa 20 volte più degli altri ed è appena scaduto. Conseguentemente il tasso di ricoveri in ospedale è altamente più elevato nella popolazione eterosessuale, tanto che stanno pensando di creare una carta fedeltà per raccogliere punti.

07 Il maschio etero non sa assolutamente ballare. In discoteca ci va nella speranza di rimorchiare e, quando finalmente trova la ragazza che lo incuriosisce, inizia a contorcersi nella pista, nemmeno fosse un'anguilla epilettica. Ragazzi miei, lo volete capire che in questo modo l'unica speranza per voi di fare colpo è sperare che lei sia cieca?

08 E' risaputo, dietro grandi uomini ci sono grandi donne, ma dietro le e-mail rompi palle conosciute come catene di S. Antonio, ci sono sempre dietro dei piccoli uomini, come se non bastasse perfino etero. Mai possibile che noi gay dobbiamo sempre essere i destinatari delle vostre e-mail idiote e, se ve le rispediamo indietro, v'incazzate con noi? Scusate... ma chi è che ha stracciato i maroni per primi?

09 Il classico uomo etero medio non ha bisogno del cellulare: lo perde ogni 5 minuti netti, non sa nemmeno come si accenda, si dimentica sistematicamente il PIN (compreso quello 0000) e non si accorge che sta suonando a meno che non se lo sia infilato nelle mutande.

10 Tenere l'auto completamente invasa da immondizia è tipicamente eterosessuale, soprattutto quando le bottiglie di birra gli si incastrano sotto il pedale del freno e finiscono per schiantarsi con la macchina contro innocenti platani piantati lì 30 anni prima.

11 Evitare di accontentare una propria amica, o peggio la propria fidanzata, accompagnandola ad una scuola di ballo latino-americano è decisamente da etero, perché nel primo caso si è costretti ad andare in Svizzera e pagare perché una gliela dia, nel secondo caso si è talmente rincoglioniti da non pensare che la fidanzata per i 3 mesi successivi indosserà una bella cintura di castità in titanio.

12 Guardare solo esclusivamente il calcio e vivere di calcio è sicuramente un comportamento etero, specie quando hai la fidanzata vestita solo di lingerie sexy al tuo fianco e tu preferisci guardare 22 cretini che corrono dietro ad un pallone.

13 L'uso di espressioni molto colorite è un tipico comportamento eterosessuale, specialmente quando si adottano termini come "minchia" mentre si è in chiesa o "Vai a fare in culo, stronzo!" quando si è appena stati fermati ad un posto di blocco dai carabinieri.

14 Bere superalcolici in maniera forsennata è un classico atteggiamento etero in quanto, se ci trovassimo davanti ad una sfida etero contro gay, noi vinceremmo alla grande. Ormai vi siete talmente distrutti il fegato che al decimo cicchetto di assenzio dovreste essere ricoverati per una cirrosi epatica fulminante.

15 Dare libero sfogo ai propri gas interni è decisamente da etero, specie quando siete in uno dei ristoranti più chic della città, giacca e cravatta obbligatori, appena sorseggiato il primo bicchiere di champagne, date libero sfogo all'aria contenuta nel vostro corpo (e non parlo solo di quella rilasciata attraverso la bocca).

Se non ti sei accorto che le domande solo 15 allora sei irrimediabilmente eterosessuale, infatti alle elementari non sei andato oltre al numero 11, guarda caso lo stesso numero di giocatori della tua squadra preferita presenti in campo durante una partita di calcio.

Non me ne vogliano gli etero, la mia è una risposta sarcastica ad una e-mail deficiente che ho ricevuto, ho tantissimi amici etero ed eccezion fatta per un paio, nessuno di loro si avvicina anche solo minimamente a questo stereotipo.
Prendiamola in ridere, in fin dei conti chi la fa l'aspetti!

Carrie

Carrie: TORNARE CON I PIEDI PER TERRA

sabato 22 ottobre 2011 3 commenti

Come qualcuno di voi avrà capito dal titolo del post la fase euforica è terminata.
Non che di Mr. 417 non mi interessi più niente, al contrario il solo pensare a lui mi fa battere il cuore all'impazzata, ho solo riacquisito la mia parte razionale che era venuta meno.
Ora posso affrontare la cosa a mente lucida, analizzando tutti i pro (alcuni miliardi) ed i contro (meno di una decina), e scegliere la mia strada, anche se in cuor mio la scelta è già stata fatta!
Stasera non avrò modo di dedicargli molto tempo in messaggi e quant'altro, ho uno spettacolo al DOK e dovrò concentrarmi solo su quello, sperando che il mal di gola non abbia il sopravvento.
Continuerò ad immaginare le sue continue cure e coccole, peraltro da lui già promesse per messaggio, e troverò le energie per portare a termine lo spettacolo.
In fin dei conti "the show must go on".
E così eccomi sul bus in direzione lavoro con il mio fido borsone Gucci pieno di maglie, camicie, trucchi, accessori, scarpe tacco 15, stivale tacco 12, cappellino ed ovviamente il cd con le canzoni.
In più stasera ci sarà anche Miranda fra il pubblico!
Domani aspettatevi un suo commento...

