Biography

“Gay and the city” è molto più che una semplice trasposizione dell’ormai famoso telefilm ad un’ambientazione gay, sono scorci di vita reale di persone in carne ed ossa, specialmente di quattro ragazzi che, in un modo o nell’altro, sono l’immagine riflessa dei personaggi principali.

E’ cosi che compaiono Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, ad essi si aggiunge un piccolo universo di persone che ruotano attorno a loro: Stanford, Anthony, Mariah, Aidan e così via.

La nostra Samantha è un ragazzo di 23 anni dalle incredibili similitudini con la versione originale, specialmente nel linguaggio molto colorito di cui è dotato. E non solo quello…

Miranda, manager in carriera, ma che cerca in ogni modo di tenere vita privata e lavoro ben separati, spesso prediligendo il secondo, è un vero amico, sa essere presente ogni volta che qualcuno ha bisogno.

Charlotte, il nuovo acquisto del gruppo, è un ragazzo solare, divertente e con una classe decisamente adatta al suo ruolo. Ora è presto per parlarvi meglio di lui, ma rimedieremo quanto prima,

Carrie, ora tocca a me, in perenne ricerca dell’amore vero, nel mentre vivo la mia vita circondato da questi pazzi scatenati, mie ancore di salvezza. Un bacio a tutti loro, è il minimo che possa fare per dirvi grazie.

Siamo anche su Facebook, cercate le pagin “GAY and the CITY” e “Carrie Gay and the City” oppure chiedete l’amicizia a “Carrie Gayandthecity”.

Mentre sta per essere pubblicato il mio primo libro “Gay and the city”, mi sto già scatenando a scrivere il secondo, il cui titolo è merito di Miranda!

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Carrie: CA NISCIUN' È FESS

sabato 15 marzo 2014 0 commenti

Il bello di scrivere con un iPhone è che posso lavorare al blog o al nuovo libro ovunque io mi trovi.
Proprio come oggi, a 2104 m sul livello del mare, in un luogo dai paesaggi mozzafiato: lo Chalet Fiat sopra Madonna di Campiglio.
Un breve fuga in alta quota insieme alla Camy per rilassarci dai frenetici ritmi lavorativi di Bologna.
Durante le feste natalizie avevo chattato per qualche giorno con un ragazzo molto carino di origini rumene in Italia già da svariati anni.
Nel corso di un'ora, dopo esserci anche scambiati i numeri di cellulare, ho scoperto che si trovava a casa dei suoi, in Romania, in attesa di rientrare a Bologna.
Non sto a tirarla per le lunghe: mi chiese € 150,00 per aiutarlo a rientrare visto che, così diceva, aveva speso un po' troppo in regali ed era rimasto senza soldi per il viaggio di rientro in macchina.
Ovviamente non ho tirato fuori nemmeno un centesimo.
All'inizio continuava a farsi sentire, dopo qualche giorno si arrese all'evidenza che non mi sarei fatto raggirare.
Arriviamo ai primi di Marzo, con alcuni inframmezzi come, ad esempio, il tipo con cui mi sono baciato due settimane fa in montagna ed il tipo col quale ho fatto sesso nel bagno della stazione di Carciato.
In tutto questo riecco il ragazzo rumeno farsi avanti, non ricordandosi di chi fossi e del nostro precedente contatto.
Di nuovo la stessa identica scenetta per farsi dare i soldi, ma stavolta mi diverto ad assecondare i suoi piani.
"Ma da quant'è che sei rientrato in Romania?" chiedo.
"Da un mese".
Ma come, non eri lì da Natale?
Decido quindi di rimetterlo alla prova come già fatto in precedenza: "posso anche cercare di aiutarti, magari potrei venire io in Romania e torniamo insieme in Italia in macchina".
Secondo voi qual è stata la sua risposta?
Coloro che hanno optato per un suo rifiuto alla mia proposta sappiano che hanno sbagliato.
Sentirlo accettare un po' mi aveva reso perplesso: che si tratti realmente di una persona in difficoltà disposta a restituirmi i soldi una volta rientrati a Bologna?
Potrebbe benissimo trattarsi di una truffa, ritrovandomi come un perfetto idiota bloccato in un paese che non conosco e senza soldi.
Qualunque fosse la verità, la mia diffidenza ha avuto il sopravvento (non che la ragione mi dicesse di fare diversamente) ed ho troncato ogni nuovo contatto con lui.
Bisogna però riflettere su quanti ancora oggi continuino a cadere in tranelli simili a questo.
Se non ci fosse nessuno disposto a mandare loro dei soldi, questa forma di adescamento si sarebbe già estinta, devo quindi dedurre che funzioni ancora egregiamente.
Sono curioso di vedere quanti profili fake per estorcere soldi esistano sulla piazza di Bologna.
Nel mentre c'è stato il ritorno di una persona che non avrei creduto di sentire mai più: Michael, il ragazzo polacco che conosco da un paio d'anni ed era sparito nel nulla l'estate scorsa.
Vediamo cosa porterà questa nuova sessione, ma di lui vi parlerò nel mio prossimo post.
Torno a prendere un po' di sole.
Buon fine settimana a tutti!

Carrie