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Carrie: GLI UOMINI ORTOFRUTTA

giovedì 15 novembre 2012
Non sto parlando di quanto possano essere sexy certi fruttivendoli, piuttosto di come negli ultimi tempi ci siano sempre più correlazioni fra gli uomini e la frutta/verdura.
Circa un mese fa sono uscito per un week end con una particolare varietà di tartarugo: la Pera.
Mi era balenata l'idea che potesse trattarsi di un tartarugo: noioso, vita piatta, spesso dotato di alito mefitico e convinto che Prada sia il nome di una qualche rock band, ma perché negargli una possibilità?
Avrebbe potuto rivelarsi un incontro piacevole e con qualche sorpresa...
Una Caporetto su tutti i fronti, inclusi tutti i miei disperati tentativi di evitare un qualsiasi suo possibile approccio, specialmente a letto.
Così,dopo un bagno di 45 minuti in acqua ormai diventata gelida, la mia rassicurazione nel vederlo dormire e l'orribile scoperta del suo sonno leggero, non mi era rimasta nessun'altra scelta possibile: fingere di addormentarmi.
La Pera, più in generale, è quell'uomo che, di fatto, assomiglia ad una pera: spalle strette, petto un pochino sovrappeso, stomaco in sovrappeso e sedere decisamente in sovrappeso.
Se poi a questa immagine andiamo ad abbinarci quanto più di meglio possa esprimere il tartarugo come l'abbigliamento per la notte, l'immagine si fa quasi idilliaca: canotta della salute, mutandoni che perfino il mio trisnonno avrebbe definito démodé e calzini lunghi fino alle ginocchia.
Posso capire l'esistenza di persone che non indossino nulla di griffato, ma per lo meno un minimo di buon gusto è necessario.
Ben altra cosa è l'uomo Cetriolo, ortaggio mangiato da tutti almeno una volta nella tua vita, ma amato da pochissime persone.
Non è tanto l'aspetto a condizionare l'appellativo,  quanto più il contrasto fra esteriorità ed interiorità: duro fuori, sbrodoloso dentro.
Il Cetriolo ha un modus operandi molto chiaro, quasi standardizzato: provarci con qualsiasi appartenente al sesso femminile che respiri, passando rapidamente da una ragazza all'altra in questa interminabile ricerca di una papabile preda.
E così è stato anche alcune sere fa, in cui una mia amica, in preda ai fumi dell'alcol, si e lasciata un po' troppo andare col Cetriolo di turno.
Fortuna che gli effetti dell'alcol prima o poi sono condannati a svanire ed a far posto alla lucidità, tanto dal sentirla implorare di aiutarla a levarselo di dosso.
È stato facile: "Continua a fingere di essere ubriaca e andiamo a casa".
Una soluzione quasi perfetta, se non che, la sera dopo, il Cetriolo sfogasse con me tutti i dubbi, perplessità e rancori verso la mia amica che si negava alle sue telefonate e messaggi.
Così, dopo un'ora di sragionamenti, lui ha compiuto un gesto del tutto inaspettato: provarci con me.
Ero diventato la vittima di turno.
Inizialmente con le frasi di rito classiche degli eterosessuali: sei attivo o passivo, mai provato con le donne e così via, fino alla minuziosa descrizione del suo pene e la battuta conclusiva: "Se tu lo provassi ti aprirei in due".
Non posso fare altro che chiedermi: sono io che attraggo i casi umani o sono loro ad essere talmente numerosi da inciampare continuamente nel mio destino?
Fortunatamente la mia collezione di uomini frutta/verdura si limita solo a questi due esemplari e, tengo a precisare, pere e cetrioli non si possono nemmeno abbinare in un piatto.

Carrie

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