Carrie

Carrie: LE USCITE CON MIRANDA

giovedì 20 ottobre 2011 1 commenti
Non posso dire di annoiarmi grazie alle persone che mi circondano, specie con Miranda la cui follia, quasi pari alla mia, è complice di mille situazioni diverse e assurde.
Qualche tempo fa siamo andati al Michelino, lui per vedere se rimorchiava ed io a fare sfoggio della mia borsa nuova.
Mentre le macchine lentamente passavano cercando di scrutare i nostri volti, noi eravamo in preda a sragionamenti di natura economico-finanziario.
Certo, perché uno va in un battuage per parlare di azioni, titoli, capitalizzazioni,...
Ma proprio da quella situazione è venuta fuori l'idea del gay-rating, una sorta di valutazione sulla base di quanto stabilito dalle agenzie di valutazione.
Ovvio, le caratteristiche di analisi non si basano su fattori economici, ma puramente estetici e nulla di più, avrò modo di parlarvene ancora nei prossimi giorni, appena Miranda sarà tornato dal suo viaggio di lavoro.
Ma noi non condividiamo solo il lato gioioso e scherzoso della vita, ci diamo sostegno anche nei momenti difficili.
Venerdì scorso io avevo la febbre e lui è venuto a casa mia.
Tutti e due avevamo bisogno di sfogarci: io per il mio malessere fisico, lui per quello suo emotivo.
Aveva conosciuto un ragazzo che rapidamente si era preso una sbandata per lui, ma altrettanto rapidamente l'aveva gettato nella confusione con messaggi e comportamenti contraddittori.
Mi ha mostrato anche le sue foto e da qui è nato il dramma.
Nella sua bacheca era comparsa la scritta: "...si è fidanzato ufficialmente" senza rivelare nulla in merito alla domanda che conseguentemente nasce spontanea: con chi?
Scuriosando le sue 200 foto non ho potuto fare a meno di notare un dettaglio che mi ha allarmato: sarà pure bisessuale, ma in un terzo delle foto la sua lingua era conficcata nella bocca di una ragazza.
Non potrebbe essere che si sia ufficialmente fidanzato con lei?
Delicatamente ho provato a parlare dell'ipotesi a Miranda, ma credo che in quel contesto la mia diplomazia fosse andata a farsi una crociera nel mare artico, non era mia intenzione avere la delicatezza di un ETR-500 (per chi non l'avesse capito è il modello dei treni freccia rossa) ma non volevo che, se avessi avuto ragione, lui dovesse soffrire per una presa in giro.
Brutte bestie i bisessuali: meravigliosi a letto, doppiogiochisti nella vita.
Eppure già la parola "bisessuale" dovrebbe allarmarci d'ufficio.
Ora Miranda è via per lavoro, spero che un po' d'aria diversa da quella di Bologna gli permetta di rimettere un po' d'ordine dentro di sé e che ritrovi un suo equilibrio, almeno per poter affrontare questa situazione.
Tornerà a breve e già gli ho detto che ci dobbiamo vedere subito per parlate: lui di eventuali sviluppi con il bisex ed io del ragazzo del post 413, da lui ribattezzato Mr. 413, anche se ormai i giorni sono diventati 415.
Finché non capirò se è davvero lui il mio Big credo che lo chiamerò Mr. 415 ed ogni giorno che passerà varierò il numero in base al passare del tempo.

Carrie

Carrie: 413

martedì 18 ottobre 2011 1 commenti
Che voglia dire qualcosa alzarsi la mattina, fiondarsi giù dal letto e correre fino al computer per vedere se una persona ci ha mandato un messaggio?
Scene analoghe si ripetono anche durante ogni giornata con una certa frequenza: in casa, al lavoro, in autobus,..., in perenne frenesia in cerca di un suo segnale per poi lanciarsi nel rispondere il più velocemente possibile nelle speranza che lo legga e che risponda.
Ok, mi sto rimbambendo, eppure non riesco a farne a meno.
Di questa persona avete già letto in passato, se ben ricordo in uno dei primi post.
Non posso rivelare nulla di lui perché di tanto in tanto viene a leggere i post e come vi dicevo tempo fa: a me piace giocare ad armi pari.
Una cotta virtuale? Possibile, non escludo mai nulla a priori, specie quando instauri un dialogo con una persona per oltre un anno, più precisamente 413 giorni.
In più ciò che scrive nei suoi messaggi è un piacevole tormento: frasi dolcissime, timidi approcci con immediato cambio di discorso e così via.
Mi sembra di rivivere la classica cotta adolescenziale 20 anni dopo, con la lucidità ed il senno di poi che la mia persona ha acquisito negli anni, ma la stessa timidezza, goffaggine e follia di quand'ero piccolo.
È stato un lento percorso che ha portato, almeno dal canto mio, il più inatteso degli sviluppi.
Non so se gioirne o preoccuparmi, dopotutto molti fattori ci possono essere contrari e non posso dire quanto di ciò che mi ha scritto sia reale e quanto solo un gioco.
Ho voglia di mettermi alla prova questa volta, di lasciarmi andare a qualsiasi sviluppo possa esserci, guardando sempre in chiave positiva la situazione.
Ogni giorno perdo non so quanto tempo a guardare le foto nel suo profilo e quelle che segretamente mi sono salvato nel computer, ogni giorno provo ad immaginarmi le emozioni che i suoi occhi mi potrebbero trasmettere se fosse davanti a me in quel momento,...
Lui sarebbe certamente il Mr. Big perfetto.

Carrie

Carrie: LA NEUROPAUSA

lunedì 17 ottobre 2011 0 commenti
Per come si stanno evolvendo certe situazioni è diventata necessaria la nascita di una nuova parola: la neuropausa.
Similare alla menopausa femminile ed all'andropausa maschile, la neuropausa colpisce individui di ambo i sessi indistintamente ed alle più svariate età.
Questa patologia, se così vogliamo definirla, è in continuo aumento e consiste nel dimenticare di possedere un cervello e di usarlo.
Negli ultimi tempi incontro sempre più persone affette da neuropausa: al lavoro, in giro per strada, sull'autobus, in treno, in chat, nelle community on-line,... sono ormai ovunque.
Un esempio palese è avvenuto ieri quando mi è arrivato un messaggio su un sito on-line in cui mi si chiedeva come fosse il mio fisico.
Se io ho perso 10 minuti della mia vita per compilare il mio profilo con tutti i miei dati, non sarebbe male avere la decenza di perdere 30 secondi della propria vita per leggerlo ed avere tutte le risposte anziché fare delle domande idiote.
E poi, la persona si misura in base alla taglia dei suoi pantaloni o per come essa sia?
Capirei se stessimo parlando di sesso, ma io non lo cerco tramite un sito web, come peraltro specificato nel profilo stesso.
Questo è solo uno dei tanti esempi che potrei fare, "Ciao, cosa cerchi?", "Attivo o passivo?", "Ciao, cerco un uomo con i soldi..." e via discorrendo.
Istruzioni per l'uso: andare al profilo e leggere, se non lo sapete fare o vi siete dimenticati come si legge, iscrivetevi alla più vicina scuola elementare e fatevi vivi tra 5 anni, bocciature permettendo.
E dopo una giornata di neuropausa epidemica specie mentre ero al lavoro, a quanto pare il cervello lo usano sempre meno persone, adesso mi distraggo un po' in chat con Miranda, parlando del più e del meno.

Carrie

Carrie: ...- - -...

domenica 2 ottobre 2011 0 commenti
Avete presente quando vi viene voglia di scappare da tutto e da tutti?
Negli ultimi tempi le cose si sono sviluppate in tanti diversi modi che sinceramente io stesso, per quanto sia sempre stata una persona iper-indaffarata, fatico a seguire.
Passo da momenti di piattezza totale a giornate che meriterebbero di durare 78 ore continuative... non posso continuare in questa maniera!
Fra nuove conoscenze, quelle precedenti, i contatti con persone a Bologna, in Italia in generale, il tipo dell'Alaska (qualcuno mi sa dire come cavolo si chiamano gli abitanti dell'Alaska? Alaskiani, alskesi... dai sono orribili!), quello di Los Angeles, quello di Londra, quello di Mosca, quello di manco mi ricordo più di dove...
Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
Ho bisogno di un anno sabbatico!
...
Ok crisi di nervi superata, per ora almeno.
E' tardi e non voglio dilungarmi oltre, chiedo solo una tregua!

Carrie